Milano | Centro Storico – Cantieri in zona Scala: marzo 2022

Nei pressi del Teatro alla Scala, nel Centro Storico, si trovano (proprio sul retro dello storico teatro) attorno a piazzetta dei Bossi e via del Lauro, due cantieri che riqualificano alcuni palazzi che affacciano sulla piazzetta, uno più moderno e l’altro un grande mix di stratificazioni successive.

Iniziamo col palazzo di Piazzetta Bossi 3, dove un palazzo Ottocentesco venne sopralzato nel corso degli anni di un piano e successivamente di altri due piani, rendendolo simile ora ad uno Ziggurat. La riqualificazione segue un progetto di L22.

Il cantiere, come si vede, è giunto a compimento, almeno esternamente.

A lato si trova il bel palazzo di via del Lauro 1 riqualificato dallo Studio Asti Architetti.

Mentre di fronte si trova il cantiere di piazzetta dei Bossi 2 che trasformerà l’edificio progettato da Pietro Lingeri nel 1954-1958 nel primo W Hotel di Milano. Si tratta di un intervento su progetto di Asti Architetti con Artelia Italia e Proges Engineering, mentre gli interni saranno dello Studio Urquiola. La parte posteriore dell’edificio, modificata e ingrandita, è stata completata.

Restauri anche agli altri stupendi edifici di via del Lauro, come al civico 6.

Percorrendo via del Lauro si finisce in via Broletto, dove possiamo ammirare l’ultima segnalazione dove sull’esuberante palazzo al 43 della via, progettato nientemeno che da Adolfo Coppedé e Giuseppe Sommaruga e costruito nel 1914, troneggia ora un cantierino per la riqualificazione dell’ultimo piano sul tetto… sul quale intervento non sappiamo ancora nulla.

Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi

Zona Scala, Piazzetta dei Bossi, Centro Storico, Riqualificazione, via Broletto

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

3 commenti su “Milano | Centro Storico – Cantieri in zona Scala: marzo 2022”

  1. Praticamente tutti gli edifici sopra pubblicati dovrebbero essere stati vincolati.
    Milano si sta facendo ogni giorno più cessa. Volete alzare l’edificio? Bene, questo aumento di cubatura va senz’altro vincolato ad un corrispettivo aumento delle cubature degli ambienti interni agli edifici ad uso parcheggio. O vogliamo aumentare la gravità di una situazione già estremamente satura di macchine e sostanzialmente priva di parcheggi interni agli edifici (fattore che rende le città italiane così diverse da quelle europee, in cui per costruire devi dimostrare di predisporre le nuove edificazioni con un congruo spazio per parcheggi onde non andare ad impattare sui marciapiedi circostanti).

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