Milano | Porta Genova – Il mercato in Piazza Sant’Agostino

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 Fino al 1860 circa lo spazio della piazza era occupato da orti, racchiusi all’interno dei bastioni cinquecenteschi. Poi venne costruito il nuovo macello, in virtù della vicinanza dello scalo ferroviario presso il quale arrivava il bestiame (i treni transitavano dalla stazione di Porta Genova); la piazza creatasi davanti all’ingresso del macello prese appunto il nome da quest’ultimo. L’area era di scarso valore, quindi vicino al macello furono edificati il carcere detentivo e il carcere minorile.
Spostato il macello ed eliminate le ferrovie e i bastioni, la piazza divenne residenziale. Negli anni Trenta la piazza venne intitolata al Santo dottore della chiesa cattolica.
Nel 1983 venne aperta la stazione della metropolitana.
Da tempo ogni Martedì e Sabato si tiene il Mercato di Porta Genova/Viale Papiniano.
La piazza credo sia una delle più brutte di Milano, senza una forma precisa e senza architetture di gran pregio. In origine era alberata, con selciato per ospitare il mercato; col tempo le piante sono diminuite fino a sparire quasi del tutto.

Visto che la stazione della metropolitana oramai impedisce una qualsiasi alberatura della piazza, ho pensato di creare una tettoia un po’ particolare per una specie di mercato coperto, come hanno fatto a Barcellona, per dare un senso a questo luogo valorizzando la sua vocazione come spazio commerciale di mercato.

Piuttosto che vedere uno spiazzo usato come parcheggio auto senza senso in pieno centro città… può essere un’idea.

Piazza del Macello 1 Piazza del Macello 2
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1 commento su “Milano | Porta Genova – Il mercato in Piazza Sant’Agostino”

  1. Se utilizzare la stessa architettura di Muralles e Tagliabue per il mercato di Santa Caterina a Barcellona, significa valorizzare un luogo, dimostra che non si è ancora compreso la differenza tra omogeneità ed eterogeneità tra le diverse città…
    L’architettura al pari dell’economia e della sociologia possono (devono) rilanciare e creare valore per un luogo, solo quando è fondata su parametri culturali-identitari rivisti in chiave creativa…

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