Abbiamo raccolto un po’ di foto dai cantieri in zona a Dergano, dove troviamo palazzi in fase di realizzazione e aree da poco bonificate, così come palazzi ancora in attesa di veder partire i lavori.
Cominciamo col cantiere per il Centro TOG di viale Jenner 44. (Riferimento nella mappa: DE7)
Proseguiamo col cantiere per la residenza Abba 38, nell’omonima via, proprio di fronte alla chiesa di San Nicola Vescovo. (Riferimento nella mappa: DE1)
Ristendiamo verso il centro dove ci imbattiamo nel futuro cantiere per la nuova Residenza Gutenberg di via Legnone, ancora in attesa. (Riferimento nella mappa: DE3)
Quasi completata la soprelevazione dell’immobile industriale di Via Monte San Genesio 7-9. Si tratta di un intervento che ha visto rialzare l’edificio di due piani per ricavarne due piani d’appartamenti.
Passiamo oltre via Imbonati dove in via Bovio troviamo due altri cantieri. Uno dei due riguarda il complesso residenziale delle GS Towers (GS sta per Green Stone e non il supermercato). Dopo le bonifiche, il cantiere è ancora in attesa. (Riferimento nella mappa: DE2)
Passiamo in via Benigno Crespi 40, dove la vecchia scuola è stata demolita e bonificata, e ora si è in attesa di vedere partire il cantiere per la costruzione del nuovo plesso scolastico. (Riferimento nella mappa: DE4)
Scendiamo verso piazzale Maciachini, dove possiamo trovare un’altra grande demolizione, quella degli edifici industriali di via Benigno Crespi 10 (retro: Via degli Artigianelli 03) area condivisa dalla società ex Imasaf Donzelli srl (marmitte) e Centro Studi Milano. Demolizioni concluse da qualche settimana. (Riferimento nella mappa: DE5)
Referenze immagini: Roberto Arsuffi
Dergano, Piazzale Maciachini, Viale Jenner, via Benigno Crespi, demolizioni, Via Abba, Via Legnone, Via Bovio
Le case tipiche di Beretta col solito difetto e la solita superficiale complicità del Comune: logge a colombaia aggettanti con impatto volumetrico su pubblica via come se fossero esili balconate come usava nei 60’/70′.
Però l’impatto è troppo massiccio: vedere in via Ampëre dove la volumetria, di fatto, invade il suolo pubblico e soffoca le alberature. Complicità superficiale del Comune perchè redige i planivolumetrici con incompetenza e senza visione.
E magari sono pure architetti…