Qui potete vedere come saranno sviluppate le ciclabili tra viale Monte Santo, Piazza Principessa Clotilde, Piazza della Repubblica e via VittorPisani. Come si vede da queste foto di aggiornamento, l’incrocio tra viale Monte Santo e via Galileo Galilei finalmente avrà un aspetto decente e ben ordinato, con aiuole al centro che distribuiscono il traffico veicolare, ciclabile e dei pedoni. Finora vi era uno slargo informe, senza segnalazioni e senza forma.
Bene ! Speriamo si facciano molte di queste opere creando finalmente un sistema a interconnesso di piste ciclabili. A proposito, quest’opera si collega in qualche modo alle ciclabili di Parco Sempione ?
Bene! Ciclabili, percorsi pedonali ben separati dai flussi di auto, attraversamenti sicuri; è quello che ci vuole per abbassare il numero di morti ammazzati dalle auto in città. Avanti così anche in periferia però, Milano non finisce con la cerchia dei bastioni ed è in periferia dove le auto sono lanciate a velocità più alta e sono più pericolose
Finalmente!
E spero che così possa aumentare il numero di cickisti cittadini.
E aumentando il loro numero aumenterà anche la forza politica per poter chiedere e ottenere altri interventi come questo.
E così via…
Non capisco cosa festeggiate, quella ciclabile non collega nulla non crea un sistema interconesso.
Il vostro amico Maran e Sala, devono creare un progetto serio che colleghi le ciclabili e permette alle periferie di essere collegate al centro con delle piste ciclabili serie, non a senso unico ma a doppio senso e possibilmente senza eliminare i posteggi dei residenti.
Be forse per i posteggi chiedo troppo, ma che provino a far disegnare a qualche ingegnere/architetto/urbanista un progetto serio, e basta con sta cagata del naviglio in Melchiorre Gioia. IL turista non va fino a li, quindi se serve per incrementare il turismo non serve aprire li il naviglio, è inutile aprire la dove non crei spazi pedonali lontano dal traffico nessuno vorrebbe passeggiare con le auto da un lato e dall’altro come si vede dai rendering…piuttosto si impegnino a fare dei sistemi interconnessi di piste ciclabile disegnate da qualcuno di serio e poi mettano i semafori intelligenti per i tram e per le auto, e il ticket di ingresso a tutta la città.
E quando fanno delle riqualificazioni utilizzino il pavè per i marciapiedi togliendolo dalle strade trafficate..
Sono incompetenti hanno approvato progetti come questo che costano tanto senza fare una progettazione a lungo termine a 10/20 anni su un sistema seriamente integrato di piste ciclabili.
E voi festeggiate ma di cosa….poveri noi.
Se festeggiate per sta cagata quando andate in piazza gae aulenti e in city life cosa fate i botti di capodanno….ma va va…se chiedessero a persone capaci di riprogettare la mobilità allora sì che potremmo festeggiare, invece ci pensa Maran dall’alto dei suoi studi e delle sue cagate in mezza città, e poi faceva pure il figo come se il bike sharing l’avesse inventato lui e se non sbaglio se la menava pure per i bus di notte chiaramente progetto fallito.
Per fortuna che ci sono i privati che fanno progetti decenti altrimenti ci dobbiamo accontentare di livelli da bocciofila (vedi piazza castello)
La pista di Monte Santo, come si vede dai disegni pubblicati da Urban File tempo fa, sarà collegata a quelle che già esistono in Pisani, Tunisia-Liberazione-Gioia e sui Bastioni di Porta Venezia.
E’ quindi completamente falso che questa nuova pista non si colleghi a nulla così come è falso che le piste ciclabili bidirezionali si possano sempre fare e siano sempre meglio di quelle a senso unico.
Quanto ai posti per residenti questa pista non ne toglie ma forse a Lei dispiace che le auto non potranno più parcheggiare sulle aiuole e sui marciapiedi.
Il paragone con Gae Aulenti e City life, poi, che sono zone pedonali, c’entra come i cavoli a merenda, a meno che non si voglia sostenere che viale Monte Santo poteva essere pedonalizzata.
Se le piste ciclabili sono ancora troppo poche e la formazione di una rete procede troppo lentamente la colpa non è certo di chi fa quel poco o tanto che si riesce a fare. Colpa che, invece, ricade in parte anche su chi alimenta la confusione su temi importanti come la mobilità sostenibile e la qualità urbana con osservazioni infondate e poco costruttive.