Milano | Niguarda – Verde al posto dell’asfalto in viale Suzzani

Quasi 1.000 metri quadrati di superficie restituiti a suolo e vegetazione. Maran: “Non un’azione isolata ma l’avvio di un piano diffuso in città”

Milano celebra la giornata mondiale del suolo indetta dalle Nazioni Unite, ‘depavimentando’ uno spazio stradale in viale Suzzani in zona Niguarda, per riportare alla luce il suolo sottostante. Si tratta di un ampio, doppio spartitraffico da sempre lastricato d’asfalto, che nelle prossime settimane diventerà un’aiuola di prato all’ingresso del Parco Nord Milano: in tutto, 900 metri quadrati di superficie impermeabile da restituire a suolo e vegetazione.

“Milano ha sempre più bisogno di verde, non solo nei parchi, ma nelle strade e nelle piazze, sui tetti e sulle pareti – dichiara l’assessore all’Urbanistica, verde e Agricoltura Pierfrancesco Maran -. L’azione di oggi non è solo un modo per celebrare la giornata mondiale del Suolo promuovendo un’idea di sviluppo della città che vuole meno cemento e più verde – il Piano di Governo del Territorio prevede una riduzione del 4% del consumo di suolo rispetto al Piano Precedente – ma è anche la dimostrazione che si può e si deve fare di più per incrementare le superfici permeabili in aree altamente urbanizzate, con benefici per la salute e per l’ambiente. Proprio per questo non sarà un intervento isolato. Per il 2020, insieme all’assessorato ai Mobilità e Lavori Pubblici stiamo lavorando a un piano di depavimentazione diffuso nei quartieri della città”.

La contabilità ecologica dell’intervento di depavimentazione attuato oggi è significativa. Secondo dati elaborati da Ispra, nonostante si tratti di soli 900 metri quadrati restituiti al suolo, corrispondono al ripristino della capacità di gestire un volume di acque di pioggia corrispondente ad oltre un milione di litri d’acqua: vale a dire quanta ne piove in un anno, mediamente, su una simile superficie di suolo milanese.

In altri termini rappresenta la quantità di consumi idrici annui di 5 famiglie, formata da acque pulite piovane costrette ad infilarsi nei condotti fognari, diluendo le acque sporche e gravando inutilmente sui costi della loro depurazione. Inoltre il suolo che verrà ripristinato in questi due nuovi fazzoletti di terra, nel suo strato fertile, potrà accumulare sostanza organica equivalente a 15 tonnellate di CO2, tanta quanta ne emette una utilitaria che percorra 10.000 chilometri all’anno per 15 anni: un suolo che riacquista la propria fertilità si comporta come una vera e propria ‘spugna’ di gas climalteranti. Quella di oggi non è una iniziativa estemporanea, ma l’avvio di un ampio programma di rivitalizzazione urbana.

Nel 2020 l’Amministrazione prevede un appalto dedicato interventi di depavimentazione che collaboreranno alla mitigazione del disagio termico legato all’isola di calore urbana e che aiuteranno a migliorare il bilancio delle emissioni climalteranti di Milano. Un obiettivo pubblico che riguarda anche lo sviluppo privato: le nuove norme sulla permeabilità dei suoli introdotte nel Piano di Governo del Territorio prevedono che le nuove costruzioni debbano obbligatoriamente raggiungere un indice di riduzione di impatto climatico (RIIC), da raggiungere attraverso interventi di depavimentazione del suolo e la realizzazione di pareti e tetti verdi.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

16 commenti su “Milano | Niguarda – Verde al posto dell’asfalto in viale Suzzani”

    • santo cielo, sempre più polemiche di bassa lega..
      non sarà un’amministrazione perfetta, ma – anche sbagliando – almeno ci provano.
      ma anche se facessero di più non basterebbe mai ai professionisti del lamento…

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      • Ci provano a far cosa? A piantare alberelli nei parchi per fare facili numeri che hanno promesso e comunque non riusciranno mai a raggiungere? Oh santo cielo

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        • ci provano a far progredire la città: ma forse sei l’unico a non essertene accorto..
          se trovi di meglio altrove in italia, facci sapere.
          dopodiché la sparata dei tre milioni di alberi sono la prima a trovarla senza senso, ma non per questo non vedo il buono che viene fatto in città da anni a questa parte – anche nel verde.

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      • Posso dire che più che gli arbusti ci avrei messo degli alberi e che quel tipo di arbusti sono stati finora un mezzo fallimento (UF ha fatto decine di articoli in proposito)?
        Non vorrei sembrare un “professionista del lamento” 🙂

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  1. In viale Suzzani sarebbe perfetta una ciclabile che porta al parco Nord e che prosegue la corsia ciclabile già esistente di via Aldo Moro.

    Piazzare dei fiori in mezzo ad uno svincolo e con il parco più grande della città a pochi metri di distanza non so quanto sia utile per i cittadini.

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      • Se pensiamo a Milano 2030 avrebbe senso creare passaggi ciclabili sia in viale Suzzani che in viale F. Testi e forse addirittura anche in viale Sarca. Sono tre vie enormi parallele che portano verso il centro di Milano.

        Continuo ad essere dell’idea che le aiuole sono l’ultimo dei problemi di quel quartiere che ha la fortuna di confinare con il parco più grande della città.

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  2. A fianco di milioni di metri quadri del parco nord Maran “sente il bisogno” di mettere quattro fiorellini in uno spartitraffico praticamente a Bresso. Vie e viali di Milano non pervenuti.

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    • Praticamente Bresso… toglierei la residenza a quelli di Niguarda, poveretti sono di Bresso.

      Se devi fare polemica, falla bene o stai zitto.

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    • Tipiche erbacee perenni in uso in climi ben piu’ freschi e dove piove anche in estate…a milano dopo un po’ schiattano…dovrebbero far studiare a degli s pecialisti le s specie piu adatte per milano…

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  3. In quello spartitraffico andavano messi alberi e non arbusti che si riempiranno di pattumiera.Ennesima occasione sprecata.
    Nessuno dice che non si impegnino, il problema è che non ne azzeccano una.

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  4. Fratello che ti arrabbi
    Ti capisco e capisco la tua rabbia
    Sfogati e libera tutta la rabbia che porti dentro .

    Vomita tutto il tuo odio
    Fallo qui e non altrove.

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