Milano | Cagnola – Piazzale Accursio e il bisogno di cura: il degrado dei palazzi

Piazzale Accursio è così trascurato e sciatto che, anche per la sua estensione, lo abbiamo suddiviso in vari “capitoli”.

In questo caso ci occupiamo del “degrado” architettonico dei palazzi e manufatti che si affacciano sul piazzale.

Il più famoso, grazie a dio, è stato salvato e riqualificato giusto poco tempo fa: l’ex stazione di benzina Agip, ora Garage Italia. Riqualificato grazie a un’idea di Lapo Elkan e su progetto di Michele de Zucchi.

Altro storico elemento che caratterizza questa grande piazza è la presenza dello storico ex Tiro a Segno Nazionale o Poligono della Cagnola.

Inizialmente vi erano due piccoli campi di tiro a segno dislocati, intorno al 1850, in zona Porta Venezia.
Successivamente, dopo il 1860, fu costruito un poligono in quella che diventerà in seguito Piazzale Cadorna, proprio di fronte alla Stazione delle Ferrovie Nord.

Seguì un trasferimento nel 1878 presso la zona di Porta Magenta, che durò ben poco; infatti, dopo soli tre anni,  avvenne un nuovo spostamento in zona di Porta Romana. Fino a quando nel 1882 venne regolamentata, per legge, l’attività del Tiro a Segno e nel 1899 nasce l’Unione Italiana di Tiro a Segno.
Arriviamo quindi al 1906, con l’apertura del poligono della Cagnola, nella ex Piazza Bersaglio, odierna Piazzale Accursio, progettata dal maggiore Silvio Gariboldi su un’area di circa 70mila metri quadri, che ospiterà ininterrottamente i soci milanesi fino all’anno 1972. Negli anni Settanta diventa la sezione di tiro a segno più affollata d’Italia, con 25mila iscritti. Ma il declino inizia nel 1972, i terreni vengono ceduti al demanio, mentre viene costruita la nuova sede confinante, in via Papi, che ancora oggi è una delle migliori d’Europa.

Fortunatamente questa storica struttura, il 23 ottobre 1985, viene posta sotto tutela come bene monumentale. Le sue caratteristiche architettoniche ne fanno un esempio di architettura “liberty”; oltre all’edificio, che ospitava gli uffici della sezione di Milano di TSN, l’armeria, le sale riunioni e di rappresentanza, di particolare valore storico ed architettonico erano le tettorie con carpenteria in legno che ospitavano le linee di tiro. Oggi l’area, che richiederebbe urgenti interventi di conservazione, viene invece utilizzata dall’Arma dei Carabinieri come alloggio di servizio e deposito per i mezzi militari destinati alla demolizione, mentre le palazzine storiche e le pensiline, così preziose, stanno letteralmente andando a pezzi.

Qui doveva inizialmente venire trasferito il consolato degli Stati Uniti d’America, il quale avrebbe ristrutturato l’intero stabile col recupero degli edifici e della cancellata. Purtroppo ancora non si muove nulla e pare quasi si aspetti un totale crollo degli edifici. Voci di quartiere continuano a confermare l’arrivo del nuovo Consolato Americano, cosa che sicuramente darebbe un ulteriore sviluppo alla zona.

Oltre il muro e il filo spinato sembra ci sia anche una nutrita colonia felina, tant’è che abbiamo immortalato un bel gattone sul muro di cinta.

Adesso ci dirigiamo verso la parte meridionale della piazza, verso il centro commerciale del Portello; ci imbattiamo in un altro “buco nero” del piazzale, la palazzina incompiuta che affianca l’edificio che ospita la filiale della Banca Intesa San Paolo.

Ora, non siamo mai riusciti a capire di chi sia la proprietà né cosa avessero intenzione di costruirvi, tant’è che possiamo fare solo supposizioni. Qualcuno ipotizzava una palazzina per uffici della USL (Unità Sanitaria Locale, oggi diventata ASL), altri uno spazio commerciale. Qui vi era il cortile della palazzina, di piccole dimensioni, che affaccia su viale Certosa; nel 2011/12 l’inizio dei lavori, poi sospesi, tant’è che ancora oggi l’intero tratto di piazza su via Marco Ulpio Traiano appare completamente abbandonato.

