Come abbiamo visto al Cordusio, il cuore pulsante della finanza italiana di inizio Novecento, da oltre un anno sta subendo un processo di rigenerazione così intenso che potrebbe ricordare la ricostruzione post-bellica del 1945-50. Come oramai ben sappiamo, il processo di conversione da uffici finanziari a commerciale e ricettivo è già cominciata dadiversi mesi.
Qui di seguito mostriamo due degli interventi più avanzati dell’area, il palazzo di Cordusio 2 in ristrutturazione da parte di Hines, che oramai è giunto a conclusione e presto, nei prossimi mesi, vedrà aprire, fra gli altri, il primo negozio del colosso giapponese della moda, Uniqlo.
Finalmente si può vedere la sommità col rifacimento del vecchio sopralzo realizzato brutalmente negli anni Cinquanta.
Anche l’edificio di via Broletto 16, formato da due edifici di epoca diversa, uno di fine ‘800 e l’altro realizzato negli anni Sessanta del ‘900, sono in fase avanzata, tanto che sono in corso i lavori per la rimozione delle impalcature che hanno consentito il restauro delle facciate.
Mentre il palazzo del novecento è stato sventrato e completamente modificato, reso più leggero da una nuova facciata in vetro, che è in fase di composizione da più di un mese, il palazzo ottocentesco è stato riqualificato e restaurato.
Il progetto è di Quattroassociati.
L’illuminazione delle finestre a faretti è nuova o cè sempre stata?
Benissimo e avanti così.
La riqualificazione del Palazzo del Novecento è vergognosa.
Coprono uno storico palazzo (bello) , per camuffarlo con delle vetrate??? Bella la nuova facciata; moderna e luminosa. Peccato però la perdita di cultura per una facciata moderna ma al contempo anonima.
Ottima riqualificazione per il palazzo in Cordusio
Francamente dopo millemila interventi uguali, questo tipo di facciata comincia a suonare vecchiotto.
Probabilmente l’ultimo del suo genere, o almeno lo spero. Ma cosa volete che ci capisca io? Son solo un architetto da tastiera… 😉
effettivamente il vetro su quel edificio stona moltissimo, considerando che edifici belli a Milano ce ne sono pochi, fa ancora piu male quel vetro !
Ci togli una curiosità, che lavoro fai?
Perche’ non ci fai sapere prima che lavoro fai tu, curiosa Sonia Galluzzi?
l’articolo si presta ad interpretazione errata. la parte riqualificata a vetri è quella degli anni ’60 del novecento. non è stato “coperto” nessuno storico palazzo bello, ma un edificio in stile internazionale che si inseriva “un po’così” fra i suoi più anziani vicini, senza nemmeno il pregio di una singolarità voluta. almeno col vetro si alleggerisce il tutto.
Il vetro è stato ub intervento banale e scialbo, sicuramente al risparmio senza fantasia, come tutto il cordusio che è diventato un quartiere tristerrimo e ancora piu’spento di prima. I color scelti sono deprimenti….Sic