Come previsto, è riaffiorato il vecchio ponticello che permetteva di passare sopra al Ticinello.
Era lo storico ponticello del Cinquecento (non siamo ancora certi della reale data) che permetteva l’accesso in città per chi proveniva da Pavia e percorreva poi il corso di Porta Ticinese. Il il ponte delle Gabelle venne costruito a ridosso delle mura difensive sul corso d’acqua che cingeva la città rinascimentale. Il ponte venne dapprima sostituito col ponte realizzato sotto la “nuova” porta neoclassica progettata dal Cagnola tra il 1802 e il 1814 e poi coperto come tutto il Ticinello negli anni 40/50.
Il ponte delle Gabelle appare realizzato in due tempi successivi: al primo manufatto, formato da tre fornici a tutto sesto di identiche dimensioni, più antico, nel tempo si è affiancato l’ampliamento composto da un’unica arcata ribassata. Il progetto ha previsto la rimozione delle coperture in cemento armato e, inoltre, interventi di conservazione e di consolidamento delle sponde e la conservazione delle murature in mattoni a vista della sponda sinistra e del ponte delle Bettole. Il parapetto della sponda destra verrà realizzato, in continuità con il parapetto della sponda della Darsena di viale Gorizia, utilizzando gli elementi in granito che oggi sono presenti lungo il tratto trasversale della sponda. La sponda sinistra verrà completata con un parapetto metallico di nuova formazione. La chiusa del Ticinello verrà sottoposta a un intervento conservativo, di pulitura e di lavaggio e manutentivo dei meccanismi e delle paratie metalliche e, lasciata aperta, consentirà lo scorrere di acque derivate dalla Darsena. Il deflusso delle acque verrà regolato da un macchinario – uno ‘sgrigliatore’ -, in buona parte subacqueo, che consentirà la raccolta e l’asportazione dei materiali galleggianti e dei detriti trasportati dall’acqua.