Via Paisiello 6 finalmente è giunto a termine. Una bella palazzina liberty è stata rialzata di un piano nel 2010, portando lo stabile di tre piani a quattro. Ma per varie vicissitudini i lavori si erano interrotti per lungo tempo. Ripresi i lavori lo scorso anno, ecco che finalmente la bella palazzina è tornata a risplendere. L’intervento, tutto sommato è venuto bene, temevamo fosse rovinato come spesso è successo in questi casi.
Lo stabile è per la massima parte destinato a residenze tranne il piano terra che comprende anche le destinazioni ad ufficio (due piccole unità) ed un negozio. Le facciate interne presentano decori a fascia nell’intonaco, finestre di ampia altezza e balaustre in ferro lavorato. Il colore delle facciate ricorda il colore sabbia come predominante sull’intero complesso nel lato cortile. Compositivamente l’edificio è a “C” con il prospetto principale esposto verso nord sulla via pubblica che è a senso unico di marcia e particolarmente stretta ma luminosa e silenziosa. Le facciate, l’importante portone di ingresso ed i rigorosi decori lo rendono adatto ad ospitare importanti residenze. Lo stabile è stato in parte già ristrutturato e, nel corso dei nuovi lavori di recupero, saranno restaurati i decori originali delle facciate e dei vani scala le facciate esterne ed interne, il tetto, le grondaie e i pluviali.
Ecco la situazione del palazzo nel 2008 e nel 2013 dopo gli interventi
ma no, è terrificante! spero non abbiano finito! e gli archetti decorativi dove sono?
“L’intervento tutto sommato è venuto bene”? Intervenire su uno stabile meraviglio come questo?! Mi viene voglia di non seguire più questo sito…
Ma là sovrintendenza che dice? E le decorazioni liberty?
Non erano abbastanza fasscion o trendy per gli inquilini del sopralzo?
Concordo con l’anonimo delle 9.42, ragazzi di Urbanfile almeno voi non avvallate queste porcherie.. Vi prego.
E’ vero che in giro si vedono sopralzi che gridano al peggior abusivismo edilizio latino americano, essendo però perfettamente legali, e che questo tutto sommato non è dei peggiori ma.. questa cosa deve finire!
Tra 20/30 anni ci ritroveremo a rimpiangere in nostri bei palazzi di fine 800 e primi del 900 dopo averli devastati tutti esattamente come oggi rimpiangiamo le tante chiese demolite per far spazio al progresso negli anni 30.
Deve essere proprio nel DNA di questa città, perché c’è bisogno di imbruttire o di cancellare luoghi o edifici che dovrebbero essere solo tutelati? Lo facciamo sistematicamente da quasi 100 anni.
La sovraintendenza è occupata a tutelare i binari del tram sulla ripa, i marciapiedi in piazza del Duomo o il muro color grigio/bianco della Darsena.
l’ennesimo schifo, non mi abituero’ mai a vedere case rovinate da sopralzi
allucinanti, Milano ne ‘ e’ piena , ad eterna ( spero no ) testimonianza
della cafoneria imperante