Milano | Trasporti – Linate, sempre il preferito dai milanesi?

Aeroporto di Linate

Mancano pochi mesi alla chiusura di Linate per 3 mesi, a causa di lavori. Un evento che anni fa sarebbe stato vissuto come una tragedia da parte degli operatori economici cittadini. Quest’anno le cose potrebbero andare diversamente, cerchiamo di capire perché.

Il sistema aeroportuale milanese, si sa, è molto complesso con 3 aeroporti sparsi su una geografia molto ampia e con funzioni piuttosto diverse: Bergamo è la casa di Ryanair da sempre, nonostante la recente apertura di una base Ryanair a Malpensa. Linate è soprattutto l’aeroporto di Alitalia e ha una funzione molto particolare: i voli vi sono infatti limitati a quelli nazionali e europei (intra-UE) a destinazione delle capitali europee. Malpensa è il più vario dei 3 aeroporti, essendo base di Easyjet, di Ryanair e recentemente di Air Italy oltre ad essere ovviamente un aeroporto intercontinentale con una ampio raggio di compagnie che vi operano.

Uno degli assunti, da sempre, è che Linate sia l’aeroporto preferito dai milanesi, soprattutto per i voli a destinazione di corto-medio raggio, ovvero i voli nazionali e quelli europei.

Se osserviamo però l’andamento del traffico degli ultimi 3 anni, utilizzando come fonte il rapporto annuale dell’ENAC e i dati di Assaeroporti, emerge una situazione piuttosto diversa: il rapporto di amore con Linate pare essersi spezzato, oppure forse i Milanesi si sono finalmente abituati a volare da Malpensa.

Guardiamo innanzitutto la situazione dei voli nazionali, lasciando gli europei ad un altro post.

La situazione generale

Fonte: rielaborazione di dati Assaeroporti

Fino a pochi anni fa (il non lontano 2015) per i voli nazionali non c’era storia: Linate era l’aeroporto di gran lunga favorito con 5 milioni di passeggeri, contro 3 milioni a Orio e 2,5 a Malpensa.

Negli ultimi 3 anni, mentre Orio rimaneva stazionario e Linate perdeva lentamente ma costantemente passeggeri, Malpensa ha fatto una vera e propria progressione superando Bergamo e avvicinandosi moltissimo a Linate perfino nei voli nazionali, a cortissimo raggio. Va ricordato che Linate ha sempre beneficiato, per i voli nazionali, del vantaggio di essere a pochi chilometri dal Duomo.

E’ concepibile che già dal 2019 Malpensa superi Linate: il trend dei primi mesi del 2019 sembra confermare gli ultimi 3 anni con una crescita del traffico nazionale a Malpensa di quasi il 35%

Il dettaglio: singole destinazioni da e per Milano

Questo il quadro macro, se guardiamo le destinazioni si vede come la crescita di Malpensa ha rivoluzionato il concetto di trasporto aereo nazionale verso Milano. Da e per diverse città italiane sia i milanesi che il resto degli italiani preferiscono volare su e da Malpensa.


Fonte: rielaborazioni su rapporto annuale ENAC (2016, 2017, 2018)

Infatti le rotte su Linate sono in calo o stazionarie da due anni: perdono sia le rotte esposte alla concorrenza dei treni ad alta velocità (come Fiumicino e Napoli) che rotte che non hanno questo problema come Catania e Lamezia Terme. Anche le destinazioni come Palermo, Bari, Olbia hanno una crescita piuttosto asfittica.

Di converso Malpensa sta rapidamente diventando il principale aeroporto per i collegamenti nazionali: Malpensa è il primo aeroporto milanese per le principali destinazioni al sud come Catania, Palermo, Lamezia Terme. Sia Malpensa che Orio superano Linate nei collegamenti con Napoli. Su Cagliari, Bari e Brindisi Linate rimane l’aeroporto principale. Ad Orio tutte le rotte nazionali sono in calo tranne la new entry Napoli, l’unica destinazione dove Orio batte sia Linate che Malpensa.

Quello che è impressionante è la progressione di Malpensa: in due anni i passeggeri su Catania, Palermo e Lamezia sono raddoppiati, superando Linate. Questo grazie ai recenti investimenti di Ryanair e di Air Italy che è lecito supporre proseguiranno anche su altre destinazioni della penisola come gli aeroporti pugliesi e sardi, questi ultimi però con la grana della continuità territoriale che distorce la concorrenza ed è inspiegabilmente attiva solo su Linate.

