Milano | Porta Romana – La chiesa di San Luigi Gonzaga

Tutto ebbe inizio nel 1892 per le celebrazioni dei 25 anni di episcopato di Sua Eminenza Mons. Luigi Nazari dei Conti di Calabiana, arcivescovo di Milano. Il Capitolo Metropolitanao per solennizzare l’evento si era fatto promotore per l’erezione di una chiesa monumentale da costruire nelle nuove aree di insediamento. La zona prescelta fu quella a sud-est, oltre la ferrovia e lo scalo di Porta Romana. La chiesa più vicina era la nuova Sant’Andrea, a Porta Romana, e la comunità crescente attorno alla cascina Gamboloita doveva avere un nuovo tempio per il culto.

Il progetto per la nuova chiesa venne purtroppo affidato al parroco di Vergiate, Don Enrico Locatelli, se pure esperto architetto, tanto che nel milanese progettò altre chiese, non era certo eccellente per originalità e capace di erigere un monumento importante. Così il suo progetto venne bocciato dalla commissione comunale. Venne affidato per modifiche e miglioramenti all’Architetto Oreste Benedetti e così fu approvato per l’esecuzione. La prima pietra fu posta il 20 novembre 1892. Anima e mecenate per la costruzione fu Mons. Antonio Limonta. Il nuovo tempio fu aperto al pubblico l’estate del 1896. Fu consacrato il 3 luglio 1897 dal Cardinale Andrea Ferrari.

Lo stile è classico basilicale. La facciata (che fu terminata solo nel 1906) è preceduta da un pronao tetrastilo con colonne monolitiche alte circa 10 m, a sinistra, distaccato dalla nave, si trova il campanile , terminato nel 1903 su disegno dell’ing. Antonio Casati; è alto 50 metri, di architettura così slegata, che le varie parti non si fondono a dare né unità di concetto né efficacia di slancio in altezza, pur essendo abbastanza iconico da esser riconoscibile a distanza.

L’interno è a tre navate, sorrette da otto colonne possenti, a cui nei muri delle navate corrispondono altrettante lesene. Il soffitto della navata centrale è a botte, decorato a finti lacunari, mentre le navi laterali a cassettoni in muratura. La snella e proporzionata cupola (esternamente ha l’aspetto di un tiburio a tamburo) prende luce da otto finestre circolari, Ornate da vetrate rappresentanti la glorificazione dell’agnello divino, immolato per la salute del mondo: dipinti del pittore Poggi.

I muri, nella porzione corrispondente al transetto, si sfondano ad arco a formare due cappelle in cui stanno due altari di marmo bianco: quello a destra è dedicato alla Madonna e fu eseguito dalla ditta Cappuccini di Milano, nel 1929, in marmo bianco di Carrara, con fregi e sfondi di altri marmi svariati. Fu consacrato dal cardinale Schuster il 3 novembre 1929. Lateralmente e si trovano due affreschi raffiguranti San Giuseppe e Sant’Agostino, opera del pittore Poggi, il quale avrebbe potuto darci qualcosa di meglio. L’altare di sinistra è dedicato al sacro cuore e venne eretto in riparazione del furto sacrilego compiuto nella chiesa il gennaio 1898; è in marmo di Carrara e fu consacrato da monsignor Mantegazza il 24 luglio 1898.

L’altare maggiore è in marmo e fu eseguito nel 1000 novecento otto. Sopra di esso, in una nicchia di legno, sta il simulacro di San Luigi, scolpito in legno nel 1898 dalla ditta Rozzi e Speluzzi; questa statua fu acquistata col concorso di tutti i sacerdoti diocesani che portavano il nome di Luigi. La volta sopra l’altare maggiore fu decorata nel 1904, al centro reca la migliore pittura esistenti in questa chiesa, raffigurante la gloria di San Luigi opera del pittore milanese Luigi Grossi. Ogni lato della navata porta cinque vetrate con santi e figure intere, eseguite nel 1929. Nell’abside due altre entrate con Sant’Ambrogio San Carlo.

Peccato che la piazza antistante la chiesa sia veramente mal progettata e sia un brutto parcheggio disordinato, quando potrebbe essere una bella piazza per il quartiere come avevamo già immaginato qualche altra volta.

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1 commento su “Milano | Porta Romana – La chiesa di San Luigi Gonzaga”

  1. Debbo segnalare che purtroppo la chiesa sta venendo giù a pezzi;l’interno è tutto transennato.
    Recentemente ci sono stati distacchi di parti significative all’interno con situazioni pericolose per fedeli.

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