Aggiornamento di fine febbraio del cantiere dell’ultimo lotto del Parco Industria Alfa Romeo al Portello.
Si tratta dell’angolo meridionale del Parco Industria Alfa Romeo compreso tra viale Renato Serra e viale Alcide de Gasperi, rimasto incompleto sino ad ora.
I progettisti, Andreas Kipar, Charles Jencks assieme a Land S.r.l., progettarono un parco dalla forma particolare, con un’idea di base che è riferita alle ere della Terra.
Ricordiamo che il parco venne realizzato a lotti a partire dal 2009-10, sull’area omonima dismessa dagli stabilimenti dell’Alfa Romeo negli anni ottanta. La prima parte venne aperta ai cittadini nel 2011, successivamente un secondo lotto venne aperto nel 2015 e poi nel 2017.
L’IPER MONTEBELLO S.p.a. ha così incaricato nuovamente LAND dell’ Arch. Andreas Kipar di redigere il progetto definitivo delle aree a verde per riqualificare e consegnare alla cittadinanza il lotto fortemente abbandonato, compreso tra Viale Serra a sud-est, Viale De Gasperi a sudovest e il parco a nord. Negli scorsi articoli avevamo seguito la creazione dei percorsi pedonali in sasso lavato a cura di Deltapav
Qui la spiegazione del progetto.
Segnaliamo anche l’albero abbattuto dalla bufera di vento che ha colpito la città qualche settimana fa, sulla sommità della collinetta della Preistoria. Un bel pino tranciato di netto.
Volevamo anche segnalare la bruttezza del muro fono-assorbente realizzato nel 2015 lungo un tratto di Viale Alcide de Gasperi, che, sarebbe il caso venisse sistemato e abbellito, magari con delle alberature di che ne attenuiono l’aspetto desolante.
Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi
Milano, Portello, Parco, Giardino, Parco Alfa Romeo, Viale Serra, viale Renato Serra, viale Alcide de Gasperi
Ueee che bello.
Progetto troppo arzigogolato per un città che non conosce la manutenzione.. prova ne è la situazione delle aree aperte nel 2012 in particolare quella chiamata “giardino del tempo”. Ormai evito di passarci.
Il parco è molto bello, purtroppo i viali serra e De Gasperi sono strade a traffico elevato che lo rendono poco raggiungibile dai percorsi pedonali.
Assolutamente vero.
Purtroppo il portello e certosa sono per definizione i quartieri più automobilistici e dove regna l’asfalto.
Bisogna fare sempre più parchi e vialetti alberati per invertire la tendenza…
Daje
??????????
Cettolaqualunque non sarebbe riuscito ad esprimere meglio il tuo concetto, @Anonimo delle 8.
Fosse solo quel muro brutto, è proprio quella stradina tra parco e le siepi ad essere senza arte né parte, veramente trasandata e piena di sporcizia poiché non ci passa mezza macchina. Perché non allargare il parco anche lì? Le macchine passano nella strada tra siepi e barriera, che si riconnette esattamente ad altezza Palazzolo (forse a suo tempo c’era un ingresso al parcheggio lì?)
Allo stato attuale mi chiedo infatti l’utilità di un’uscita pedonale lì in un punto dove alberi e barriera rendono veramente buio e pericoloso il percorso, tra l’altro fuori parco. Di sera in quella vietta sbucano persone dal nulla, nascoste dagli alberi. È la parte più degradata del quartiere
Dovendosi procedere alla rimozione del pino e delle sue radici, si potrebbe rimuovere anche la scultura (scultura?) dedicata al DNA
Il pino è sulla collinetta “piatta” non sulla collinetta a spirale.
Il problema della scultura del DNA è il laghetto ormai prosciugato da anni…non so se sia ancora transennato.
Comunque entrambe le sommità sono abbandonate al loro destino