Ovviamente questa analisi dei freddi dati non può tenere conto della storia delle compagnie che su questi aeroporti operano: in particolare Alitalia – in perenne crisi – è il principale operatore di Linate e le difficoltà di questa compagnia si riflettono sulle performance dell’aeroporto, come vedremo anche sui voli europei. Eppure, anche al netto della crisi Alitalia, lo spostamento del traffico su Malpensa sembra strutturale: questo aeroporto, a fronte di una distanza maggiore dal centro di Milano, offre ovviamente più opportunità di collegamento oltre al semplice point-to-point tra due città italiane.

A Malpensa, come da cronaca degli ultimi giorni, sono stati inaugurati nuovi voli intercontinentali da parte di Air Italy, offrendo nuove alternative ai passeggeri provenienti dai voli nazionali. Negli anni, se il trend continuerà e se il progetto di Air Italy avrà successo, Malpensa potrebbe tornare a proporsi come vero hub per l’intero paese, cosa che oggi ancora non è visto che il grosso del traffico nazionale su Malpensa rimane point-to-point.

Nel frattempo si può guardare ai tre mesi di chiusura di Linate con più tranquillità: i Milanesi e gli altri abitanti della penisola si stanno abituando a volare su Malpensa anche per i voli nazionali di corto raggio.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

51 commenti su “Milano | Trasporti – Linate, sempre il preferito dai milanesi?”

    • 20 min invece di 40 sarebbe bello ma non ti cambia la vita. Fanno molto le frequenze e il costo (se non fosse per il costo e le frequenze chi sano di mente prenderebbe il BUS da MXP a Centrale??)

      Soprattutto quel che serve è che i treni AV colleghino Malpensa con tutte le città a 3h di distanza – e parliamo di un bacino da 20milioni di persone e oltre in prospettiva futura.

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      • Da Milano Centrale il “Malpensa Express” ci mette 51 minuti, spesso anche con qualche minuto di ritardo. Serve un collegamento più veloce. Con un treno molto veloce che ci mette al massimo 20 minuti. Da Centrale & Cadorna. Malpensa collega il mondo a Milano.

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        • Il Malpensa Express non è la Elisabeth Line, però (a differenza della Elisabeth line), c’è 🙂
          Scusate, è solo una battuta sui ritardi di Londra con Crossrail.
          Ce ne sarebbero di binari da costruire nel nodo di Milano! Eppure siamo ancora alle discussioni eterne pure per quadruplicare la linea del Sempione fino a Gallarate e per il collegamento-Gallarate T2. 🙁

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          • Secondo me le questioni sono tre: frequenza, stazione di approdo a Milano e tempi di percorrenza (le prime due peraltro connesse tra loro). La frequenza (oltre che all’affidabilità e al comfort di viaggio) è forse il parametro più importante per redenre il servizio attrattivo. La divisione delle 4 corse orarie su due diverse stazioni di aprtenza/arrivo a Milano è ovviamente un handicap gravissimo. La prima cosa da fare sarebbe quindi quella di decidere definitivamente un solo punto di approdo del Malpensa Express a Milano su cui concetrare le 4 corse e offrire finalmente una frequenza ottimale (15′ invece di 30′), cioè una frequenza che ti permette di recarti in stazione senza neppure conoscere l’orario perché se pure avessi la sfiga di perdere per un soffio la corsa puoi eprmetterti di aspettare quella successiva senza l’ansia di perdere il volo. Secondo me la stazione di approdo ha senso che sia Centrale per consentire il trasbordo con altri treni, soprattutto AV. E’ vero che io tempo di percorrenza è particolarmente lungo (51′ al T1, 57′ al T2) ma è anche vero che a) riducendo le fermate è possibile recuperare qualche minuto (ne fa moltissime, troppe!); b) che se preso da Garibaldi (cioè Porta Nuova, cioè il nuovo centro di Milano) la corsa è più breve di 9′. Probabilemnte riducendo le fermate si potrebbeb a vere un tempo di eprcorrenza da Garibaldi intorno ai 30′ che è piuttosto buono. Del resto esisteva fino a qualche tempo fa una versione di Malpensa Express da Cadorna (che dista più o meno quanto Garibaldi) senza fermate intermedie il cui tempo era contenuto a 29′. Il punto è convincere Le ferrovie Nord a rinunciare a Cadorna e i pendolari di Busto Arsizio, Castellanza, Rescaldina, ecc. a usare servizi altrenativi che però gli andrebbero forniti (anche eprché sarebbe ottimale anche per le migliaia di persone che lavorano quaotidianamente in aeroporto e potrebbero così rinucniare a usare l’auto privata). Non sono un tecnico, ma mi chiedo se non sia possibile per esempio prolungare la S9 attualemente attestata a Saronno peraltro sul lato giusto della stazione per imboccare i binari verso Malpensa. Oppure, superando non so come il problema dell’attraversamento del piazzale dei binari di saronno da est e ovest, prolungando la S1 che sarebbe anche un sistema per poter andare direttamente dal passante ferroviario di Milano a Malpensa, impiegandoci di più ma spendendo meno e servendo anche tutti i Comuni tra Milano e Saronno.

