Milano | Ghisolfa e Bovisa – Al via la demolizione (finalmente) del mostro di piazzale Lugano

E’ giunta l’ora per vedere sparire finalmente l’ecomostro in abbandono da quasi vent’anni di Piazzale Lugano alla Ghisolfa.

Nell’ottobre del 2011 l’immenso spazio era stato messo in sicurezza, in ottemperanza a una ferma richiesta dell’allora assessore all’Urbanistica, Ada Lucia De Cesaris. Era così stato bonificato dall’amianto, su una superficie di duemila metri quadrati, e l’accesso all’immensa struttura abbandonata impedito da un cancello. Un passo necessario, in attesa di capire quale fosse la destinazione futura. L’ex Palazzo delle Poste era stato dismesso nel 2000. Per qualche anno era rimasto presidiato. Poi, l’abbandono graduale e irreversibile. Fino alle occupazioni, ripetute nonostante gli sgomberi, che l’avevano portato a essere ribattezzato «Hotel Lugano».

Nel 2014 si erano effettuati degli ulteriori interventi, con l’intenzione di metterlo all’asta, poi il nulla. Fino all’annuncio della scorsa primavera di una imminente riqualificazione.

Finalmente come si vede dalle foto forniteci da un nostro lettore, Riccardo Mastrapasqua, è stata montata la gru che aiuterà le operazioni di abbattimento dello stabile.

Una volta demolito il palazzo di Piazzale Lugano vedrà sorgere un nuovo complesso, mentre nell’area a nord, lungo via Colico, sorgerà un supermercato Esselunga. Le due aree, ora separate dal cavalcavia Bacula, verranno collegate tramite un sottopasso automobilistico che snellirà il traffico tra i due quartieri.

Per ora non sappiamo ancora come sarà effettivamente il progetto, per ora esiste solo uno studio di fattibilità (immagine qui sotto).

Il palazzo delle Ex-Poste fa parte del portafoglio della società Europa Gestione Immobiliare (Egi), controllata per il 55% da Poste Italiane e per il 45% da Poste Vita. Nata nel 2001 per conferimento di Ramo d’azienda della struttura immobiliare che gestiva il portafoglio di immobili non più utilizzati da Poste Italiane, per la società da anni è allo studio una dismissione degli asset, che finora non è mai stata portata a termine. Era nel patrimonio Egi a suo tempo l’ex palazzo delle poste di piazza Cordusio, ceduto prima a Ream Sgr che a sua volta l’ha ceduto agli americani di Blackstone. 

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

11 commenti su “Milano | Ghisolfa e Bovisa – Al via la demolizione (finalmente) del mostro di piazzale Lugano”

    • Concordo. Il palazzo di piazzale Lugano e’ un vero obbrobrio, per di piu’ ormai fatiscente. Speriamo che la riqualificazione sia fatta decentemente (tra l’ altro la zona e’ limitrofa allo scalo Farini, sarebbe il caso di tenerne conto …)

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  1. ma io, data la vicinanza con Bovisa e il Politecnico, avrei fatto un museo tipo Centre Pompidou: basta residenze ed Esselunga!

    … e il collegamento con la Simonetta che si poteva vedere in qualche progetto? Servirebbe un collegamento pedonale e automobilistico tra Simonetta e Lancetti

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  2. “un sottopasso automobilistico che snellirà il traffico tra i due quartieri”

    E ci risiamo, ancora nel 2019 si cerca di risolvere il problema del traffico potenziando le infrastrutture delle automobili.

    Io propongo di spendere un po’ di meno e farlo ciclopedonale il sottopasso. Tra quartieri confinanti ci si sposta in bici o a piedi, NON in auto, diesel o elettrica che sia.

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    • Certo, saranno contenti i disabili e tutti coloro che hanno pesanti pacchi da portare a casa…. Snellire il traffico del ponte della Ghisolfa significa meno smog!

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    • Perdona. Ha mai cercato di portare degli ingombranti alla discarica Amsa dietro di lì? Utente Bikemi e ciclista da sempre, talora ho bisogno di raggiungere in auto quell’area. Ed è un delirio.

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  3. Bellissima notizia!!
    Certo, anch’io suggerirei di ragionare a fondo sulla realizzazione di un collegamento “Simonetta-Lancetti”, per snellire anche il traffico veicolare dal Cavalcavia stesso, per quei soggetti che non necessitano muovere da Mac Mahon verso Bovisa.
    Speriamo succeda qualcosa, nell’ambito della riqualificazione “Farini”.

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  4. una buona notizia.
    Riguardo alla fattibilità, mi chiedo se non sia opportuno arretrare le nuove costruzioni verso (o al posto di…) p.zle Lugano, per garantire un corridoio verde di passaggio tra il futuro parco Farini e la Bovisa, affiancando la ferrovia dal lato nord.

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