
Percorrendo l’odierna Via Molino delle Armi, dove si incrocia con le vie Santa Croce e Fernanda Wittgens, non si riesce ad immaginare come quest’angolo oggi abbastanza brutto e moderno potesse essere un tempo. Poche sono infatti le testimonianze giunte a noi. Noi abbiamo raccolto un po’ di storia e abbiamo prodotto due immagini che vogliono un po’ ricostruire questo lontano e dimenticato passato.
La pusterla di San Lorenzo, la Chiusa e la Torre dell’Imperatore.
Tra le due porte Ludovica e Ticinese, della cerchia muraria difensiva medievale, si trovava un’altra porta, o meglio pusterla, detta di San Lorenzo. Dopo le distruzioni del Barbarossa, avvenute tra il 1158 e 1159, il sistema difensivo della città divenne un problema, soprattutto quest’angolo alla pusterla di San Lorenzo, troppo debole a causa della presenza di diversi canali e del torrente Vettabbia dove, incrociandosi col Naviglio, diventava per l’appunto un tallone d’Achille nella cinta muraria difensiva.
Così nel 1171 venne realizzata un’opera idraulica chiamata “chiusa” con la quale si regolava il livello dell’acqua nei diversi canali della città, e per questo anche l’apertura di San Lorenzo cambiò il nome in “Pusterla della Chiusa”. Mentre prima la pusterla consisteva in una semplice arcata con sopra la solita torre, terminata la costruzione della chiusa (che poi consisteva in una saracinesca che secondo necessità sbarrava il corso dell’acqua) le venne fabbricata vicino una torre-castelletto difensiva a protezione del centro regolatore delle acque cittadine. In seguito la torre idroprotettiva sarebbe stata chiamata “Torre dell’Imperatore”, con riferimento probabile a Manuele I, imperatore di Bisanzio (1118-1180) e finanziatore delle fortificazioni milanesi seguite ai disastri provocati appunto dal Barbarossa.
La torre rimase in piedi per ancora molti secoli, nonostante il suo ruolo difensivo non fosse più necessario già alla fine del 1400. Trasformata sia come funzione sia come aspetto, venne demolita nel 1777. Traccia della sua presenza rimase ancora per molto tempo, specie nell’andamento del corso del naviglio e delle strade limitrofe. Ancora oggi, nonostante le devastazioni belliche e le ricostruzioni dopo la Seconda guerra mondiale (molto discutibili, peraltro), si riesce a ricostruire i corsi dei canali che caratterizzavano quest’angolo milanese ricco di storia ma poco percettibile, come purtroppo è accaduto spesso a Milano. Oggi ci rimangono i nomi delle vie a ricordarci cosa ci fosse in questo luogo (Molino delle Armi e via della Chiusa).





Via Molino delle Armi ora e come poteva apparire con la presenza della Torre dell’Imperatore