          • @ Anonimo 24 Aprile 2019 at 12:40

            Ai pendolari è giusto offire un’alternativa e peraltro nessuno tiene conto del fatto che Malpensa, nel suo insieme, rappresenta di gran lunga il primo “stabilimento industriale” della Lombardia, un posto in cui lavorano circa 7.000 persone se prendiamo i soli lavoratori itnerni al sedime aeroportuale o 19.000 se prendiamo anche quelli nelle immediate vicinanze. Probabilmente Modiano se l’è venduta davvero male ed è incredibile (anzi, mostruoso) che neppure lui, presidente SEA, prenda in considerazione le esigenze dei lavoratori dell’aeroporto. E’ ovvio che se fai una proposta che ha un costo epr qualcuno devi proporre delle alternative, non puoi pensare che la gente si sacrifichi per il tuo bel faccione e per il profitto dell’azienda che presiedi!
            Le alternativa che credo siano attualmente praticabili -al netto dei costi- sono a) il prolungamento della S9 Albairate-Milano cintura-Monza-Seregno-SAronno (orario cadenzato ogni 30′) con cambio treno a Saronno per chi si dirige a Milano e b) l’incremento delle corse del R Novara-Saronno-Milano (attualmente con orario cadenzato ogni 60′)… ma mi piacerebbe sentire l’opinione di un esperto di trasporto ferroviario, io non lo sono. Poi si può ipotizzare il prolungamento della S1 Lodi-Milano passante-Saronno (orario cadenzato 30′) e, se ci fossero le tracce necessarie anche della S3 Cadorna-Saronno (orario cadenzato 30′) che hanno il vantaggio di servire anche tutti i comuni tra Milano e Saronno; qui però non so come potrebbe essere risolto il problema del passagggiod alla linea lenta (i due binari che corrono sul lato est della linea Milano-Saronno) a quella veloce (i due binari che corrono sul lato ovest della linea) necessario a instradare i treni sulla Saronno-Malpensa/Novara senza creare eccessivo intralcio ai treni che arrivano dalle linee per Varese e Como Lago. Quando invece sarà finalmente potenziata la linea del Sempione (terzo e quarto binario tra Rho e Parabiago, terzo binario tra Parabiago e Gallarate) e chiuso l’anello di Malpensa (collegamento Malpensa T2-Gallarate) saranno possibili forse tre cose: a) l’instradamento del Malpensa Express sulla linea del Sempione con fermanta a Rho Fiera e attestamento a Garibaldi e/o Centrale; b) la deviazione della S5 Treviglio-Milano passante-Varese (o almeno di parte delle corse) su Malpensa servendo tutti i comuni da Milano a Gallarate e servendo Milano dalle stazioni del Passante con tempi di eprcorrenza certamente più lunghi ma costo del biglietto molto inferiore; c) forse l’istituzione di un R (orario cadenzato 30′) da Milano. ma ovviamente anche su questo mi paicerebbe sentire il aprere di un esperto per la fattibilità tecnica (sempre al netto dei costi, che sono comunque sempre un problema).

  1. Dal grafico si capisce benissimo come mai Linate si rifà completamente il look..

    E sempre dal grafico dal 2015 è impressionante come l’Expo abbia fatto decollare in verticale il turismo internazionale, che passa totalemnte da Malpensa ndr

    Se triangolate i dati sul turismo di Milano dal 2015 le stanze d’albergo sono passate da circa 1100 a 3600 ..

    Sono circa TRIPLICATE in 4 anni.

    Assurdo.
    Enorme successo di Milano

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    • La realtà è che Malpensa cresce moltissimo senza cannibalizzare Linate (che in fondo perde pochissimo) ed Orio.
      Questo vuol dire che a far le cose bene e a far crescere l’economia ci si guadagna tutti.

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  2. Con circa 20 anni di ritardo cominciamo a capire che MXP è il futuro di Milano e che non bisognava fargli la guerra (Giunte Albertini per paura di una fusione SeA-AdR e Legaioli per scopi elettorali sul varesotto delle villette a schiera abusive)
    Speriamo che Lufthansa rilevi Alitalia in modo da rilanciare ulteriormente lo scalo, ovviamente è fantapolitica….

