Milano | Segrate – Nasce Linate Airport District con affaccio sull’Idroscalo

Linate cresce e con l’arrivo della M4 si appresta a diventare anche un Business District con tanto di verde e un nuovo affaccio sul laghetto.

LAD – Linate Airport District  è il nome scelto per il progetto che trasformerà l’area adiacente all’Aeroporto e all’Idroscalo (area sita nel Comune di Segrate) in un innovativo smart distric aprendo alla città un’area fino ad oggi non praticabile, con spazi verdi, nuovi edifici e l’accesso diretto allo storico specchio d’acqua.

Investimento che permetterà di rigenerare un luogo che finora è stato vissuto come spazio di servizio e per il quale la presenza dell’Idroscalo non dovrà più rappresentare un limite fisico, ma un’occasione di creare valore, bellezza, opportunità di sviluppo aperto ai passeggeri e ai milanesi.


L’iniziativa di rigenerazione urbana è affidata alla Chorus Life Linate SpA di Costim – società controllata dal Gruppo Polifin – nell’ambito del contratto di sub-concessione come sviluppatore di operazioni di riqualificazione – si ispirerà al concept “ChorusLife”, un modello di “città del futuro” che promuove la sostenibilità, la condivisione e la socializzazione tra generazioni differenti, combinando servizi e vantaggi sia alle funzioni aeroportuali che a chi lo frequenterà. Il “Linate Airport District” sarà infatti a disposizione sia degli operatori aeroportuali che degli utenti della M4, collegando l’aeroporto a un inedito e affascinante scenario “verde e blu” rappresentato dall’Idroscalo, per offrire opportunità di svago.

Il concept del progetto, è stato affidato allo studio di architettura Tectoo  che ha scelto l’acqua come elemento fondamentale di rigenerazione urbana, senza dimenticare la qualità e fruibilità degli spazi. Non mancheranno quindi percorsi ciclabili e pedonali intervallati da piazze pubbliche e luoghi di aggregazione. Iniziativa che guarda al futuro e fa parte del più ampio processo di rigenerazione urbana di Milano, contribuendo a rendere la città più vivibile e verde. Saranno costruiti un nuovo hotel a quattro stelle ed edifici direzionali seguendo rigidi standard di sostenibilità ambientale certificati Leed e Well.

Le costruzioni avranno un’impronta a terra inferiore a quelle demolite, permettendo così di realizzare ampi spazi di connessione e giardini con circa 14.000 metri quadri di verde urbano che si inseriranno nella bellezza del landscape alle spalle del Terminal fino a oggi poco valorizzato perché è occupato da edifici obsoleti e poco funzionali, un parcheggio multipiano per operatori ed edifici di servizio. Una parte del comparto “uffici” del Linate Airport District ospiterà il quartier generale di Sea. L’avvio delle attività preliminari, demolizioni e bonifiche, avverrà entro il 2024.

“Il Linate Airport District completa il restyling di Linate – spiega Armando Brunini ceo di Sea Milan Airports –. Milano ha un aeroporto che raggiunge i massimi standard di qualità che l’industria offre e riqualificando le aree del sedime verranno migliorate le funzioni e i servizi a supporto dell’attività aeroportuale con un duplice vantaggio: possiamo offrire a coloro che lavorano in aeroporto spazi lavorativi moderni e funzionali e a tutti i cittadini ampi spazi verdi direttamente collegati all’Idroscalo”.

Referenze immagini: Sea

SEA, Linate, Segrate, Aeroporto, Idroscalo, LAD – Linate Airport District

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

17 commenti su “Milano | Segrate – Nasce Linate Airport District con affaccio sull’Idroscalo”

  1. Questo progetto si sviluppa al posto del centro ricreativo della Banca Commerciale italiana?

    Mi pare che questo bellissimo centro ricreativo si chiamasse la gardanella,

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  2. Per me Tectoo, la cui leader è stata a lungo partner di RPBW, e’ tra i pochi progettisti italiani che da del tu all’architettura, come in questo caso.

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  3. Chissà perché è così difficile dare nomi italiani a posti italiani. Sarei curioso di chiederlo a chi ogni volta decide di non parlare come mangia, ma di parlare come pensa che vogliano mangiare gli altri. Sbagliando.

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    • Bravo sono d’accordo. L’anglofilia linguistica è un chiaro segno del provincialismo ormai endemico che dilaga nel nostro paese. Eì come se per credere in un progetto e si abbia bisogno di “pomparli”con un nome “internazionale” !!!! E invece proprio dal punto di vista internazionale sarebbe molto meglio dare un nome italiano ai progetti italiani in italia. All’estero l'”Italian sound” piace molto e l’italiano è la lingua più studiata come seconda lingua negli Stati Uniti. Ma è un problema generale. E’ un problema di cattiva percezione degli italiani di se stessi. Non capisco ad esempio perché quando Alcaraz fa un bel punto dice “vamos” e invece Sinner esulta dicendo “come on” !invec ei “andiamo” oppure “e vai!” !! Ci vergogniamo della nostra lingua, che pena assoluta !!! Mi Sto arrivando! che per essere veramente italiano bisogna andare all’estero.

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  4. La speranza è che, con questo progetto si possa aprire un percorso ciclo pedonale che da M4 Linate conduca all’Idroscalo. Come si accede ora è davvero deprimente, percorrendo il vialone sotto il sole con erbacce e strutture al totale abbandono non è una bel vedere.

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  5. Buongiorno,
    a parte la titubanza sui tempi e modi di realizzazione visti i precedenti del Comune di Segrate sul ” più grande centro commerciale d’Europa ” che doveva sorgere nell’ex Area Dogane e di cui non si sa più nulla senza dire nulla sulla Tangenzialina di cui venne proclamata l’apertura a tutt’oggi non utilizzata ( ma ben illuminata alla faccia del risparmio energetico ) rimane la domanda su come sia stato possibile progettare il parcheggio nell’area di Novegro a servitù dell’area aeroportuale senza un sistema di sottopassaggi o sopraelevate che garantiscano l’attraversamento pedonale protetto. Oggi si vedono fruitori dell’aeroporto trascinarsi le valigie in mezzo alla strada… Mai visto in una qualsiasi città europea.

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  6. Buongiorno,
    a parte la titubanza sui tempi e modi di realizzazione visti i precedenti del Comune di Segrate sul ” più grande centro commerciale d’Europa ” che doveva sorgere nell’ex Area Dogane e di cui non si sa più nulla senza dire nulla sulla Tangenzialina di cui venne proclamata l’apertura a tutt’oggi non utilizzata ( ma ben illuminata alla faccia del risparmio energetico ) rimane la domanda su come sia stato possibile progettare il parcheggio nell’area di Novegro a servitù dell’area aeroportuale senza un sistema di sottopassaggi o sopraelevate che garantiscano l’attraversamento pedonale protetto. Oggi si vedono fruitori dell’aeroporto trascinarsi le valigie in mezzo alla strada… Mai visto in una qualsiasi città europea.

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  7. Ma i dipendenti aeroportuali che arrivano al lavoro a orari impossibili per farlo funzionare dove parcheggeranno visto che la maggior parte arriva da fuori Milano?

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