Milano | Gamboloita – Il progetto per Via Sile 8

In zona Gamboloita (Corvetto) sorge abbandonato da anni (2011), lo scheletro mai completato del palazzo per uffici di via Sile 8.

L’edificio, mai completato e abbandonato da anni, fa parte del pacchetto di edifici acquistati dal Comune di Milano e che diverranno sedi decentrate di alcuni servizi ai cittadini. I cantieri potranno quindi ripartire, in base alle esigenze espresse dal Comune e terminare nel prossimi mesi.

L’immobile di via Sile 8 è di di circa 40.000 mq per sette piani (che verranno opportunamente adattati alle richieste del Comune dal venditore) sarà riqualificato su progetto dello Studio Fz Architetti Milano.

Il progetto prevede, oltre a completare il lavoro abbandonato: un tetto verde con pista da running; spazi relax/ricreativi per i dipendenti; classe energetica A; una corte centrale adatta ad ospitare eventi; circa 1300 postazioni e la presenza di pannelli fotovoltaici; oltre ad una distanza dalla fermata della metro Corvetto inferiore a 250 metri. Ai quattro angoli dell’edificio verranno ricavati spazi aperti dove lavorare e socializzare.

Certamente questa operazione sarà un volano per un progetto più ampio che andrà a valorizzare una zona periferica coinvolgendo le altre realtà sul territorio, creando di fatto una cittadella del Comune di Milano.

L’impresa incaricata er la costruzione sarà: Edil Ferri

Mentre il committente: Ecomisile srl

Lo stato attuale.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

22 commenti su “Milano | Gamboloita – Il progetto per Via Sile 8”

  1. Curiosi i numeri:

    “40.000 metri quadri per 1.300 postazioni”

    Fino all’anno scorso si parlava del “Federal Building” con 70.000mq e 6.500 dipendenti.

    https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/18_ottobre_23/milano-grattacielo-comune-via-cenisio-finanziare-cantieri-va-all-asta-pirellino-134231c8-d686-11e8-88cf-1b322404b357.shtml

    Delle due, una: o c’è un errore nel comunicato stampa o questo edificio ha una quantità incredibile di spazio sprecato per i metri quadri che ha…

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      • Ovvio che sono cose diverse, ma sono differenze troppo grand nel rapporto tra i metri quadri degli uffici e il numero di dipendenti che ci possono lavorare.

        Nel mercato immobiliare è un rapporto abbastanza standard, a meno che non si parli di edifici storici o obsoleti o esigenze particolari (ma qui le esigenze erano palesemente le stesse)

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  2. Direi che è tramontata l’idea della sede unica.
    Non condivido questa scelta, da cittadino avrei preferito trovare tutti i servizi del comune in una sola area.

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    • Presumo che il cittadino dovrà essere sempre più smart e con le app disponibili sul cellulare per svolgere le sue esigenze burocratiche come fa con la banca la posta e le visite sanitarie e come già fa per prenotare cinema ristorante taxi o auto condivisa; i call Centre e i centri di assistenza e di prenotazione sappiamo essere in paesi oltre Alpi e Mediterraneo, non sarà un indirizzo come via Sile a disorientare il cittadino

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      • Purtroppo è lo stato italiano a non essere smart. Vogliamo parlare di Spid e simili?

        Sono necessari investimenti enormi per digitalizzare la pubblica amministrazione e non ho l’impressione che si stia facendo molto per invertire la tendenza.

        Sarebbe stato preferibile sede unica in via Cenisio, preferibilmente con scarsa occupazione di suolo.

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      • Qui non stiamo parlando di un ufficio decentrato dell’anagrafe, ma di uffici come l’Urbanistica, il Personale o i Servizi Sociali (i cui edifici attuali son stati tutti venduti o sono in vendita).

        Sono posti dove vai a parlare su appuntamento o a fare riunioni, non sono cose digitalizzabili se non in parte.

        Piuttosto spero che molti dei dipendenti comunali che saranno deportati – scusate – trasferiti in quella landa sperduta abitino in zone servite dalla MM4.
        Così faranno MOLTA pressione al Comune perchè l’interscambio con la MM3 che è l’unico modo per arrivare in quel posto, sia fatto sul serio e non a parole. 🙂

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        • Anche in Palazzo Lombardia molti degli uffici non sono dedicati a servizi al cittadino, questo non ha impedito loro di ottimizzare gli spazi e la logistica creando una sede unica.

          La scelta del comune non è nemmeno finalizzata al risparmio, l’acquisto e la ristrutturazione di queste sedi distaccate sembra molto onerosa. Probabilmente non volevano edificare una nuova torre per questioni ideologiche e pensano di riqualificare diverse aree periferiche con qualche ufficio.

          Per me il solo risultato concreto sarà minore efficienza.

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          • Perché tu sei veramente convinto che Palazzo Lombardia l’abbiano costruito per ottimizzare la logistica?

            Era il monumento di Formigoni a se stesso, non l’hai ancora capito?

          • Lasciando da parte l’ossessione per Formigoni, è abbastanza ovvio che un palazzo unico ha i suoi vantaggi.

            Facciamo l’esempio di Urbanistica, ARREDO URBANO e Verde (che è quello che a noi interessa… 🙂 )

            Assessore a Palazzo Marino. Tecnici e funzionari Urbanistica al Corvetto… Arredo Urbano e Verde chissà dove.

            Speriamo si parlino per whatsapp 🙂

    • E’ in posizione defilata ma molto ben connesso a dire il vero.
      Pochi metri dalla metro, pochi minuti dalla tangenziale/autostrada, a poche fermate da Rogoredo, 10 minuti di metro dal centro.
      Sicuramente molto più comodo da raggiungere che Bernina

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  3. Con tutti i soldi buttati nell continuo esodo degli uffici comunali mi domando anzi domando al sindaco Sala cosa spera di ottenere? Una rilettura? A no, ricordo che dopo il suo magro successo dell’Expo disse che non gli interessava la candidatura,
    Forse bisognerebbe aspettarsi la vendita anche di palazzo Marino magari a qualche arabo ho cinese veda lui, e magari spostarsi anche lui nelle periferie da rivalutare
    Carpe diem

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  4. A me piace, il grattacielo unico in via Cenisio avrebbe creato l’effetto torre nel deserto completamente fuori contesto. Semmai il grattacielo unico andava fatto a Porta Nuova.
    Probabilmente faranno più sede distaccate andando a valorizzare determinate zone periferiche. Non mi sembra male.

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  5. Una palazzina modesta come questa non ha capacità di rivalutare nulla. Per rivalutare una zona serve un catalizzatore, nello specifico un simbolo/sogno di modernità come una torre. Ritornando alla mediocrità edilizia rischiamo di perdere lo slancio guadagnato.

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  6. Molto più semplicemente sarà costato meno aggiudicarsi una palazzina non finita in stato di abbandono al Corvetto ed un altra vintage in Bovisa… la terza è microscopica, non fa neanche testo.

    Costruire ex-novo una torre sarebbe costato enormemente di più..

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