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    • che palle i commenti con le frecciatine politiche ogni due parole!

      Ma scrivere qualsiasi cosa senza farci partecipi delle vostre ossessioni politiche del momento o di intrighi di 25 anni fa, non vi viene?

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      • Mi dispiace che ti rodano le terga ma puoi sempre dire che non è vero negando l’evidenza. A causa del fallimento MXP 2000, KLM si è buttata nelle mani di Air France piuttosto che stare con Alitalia (nel frattempo fallita due volte)
        Architettonicamente, anche se arredata da Sottsass, fa pena e solo ora è collegata decentemente ma avrebbe già da tempo fatto da volano per il Nord Italia e molti imprenditori non avrebbero scelto Linate per fare scalo a Francoforte, Londra o Parigi.
        Siamo il paese delle occasioni perse per beghe di quartiere.

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        • Completamente falso. KLM si e’ buttata nelle mani di AF proprio perche’ AZ (e il governo romano centrico) voleva mantenere FCO come hub a discapito di MXP, su cui puntavano gli olandesi.

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          • Il “governo romanocentrico” (il Presidente del Consiglio era D’Alema e il Ministro dei Trasporti Tiziano Treu, vicentino di nascita ma milanese d’adozione) decise di annullare e sostituire il precedente decreto di ripartizione del traffico tra Linate e Malpensa (che era stato emanato dal governo prodi, ministro Burlando limitando Linate alla sola navetta per Roma proprio per far decollare Malpensa e, insieme a Malpensa, la fusione Alitalia-KLM pensata da Domenico Cempella e appoggiata da Prodi) proprio a causa delle lagne dei milanesi e, precisamente, della Giunta sostenuta da Albertini e dal suo vicesindaco pugliese De Corato (che lamentava insieme al suo collega di partito La Russa il sacrificio per i meridionali che dovevano venire a Milano in aereo) con l’appoggio sfegatato di Assolombarda (presidente Benito Benedini), Camera di Commercio (presidente Sangalli), sindacati, giornali e giornalisti locali. La stupidità dei milanesi fu la manna dal cielo per chi aveva in tutti i modi cercato di ostacolare la fusione AZ-KLM (compagnie europee ben supportate dal Commissario Europeo ai Trasporti, il laburista inglese Neil Kinnock), sindacati di Alitalia, interessi romani (con in testa il Sindaco Rutelli) e il presidente della Regione Lazio Piero Badaloni). In un così ampio e potente coagulo di interessi contrari, i milanesi avrebbero dovuto essere gli unici favorevoli; trovandoseli contro e certo poco aiutato da quella mancanza di infrastrutture per raggiungere Malpensa che sarebbe stata colmata solo alcuni anni dopo, il “governo romanocentrico” ragionevolmente non poteva che fare quello che ha fatto e, tra tutte le responsabilità di quel gigantesco fallimento epr il Paese (non epr Milano o epr Alitalia: per il paese!), forse è quello che ne ha di meno. La realtà è spesso un po’ più articolata degli schemi ideologici.

          • Concordo al 100% con la conclusione, che evidenzia con chiarezza la sterile e desolata inutilità del post iniziale che ha dato il via a questa parte di discussione.

    • Vorrei ricordare al mio quasi omonimo che il decreto su Malpensa e Linate lo firmò un ministro del PD. Infati 20 anni fa al governo c’era il PD. Se proprio vogliamo dirla tutta tutta, la Lega era per potenziare Malpensa, lasciando Linate solo al traffico point to point, come si dice in gergo tecnico
      Suggerisco a Andy77 di dire le cose in maniera corretta e non a vanvera con il fiele che esce dalle orecchie.
      (apro parentesi: nel varesotto l’edilizia è legale al 98% dei casi, come si evince da una ricerca effettuata in regione da una commissione pluripartitica 5 o 6 anni fa. Alla faccia della precisione)

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      • Poi magari il sig Andy77 ci vorra’ spiegare la correlazione tra “legaiolo” e “villetta a schiera”. Piu’che di fiele io parlerei di ottusa banalita’.

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  3. Sarebbe bello affiancare ai trend di incremento e decremento le tariffe medie e il numero dei voli. Perché, al netto dell’ovvia concorrenza dei treni AV, molto dello spostamento da Linate dei pax per Napoli e Bari dipende sia dal numero dei collegamenti sia dai prezzi.

