Milano | Porta Monforte – Cantiere M4 Tricolore: primi di giugno 2023

La data di apertura (per la fine di questo mese di giugno) delle due nuove stazioni M4, San Babila e Tricolore, si avvicina e i lavori di ripristino delle aree interessate dai cantieri per la nuova M4 si definiscono sempre meglio. Dopo aver visto Corso Plebisciti, Corso Indipendenza, ecco che vi portiamo virtualmente col nostro reportage aggiornato in Corso Concordia e piazza TricolorePorta Monforte, dove si trova la nuova stazione M4.

Cominciamo il percorso da Piazza Risorgimento (che potrebbe avere più aiuole verdi e meno asfalto secondo noi). Qui è in fase di realizzazione l’incrocio con Corso Concoria.

Ormai quasi definito anche Corso Concordia, come si vede, dove è stata riaperta la corsia centrale.

Mentre nella parte iniziale del Corso Concordia (qui non siamo in piazza Tricolore -ex Porta Monforte- la quale alla fine non verrà toccata dall’intervento) i due lati del parterre iniziano ad avere una forma quasi definitiva. Ora sono in fase di sistemazione anche gli incroci con Via Francesco Guicciardini e via Antonio Kramer.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

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15 commenti su “Milano | Porta Monforte – Cantiere M4 Tricolore: primi di giugno 2023”

  1. Speriamo veramente nei dissuasori dei parcheggi irregolari. La situazione che c’è sempre stata con le auto sotto gli alberi fra Risorgimento e Kramer era vergognosa

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  2. Intervento ottimo per aumentare l’isola di calore e sostituire ogni 2 o 3 anni i poveri alberelli annegati nella pietra e nel cemento. Il titolo dell’intervento potrebbe essere : le aiuole inerbite,queste sconosciute! E meno male che il Comune a parole promuove le depavimentazioni. Qui siamo oltre il greenwashing…???

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  3. Lampioni ORRENDI. Da svincolo in tangenziale. In tutte le città sono NERI in contesti STORICI. A Milano deve volare qualche mazzetta…2 luci sui Monumenti mai? Statua di San Francesco in piazza Risorgimento. E Chiesa in fondo a Viale Argonne. Illuminando la Cupola si dà sfondo prospettico ad un bell intervento. Ed il retro, illuminato, fa da quinta in tangenziale est sullo sfondo dei grattacieli di Porta Nuova e CityLife. In Comune si fanno le seghe? Che fanno?

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    • L’illuminazione è semplicemente imbarazzante, si sono usati dei lampioni stradali anche nelle zone pedonali, ‘design’ da parcheggio della tangenziale

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    • Quando si tratta di progettare piste ciclabili a Milano nulla è previsto. Se ci sarà un proseguimento della pista verso corso Concordia sarà un fatto totalmente casuale e inaspettato.

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    • Bravissimo, concordo. Porta Monforte è un nome che già al momento è conosciuto da pochissimi, con una stazione della metro che si chiama in un modo diverso questo nome scomparirà del tutto dalla memoria. Poi di contro abbiamo una stazione del passante che si chiama Porta Vittoria che è localizzata da tutt’altra parte rispetto al luogo in cui si trovava effettivamente la porta Cioè in Piazza Cinque Giornate

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  4. mi pare di capire (ma spero di sbagliarmi) che la ciclabile si interrompa in P.za Risorgimento, poichè non vedo dalle foto, che prosegua sul parterre pedonale in fase di realizzazione in C.so Concordia……..peccato, poteva arrivare almeno fino a P.za Tricolore e li interrompersi, visto che C.so Monforte dall’incrocio con Via Vivaio verso la circonvallazione int.si restringe e diventa un budello maleodorante di auto incolonnate.In effetti si è persa l’occasione (magari non del tutto) di depavimentare e rendere i parterre piu’ verdeggianti e godibili; forse al posto della pietra che è indubbiamente sobria ed elegante si poteva distendere asfalto drenante (vedi permeabilità dei suoli) come quello posato in C.so Indipendenza e C.so Plebisciti, ma forse il contesto storico e architettonico, data la prossimità col centro monumentale non lo ha permesso; la spianata pavimentata lato Via Guicciardini, potrebbe forse nelle intenzioni dei progettisti consentire ai locali di ristorazione ivi presenti di collocare all’esterno dei dehor, oppure qualche chiosco come in P.za Risorgimento, che a onor del vero rende la Piazza molto gradevole e vissuta tutto l’anno, insieme al piccolo chiringuito di C.so Indipendenza.Si comprende a fatica la scelta di adottare materiali cosi diversi tra loro, tanto piu’ nel medesimo contesto architettonico, quello dei viali otto/novecenteschi del piano Beruto……..come spesso accade manca una regia unica che esprima al meglio le linee di indirizzo dell’arredo urbano.

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  5. Allucinante. Interventi indecenti come questo devono essere fermati in qualche modo.
    Credo sia il momento di impostare un discorso serio: Urbanfile dovrebbe diventare una “cosa” capace di condizionare in qualche modo le scelte del Comune. Se una cinquantina di scappati di casa hanno costretto il Comune a cambiare un progetto per salvare una pianta, credo che anche noi potremmo fare di più che commentare.

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    • Rode che sullo 0,1% delle strade cittadine ci sia una ciclabile?

      Caspita… voi automobilisti avete già praticamente il 100% delle strade, spesso anche dei marciapiedi e delle piazze dove parcheggiate abusivamente, volete anche le briciole che la collettività destina ai ciclisti.

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  6. Come al solito ci si perde nei dettagli. Non sono stati eliminati due spezzoni di binario tramviario, lunghi 2,5/3 metri, in prossimità del semaforo, oramai dismessi, sui quali negli anni ’70 passava il tram 38 che faceva capolinea in viale Argonne.

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