Questa è l’immagine da Google Streetview del 2012 durante i lavori

Per fortuna che ora è stata recuperata, forse il più prestigioso edificio della piazza, la vecchia stazione di benzina e garage posta all’angolo tra viale Certosa e viale Espinasse, creata ad hoc nel 1952 dalla mano dell’architetto Mario Bacciocchi. La futuristica stazione diventò da subito un vero tempio dell’automobile, anche perché si trovava sulla strada che portava ai laghi. Al suo interno si trovavano, un autolavaggio, una sala di attesa con bar, un’officina elettrauto, uffici e persino un’unità abitativa. Poi il declino fino alla chiusura e all’abbandono degli anni 2000.

Lapo Elkann, presidente di Italian Independent Group, lo scorso anno ha rilevato l’immobile e lo ha riportato al suo antico splendore grazie anche all’estro creativo di Michele De Lucchi, l’architetto, attualmente tra i più gettonati nel contesto milanese e non solo. Sperando che questo rinnovo contagi presto l’intera piazza.

 

Ultima “chicca” degradata nella piazza è un insieme di palazzi che si trovano sul lato settentrionale, verso viale Espinasse, ai civici 18 e 20. Soprattutto il civico 20 è abbandonato da molti anni. Qui vi erano gli uffici della Banca Popolare di Milano, ma al momento l’intero stabile, fatta eccezione per il civico 18, è in forte degrado.

Si sono succeduti moltissimi progetti per una totale riqualificazione di quest’area, tentativi ancora rimasti sulla carta, tra i quali vi era anche una torre molto alta. Magari col rinnovo della vecchia stazione potremo assistere ad un rinnovo totale di questa piazza, anche dal punto di vista architettonico.

Sotto due “proposte” mai realizzate o ancora in stand-by

Di seguito invece alcune immagini dello stabile in forte degrado.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

9 commenti su “Milano | Cagnola – Piazzale Accursio e il bisogno di cura: il degrado dei palazzi”

  1. https://www.change.org/p/vogliamo-il-recupero-della-storica-palazzina-liberty-e-dell-area-circostante-in-piazzale-accursio-milano?recruiter=281075821&utm_source=share_petition&utm_medium=copylink&utm_campaign=share_petition&utm_term=182880

    E’ stata indetta una raccolta firme per il recupero della palazzina oggetto del servizio.
    13 NOV 2017 — Raggiunto l’obiettivo delle 5.000 firme. Ora aspettiamo una risposta dal Comune di Milano e/o dal Consolato USA per capire cosa impedisce la partenza dei lavori. Durante queste settimane un paio di utenti hanno segnalato che il problema è legato alla presenza del distributore di gas metano in Via Achille Papa 20, confinante con l’area. Ci piacerebbe avere più info al riguardo.

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    • Il distributore di metano di via Papa è stato chiuso ormai qualche anno fa proprio per l’arrivo del consolato USA, almeno così mi disse uno dei gestori (ero un cliente). Rimane attivo l’autolavaggio.

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  2. Voci di quartiere dicono che si aspetta almeno il crollo dei soffitti. La spiegazione che circola dice che costa meno rifare i soffitti di sana pianta, anziché restaurare quelli esistenti nel rispetto dei pesanti vincoli architettonici. Se fosse vero sarebbe veramente paradossale…

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  3. Peraltro proprio in questo mese è stato pubblicato sul sito dell’Ordine degli Ingegneri di Milano un annuncio per la ricerca di un ingegnere. Il committente è il Governo USA, e la commessa riguarda espressamente i lavori per il consolato nell’area del Poligono di Tiro. Sembra quindi che le cose vadano avanti, sia pure alla velocità della lumaca.

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