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  4. Negli ultimi 10 anni tutti i maggiori aeroporti europei hanno incrementato il numero di passeggeri del 30/40/50%. Tranne Malpy. Non capisco come il maggiore aeroporto della regione più popolosa d’Italia non riesca ad essere performante quanto dovrebbe.

    Dalla letteratura inerente il sistema aeroportuale milanese, emergono molteplici problematiche. LINATE: è un aeroporto piccolino, senza prospettive di sviluppo perché troppo vicino alla città. Si limita a fornire pax ad altri hub stranieri. Non lo amo particolarmente perché è un inno alla mediocrità e Milano non dovrebbe “accontentarsi”. MALPENSA: inviso a molte persone (anche) perché troppo lontano, considerato scomodo da raggiungere; chi lo gestisce non ha sufficiente potere di negoziazione con compagnie; problemi tecnici (piste orientate non ottimamente); limitato in prospettiva (mi ricordo che da quelle parti le persone sono allergiche ai progetti: terza e quarta pista, quarto binario MI-Gallarate etc etc), anche se volere è potere. ORIO lo metto un attimo da parte.

    Oltre alle criticità specifiche, ci sono anche altre problematiche sistemiche. Prima fra tutte, l’eccessivo numero di aeroporti medio-piccoli in tutto il territorio centro-settentrionale, piccoli emulatori di Linate, che fungono da fornitori di pax per hub esteri (o, al più, per Fiumicino).

    Concordo assolutamente con Pierre: serve un qualcosa simile all’Arlanda Express di Stoccolma. E condivido anche l’idea anonima in risposta a Pierre: le città come Torino (e province piemontesi annesse), Genova, Bologna, Firenze dovrebbero essere collegate direttamente con AV a Malpensa.

    Certo, si può fare ciò senza dover chiudere i mini-aeroporti sopra citati? O senza chiudere Linate e Orio? In termini numerici di passeggeri si può migliorare? Si possono superare i limiti tecnici degli aeroporti milanesi?

    Spero che qualcuno più preparato di me possa continuare una discussione su quanto detto. Ovviamente preferirei non inserire discorsi di carattere politico.

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    • Condivido, ma vorrei sottolineare lo storico errore fatto nel non far transitare da Malpensa la linea AV Torino-Milano. Ovviamente si potrebbero terminare a Malpensa tutti i collegamenti AV attestati a Milano Centrale, ma l’assenza di un bypass ferroviario sotto la città rende la scelta antieconomica in fatto di tempo (più di mezz’ora per percorrere la cintura a 30-50 orari) e di congestione della rete.

      Se ne riparla il giorno che, da Melegnano, un fascio di binari AV sottopasserà Milano con fermata a Centrale in sotterranea e riemergerà a Legnano per puntare su Malpensa e poi rientrare a Santhia nella vecchia linea AV.

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    • Non so dove hai preso i dati. Malpensa cresce a ritmi del 10% anno da anni (fonte: Assoaeroporti). L’anno scorso ha definitivamente recuperato dal dehubbing ALITALIA (una sciagura, la nostra compagnia di bandiera) raggiungendo il record storico di passeggeri. Quest’anno il record sarebbe stato frantumato anche senza il trasferimento da Linate per i tre mesi estivi di chiusura (primo trimestre 2019: + 10,6% sul primo trimestre 2018, che già aveva un +10% sul 2017). Numerose compagnie hanno già posto in essere importanti programmi di investimento su Malpensa che daranno luogo nell’immediato futuro ad incrementi di traffico . Tanto per fare un paragone, Fiumicino non arriva al 5% di crescita. Linate invece, purtroppo, perde traffico e passeggeri (essendo il principale vettore, detentore degli slot, Alitalia). Le compagnie straniere farebbero a gara per accaparrarsi gli slot, ma Alitalia non li molla. La rotta Milano-Roma, un tempo gallina dalle uova d’ora, è ormai cannibalizzata dalla TAV ed anche la Milano Napoli non è ormai più conveniente. Su Linate però non si può disinvestire, perchè a breve arriverà la metropolitana (15 minuti di tragitto dal Duomo). Occorrerà che SEA elabori attente politiche di ripartizione dei voli. Il sogno sarebbe che ALITALIA mollasse la presa a favore di altri operatori. Non si può dipendere da una compagnia fallita.

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      • Piccola parentesi circa una mia opinione/sogno personale: disinvestire su Linate si può. Sotto sotto spero che il rifacimento della pista sia una scusa per spostare tutto a Malpensa definitivamente. Feeders dal centro-sud e da tutta europa (con politiche di prezzo aggressive) e si va a riempire voli intercontinentali verso Americhe, Asia ed Africa. In 5 anni si fa +80% pax.

