Anche quest’anno Open House Milano trasforma la città in un racconto a cielo aperto. Il 17 e 18 maggio 2025 torna infatti la manifestazione dedicata all’architettura e all’esplorazione urbana che festeggia la sua decima edizione con il tema “In a Relationship”. Oltre cento luoghi – spesso inaccessibili – saranno visitabili gratuitamente, tra cantieri in trasformazione, landmark iconici, studi di architettura, case private e spazi culturali. Un’occasione per osservare da vicino la Milano che cambia.
Tra i protagonisti di questa edizione figura l’area di San Siro dove sarà possibile accedere al cantiere ormai in fase di completamento delle nuove residenze Syre e Easy, nell’ex area delle scuderie dell’Ippodromo del Trotto, dismesse dal 2013. Si tratta di un progetto di rigenerazione urbana sviluppato da AXA IM Alts e RedBrick Investment Group, con la firma architettonica dello Studio Marco Piva.

Proprio all’interno del cantiere si è tenuta ieri una delle conferenze stampa di presentazione dell’evento. A fare gli onori di casa, le fondatrici di Open House Milano insieme a Victoria Thornton, ideatrice del format originale nato a Londra nel 1992. Tra gli ospiti anche Francesco Rovere (AXA IM Alts), Alexio Pasquazzo (RedBrick) e l’architetto Marco Piva (Studio Marco Piva).
SYRE E EASY: IL PROGETTO
Come sottolineato da Francesco Rovere, il progetto delle residenze Syre e Easy è ancora un work in progress, ma si avvia verso la conclusione: pochi mesi separano ormai l’area dal completamento. Come ha spiegato Alexio Pasquazzo, l’intervento ha l’obiettivo di scrivere una nuova storia per San Siro, restituendo dignità all’area dopo i fasti urbanistici degli anni Settanta.




Il complesso comprende Syre, destinato alla vendita, e Easy, un progetto di edilizia residenziale sociale con 142 appartamenti a canone convenzionato. Gli edifici sorgeranno su una superficie di 30.000 mq, immersi in 10.000 mq di verde con oltre 100 nuovi alberi e tre platani storici conservati. Alimentati da fonti rinnovabili e progettati con particolare attenzione alla sostenibilità, gli edifici si articolano in una torre di nove piani su piazza Axum e un corpo più basso di sei piani su via Capecelatro. Come ha raccontato l’architetto Marco Piva durante l’incontro, l’intervento ha cercato di stabilire un equilibrio tra la città che già esiste e quella che verrà, inserendosi con rispetto in un contesto urbano in trasformazione.
Open House sarà quindi l’occasione perfetta per osservare da vicino un cantiere in fase di conclusione che già oggi lascia intravedere i segni concreti della nuova vita che l’area si prepara ad accogliere.







ALtri HIGHLIGHTS DI OPEN HOUSE 2025
Tra gli highlights dell’edizione 2025 di Open House, oltre a Syre ed Easy, troviamo grandi interventi di rigenerazione urbana come ARIA – Ex Macello, Pirelli 35, e Monte Rosa 91, riconvertito in un campus urbano. Non mancano luoghi simbolici come la Casa della Memoria, la Torre Arcobaleno e spazi creativi come Opificio 31 e la Fornace Curti. Saranno inoltre accessibili alcuni studi di progettazione tra i più noti della scena architettonica milanese, da ACPV Architects a Park Associati, da Barreca & La Varra a Scandurra Studio.
Tra i percorsi tematici invece, uno sarà dedicato all’eredità urbana europea, l’altro – curato da ABITARE – esplorerà la trasformazione in corso di Piazzale Loreto. Non mancherà lo sguardo narrativo e fotografico con Concrete Riders firmato da Lorenzo Roncaglione, reportage urbano tra le periferie milanesi in collaborazione con PERIMETRO.
Con il sostegno di AXA Investment Managers, main partner della manifestazione, Open House Milano 2025 si conferma un evento diffuso e partecipato, capace di mettere in relazione architettura, cittadinanza e cultura urbana. Un’opportunità per vivere Milano in modo più consapevole, attraverso i luoghi in cui si costruisce – letteralmente – il futuro della città.
Per maggiori informazioni qui il link per il sito ufficiale di Open House Milano

Referenze immagini: Bam Studio, Open House Milano; Tecma Solutions
Ottima iniziativa. Speriamo che la partecipazione dei cittadini sia consistente. E’ importante che i “milanesi” si interessino al divenire della loro città e si formino anche un certo spirito critico e consapevole.