        A Linate si realizza un parco urbano con migliaia di campetti da basket, un centro natatorio di livello nazionale, zona eventi estivi e spazi di aggregazione (dove fare una “notte delle lanterne” seria, non come quella in Darsena di qualche anno fa) etc etc.

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        • Basterebbe fare di LIN quello che per Londra è LCY: pista da 1.500 metri utilizzabile solod a regional jet, orario di chiusura giornaliero, giorno di chiusura settimanale, limite annuale ai volumi di traffico, tariffe aeroportuale astronomiche (la comodità si paga!).

          Se Alitalia mollasse gli slot e fossero occupati da compagnie full service europee e da compagnie low cost, per Malpensa sarebbe un disastro! Vorrebbe dire incrementare ulteriormente i voli di alimentazione degli hub europei sottraendo domanda locale ai voli di lungo raggio in partenza da Malpensa e aumentare i volumi di traffico su voli breve-medio raggio a Linate sottraendoli a quelli su Malpensa che servono anche ad alimentare i voli di lungo raggio… un destro-sinistro che metterebbe KO la già traballante Air Italy e soprattutto una pietra tombale su qualunque ipotesi di sviluppo di un network di collegamenti diretti di lungo raggio per Milano, condannando la città a essere periferia del mondo.

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    • Kasportomu Mxp negli ultimi 3 anni è cresciuto molto di più della media degli aeroporti europei di medio-grande dimensione. È si, ha fatto circa il 30% di crescita

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      • Arrotondando per eccesso: 22 milioni (2006) –> 25 milioni (2018). +13.6% in dodici anni. Nel 2006 c’erano più passeggeri che a Istanbul, Dublino, Copenaghen, Oslo e Zurigo. Ora, eccetto Istanbul (63 milioni nel 2017), gli altri sono sui 30 milioni. Gli ultimi anni non sono attendibili, giacché si arriva da picchi negativi inferiori ai 20/19/18 milioni.

        Se poi Malpensa dovesse davvero “decollare” ed arrivare a 30 milioni nei prossimi 2/3 anni, ne sarei felicissimo, ma c’è da lavorarci sopra.

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        • Malpensa ha sofferto il dehubbing di ALITALIA per la sciagurata scelta di puntare sulla compagnia di bandiera fallita, che poi ha puntato tutto su Fiumicino. Ora però si è ripresa ed i ritmi di crescita sono superiori al 10% anno. Nel 2018 ha raggiunto il record storico di passeggeri e nel 2019 lo avrebbe stracciato anche senza il trasferimento dei voli da Linate per il trimestre Agosto – Ottobre 2019. Nel primo trimestre 2019 la crescita è già del 10,6% sul 2018 che a sua volta aveva oltre il 10% sul 2017 ( https://assaeroporti.com/statistiche/). La crescita di FCO, tanto per fare un paragone, non arriva al 5% anno. Linate purtroppo sta perdendo perchè gli SLOT sono in gran parte assegnati ad ALITALIA, una grande iattura, e perchè le rotte principali. la Milano Roma e la Milano Napoli, sono cannibalizzate dal treno, ormai decisamente più competitivo su quelle distanze. Ciò non toglie che SEA dovrà praticare un’attenta politica di ripartizione del traffico tra i due aeroporti (peraltro ci sono progetti di fusione con SACBO che gestisce Orio al Serio), puntando molto sui collegamenti con le capitali europee, anche perchè con l’arrivo della metropolitana LINATE sarà a 15 minuti di metro da San Babila, con frequenze di un treno ogni 3 minuti, un punto di forza che forse nessun altro aeroporto al mondo potrà vantare.

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          • Ma sei mai stato a Dusseldorf, Madrid, Barcellona etc. etc.? in 15 minuti di metropolitana arrivi all’ aeroporto internazionale non a quella puttanata di Linate…

          • Visto che siamo in tema di dati, vorrei far notare che la crescita percentuale maggiore nell’ultimo anno in Italia l’hanno avuta Napoli e Palermo e non Malpensa.

  5. Molto spesso ragiungo Malpensa arrivando in treno da Verona perchè offre voli internazionali senza scalo. Un hub come questo deve avere collegamenti diretti AV con tutte le città importanti del nord Italia (Bolzano inclusa).

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  6. Malpensa ha ancora tantissimo potenziale inespresso causa manca di un vettore tradizionale radicato, ci sta provando AirItaly e se dovesse andare bene ci sarà il salto di qualità nei collegamenti diretti intercontinentali. Linate è comodo solo per una parte di Milano (da Nord Ovest è alla stessa tempistica di MXP) e solo se devi raggiungere destinazioni senza scalo, per andare negli Usa o in Asia non ha senso risparmiare mezz’ora di strada e poi perdere almeno 2 ore in uno scalo estero.
    Negli ultimi 4 anni è evidente che il passeggero va dove il prezzo è migliore, sul traffico nazionale stiamo assistendo a questo fenomeno e Alitalia è sempre meno rilevante nei collegamenti di Milano.
    Malpensa non è collegata alla perfezione con Milano e nel Tpl è messa maluccio con hinterland ma con un cambio treno è collegata dalle 3 principali stazioni.
    Riguardo il treno servirebbe un vero Malpensa Express da Cadorna con fermate solo a Saronno e Busto Nord, sono 29 minuti di treno e sarebbe ideale come tempistica di percorrenza in attesa del 3 binario per Gallarate e nuove ferrovia Sempione / Malpensa. Altrettanto utile da centrale / Garibaldi aver più frequenza negli orari 4-9 e 16-22 ma al momento è utopia per Trenord

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    • Viso l’importanza di Milano credo che serve quasi un Maglev o Hyperloop con tempi record dal centro di Milano. O un tunnel AV Milano Malpensa. Sembra assurdo, ma bisogna pensare che serve un infrastruttura che tiene in considerazione il nuovo peso internazionale di Milano. Che può diventare la nuova capitale europea.

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      • Ragazzi sognare è bello ma non so se avete presente il livello di urbanizzazione della zona e la velocità con cui procedono i cantieri in Italia, anche qua al Nord. La A4 è un cantiere da quindici anni…
        Rimaniamo coi piedi per terra. Si può sperare e augurarsi un potenziamento della linea ferroviaria esistente, quello sì.

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        • @Ale Quaglia
          Secondo me il MXP EXP è meglio che si attesti a Centrale, con fermate a Garibaldi e tutt’al più Saronno in modo da avere tempi di percorrenza al T1 contenuti entro i 40′ da Centrale e 30′ da Garibaldi e frequenza a 15′. Per servire tutti i Comuni da Saronno a Malpensa credo che si potrebbe prolungare la S9 (orario cadenzato con corse ogni 30′), che peraltro serve anche Monza (anche se ci impiegherebbe più di un’ora facendo tutte le fermate). Se poi si riuscisse a prolungare la S1 – facendo transitare i trenid alla linea lenta a est a quella veloce a ovest senza creare troppi intralci e instradandoli sulla Saronno-MXP/Novara) si riuscirebbe a servire tutti i Comuni tra Milano e Saronno, Milano città lungo il passante ferroviario e avere anche per il servizio S su Malpensa una frequenza di 15′. Altrimenti aspetteremo il potenziamento della linea su Gallarate e i nuovi binari Gallarate-MXP T2 per deviare la S5 su Malpensa, servire l’asse del Sempione e finalmente anche Rho Fiera (per Fiera e per il futuro MIND su ex Arexpo)

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  7. Credo che sia tempo di porsi la questione della qualità del traffico, oltre che della quantità. Siao naturalmente tutti contenti degli incrementi del sistema aeroportuale milanese. Ma non dobiamo nasconderci che tali incrementi siano per lo più riconducibili ai più alti tassi di crescita delle due più importanti compagnie low cost europee che hanno proprio a Milano (BGY e MXP) le loro principali basi continentali, mentre il traffico stagnante di Linate è principalmente dovuto non tanto alla rottura del rapporto tra i milanesi e il Forlanini, quanto alla rottura del rapporto tra italiani e Alitalia. Il fatto che il sistema aeroportuale milanese sia dominato da vettori low cost e non veda la presenza di un hub carrier è ottimo per il livello di connettività aerea diretta di breve-medio raggio (diciamo per lo più intra-europea): concorrenza sulle destinazioni più importanti, biglietti meno cari, rete di collegamenti più estesa. Ma, guardando alla qualità dei collegamenti, rischia di essere un boomerang pesantissimo per il traffico più pregiato e più strategico per la crescita di Milano e dell’intero territorio servito dal suo sistema aeroportuale, cioè per collegamenti che garantiscano livelli ottimali di connettività aerea diretta di lungo raggio. Tutte le compagnie che hanno provato a mettere il porprio hub a Malpensa hanno infatti sofferto (e alla fine fallito) per due caratteristiche del sitema aeroportuale milanese: la concorrenza sui voli intercontinentali dal parte dei concorrenti europei che possono pescare clienti a piene mani da “l’aeroporto europeo meglio collegato al centro città” (Linate) e, appunto, la presenza massiccia di compagnie low cost che in questi anni ulteriormente crescita. Vedremo se Air Italy riuscirà a spezzare l’incantesimo che ha fatto fallire Alitalia-KLM, Alitalia, AirOne e soprattutto Lufthansa (cioè il più grande gruppo europeo e il migliore nel costruire hub), ma onestamente, non vedo come possa riuscire dove non sono riusciti i suoi predecessori. Forse l’unico vero lavoro che avrebbe dovuto essere fatto a Linate sarebbe stato quello di trasfromarlo davvero inq ualcosa di analogo al London City Airport: una pista fisicamente limitata a 1.500 che consenta movimenti ai soli regional jet (niente aerei tipo A320 o B737), cap ai volumi di traffico in ragione dell’inquinamento acustico, orario limitato di apertura giornaliera, un giorno di chiusura settimanale (da metà giornata del sabato a metà giornata della domenica), tariffe astronomiche che inducano le compagnie a utilizzarlo solo per voli business o leisure di alta gamma. Se LIN pesasse sul sistema aeroportuale milanese quanto LCY pesa su quello di Londra (meno del 3% che a Milano significa meno di 1,4 milioni di passeggeri, al posto dei 9,2 dell’anno scorso), allora MXP avrebbe probabilmente molte più chance di essere scelto da una grande compagna come proprio hub in grado di offrire anche a Milano quella rete di colelgamenti di lungo raggio di cui è ancora troppo carente, anche rispetto a città europee con dimesioni economiche e demografiche molto inferiori.

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  8. IMHO. Sbagliato puntare su Centrale per il Malpensa Express. Per due motivi.
    1-Tempo di percorrenza, perché 51 minuti sono il tempo con cui vado a Bologna in AV.
    2-Tempo di raggiungibilità: la percorrenza media dal tornello M2-M3 alla banchina del Malpensa Exp è di 9 minuti! Cronometrata personalmente più volte.

    Tempi e confusione inaccettabili per un viaggiatore diretto in aeroporto. È un modo per regalare pax ai bus diretti, molto più efficaci. taccio dei pezzi da limousine. Quando, dall’altro verso, la 73 da Linate è in tariffa urbana.

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    • Centrale secondo me ha senso solamente per chi arriva a Milano in treno, soprattutto con treni di media-lunga percorrenza, e transita sul MXP EXP, mentre per i milanesi e chi arriva a Milano con le linee S è molto meglio Garibaldi. Da lì oggi il MXP EXP impiega 42′, non dovrebbe essere impossibile scendere a 30′ eliminando le fermate intermedie come era per il MXP EXP diretto da Cadorna qualche anno fa (29′). A Garibaldi, oltre a un po’ di regionali e qualche intercity, ci sono 2 linee di metrò e 7 linee S (comodissime per chi arriva dall’hinterland). E il percorso dal metrò e dal passante è molto meno tortuoso di quello che giustamente hai sottolineato per Centrale. Quanto al prezzo (13 euro) è del tutto comparabile a quello che paghi per esempio per andare dal centro di Monaco all’aeroporto (12,40 euro, impiegandoci 43 o 50 minuti a seconda della linea con treni non Express come a Milano, ma S-suburbani che fermano in tutte le stazioni).

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  9. Secondo me il viggiatore mediano tioico tutti questi ragionamenti che fate voi nemmeno li considera….

    Io apro il sito cerco i voli e se e solo se lo stesso volo da Linate (senza scalo) costa max 10,15 euro in più orenoto su Linate.

    Sennò nemmeno ci oenso e vado a Mpx con Bus o treno mpx express.
    Ma spesso è mooolto piu comodo il bus.

    Lo metto in conto.
    Così come lo metto in conto in tutti gli aereporti del mondo.

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  10. Cerco e prenoto il piu economico.
    Il più velocemente possibile.
    Punto.

    E il piu economico è sempre su mpx.
    Al netto di circa 15 euro che sono il costo del collegamento mox Milano
    O quasi.

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    • Se viaggi per diletto è come dici. E da qualche anno ormai pure se viaggi per lavoro e forse è questa la vera spiegazione del calo di Linate??

      Comunque già se sei in due il treno non è più competitivo e costa meno lasciare la macchina in uno dei tanti parcheggi esterni a malpensa dove ti portano col pulmino. Anche perchè i voli che costano meno partono e arrivano spesso all’alba o la sera tardi. (Discorso a parte per i 20/30enni: mi impressiona vedere quanti si fanno venire a prendere dai genitori…son proprio cambiati i tempi!)

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