Milano | Porta Monforte – La ciclabile in piazza Tricolore

Concluso o quasi, l’intervento per collegare piazza San Babila alla rete di ciclabili che percorrendo corso Monforte, corso Concordia, corso Indipendenza, corso Plebisciti e viale Argonne, porterà da un lato all’Idroscalo attraverso via Corelli e dall’altro al Parco Forlanini attraverso un tunnel ancora da completare che passerà sotto la stazione FS e sotto il rilievo ferroviario. Di sicuro una bella rete che mette in sicurezza i ciclisti.

Una ciclabile che possiamo dire sia stata realizzata molto bene negli ampi viali che portano in periferia, ma che nella città storica, come immaginabile, sta riscontrando non pochi problemi.

Da qualche mese sul lato dispari di piazza Tricolore, è stato posato un cordolo in cemento lungo 30 metri per delimitare una pista ciclabile molto larga per connettere chi arriva dai viali a Est con Corso Monforte e il centro città. Una ciclabile, come hanno raccontato al Corriere della Sera i condomini dei civici 1 e 3, che viene frequentata da un moderato traffico di biciclette al mattino, molto meno o nulla nel resto della giornata, ma con qualche moto che se ne approfitta per un transito più veloce.

L’intenzione del Comune sarebbe stata quella di una svolta ambientalista invocata da anni su ogni fronte, una città a velocità ridotta e una città più vivibile, cosa che a quanto pare non sta ottenendo molto, anzi, al contrario, sta creando una separazione sempre più netta tra i vari utenti della città: ciclisti contro automobilisti, automobilisti contro ciclisti e pedoni contro tutti, coi marciapiedi invasi da monopattini e dehors.

L’accusa di molti contro la ciclabile di corso Monforte è che ora la via è intasata da code di auto alle ore di punta. Peccato che a dire il vero questo problema sia una costante da anni, prima ancora dell’arrivo della tanto contestata ciclabile unidirezionale. Infatti le auto parcheggiate legalmente e quelle in sosta selvaggia, magari in doppia fila, vista poi la ristrettezza della via, hanno creato una barriera che di fatto è da sempre un problema costante.

Il problema, sopratutto per la città antica è l’avere gli spazi nelle strade non adeguati per lo scarico e carico delle merci, per coloro che comunque si ostinano ad usare l’auto per ogni spostamento creando non pochi problemi e poi cercano parcheggio, infilando i veicoli anche in posti inadeguati.

Il cordolo di piazza Tricolore sul lato dei civici 1 e 3, ad esempio, sta creando disagio a chi abita in quei palazzi. Un semplice scarico o carico merce (ad esempio anche un trasloco o simile), una sosta dell’ambulanza o anche quella di un taxi per un’emergenza, diventa un problema, perché nessuno di questi mezzi può sostare davanti al civico, visto che non ci sono passi carrai.

Ciclabili che, come vediamo, ogni volta scontentano moltissime persone.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

Porta Monforte, San Babila, Corso Monforte, Pista ciclabile, viabilità

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

44 commenti su “Milano | Porta Monforte – La ciclabile in piazza Tricolore”

  1. A me sembra sacrosanto dare spazio a tutti gli utenti della strada. Le auto finora ne hanno avuto la totalità. Come se chi va a piedi o in bici non contribuisca, con tasse e lavoro, alla crescita della città.

    Se si vogliono meno auto bisogna fare così, togliere spazio a loro e darlo a un altro tipo di mobilità, non ci vedo nulla di così tragico. Anche perché se ci si guarda in giro è fin troppo evidente che le auto sono troppe e che con troppe auto si vive male.

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  2. si vede che a Milano tantissimi sono rimasti con la testa agli anni 60.
    bisogna andare oltre questi idealismi medioevali.
    avanti cosi

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  3. Ripetiamo tutti insieme: il traffico lo creano le automobili, non le piste ciclabili 🙂

    Rimanendo sul tema dell’articolo (e del blog): bene questi pochi metri in più in sicurezza, ma rimane da risolvere l’incrocio di Dateo: attraversarlo in bici così com’è rende inutile la nuova ciclabile di corso Plebisciti. In direzione centro significa fare improvvisamente una sterzata a 90 gradi, per giunta sulle strisce pedonali; in direzione idroscalo costringe i ciclisti praticamente a morire.

    Diamoci una mossa!

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  4. Hai fatto 10 foto…ci fosse un ciclista su quelle piste….. :))))))) stanno devastando la mobilità per 4 gatti che usano la bici da maggio a settembre…

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  5. Il problema non sussiste, si eliminano i parcheggi per le auto e per magia c’è spazio per tutti i tipi di mobilità: tram, bici, bici cargo (che occupano poco spazio per scaricare), motorini leggeri (come a Genova, non il Congo), monopattini, rollers, a piedi ecc..

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    • Ma che stupidata. Credere che aggiungere autostrade (sotterranee o non che siano) possa risolvere il traffico è da grulli.
      Più strade si costruiscono più auto si attraggono. Non ci vuole un genio per capire una cosa così semplice.
      Per risolvere il traffico bisogna diminuire il numero di auto in città, perché le auto sono i mezzi più inefficienti per spostare le persone in spazi ristretti. Meglio puntare su trasporto pubblico e biciclette e lasciare le auto alle campagne.

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  6. I condomini 1 e 3 lamentano per la difficoltà sosta disabili… Ma chi è in carrozzella normalmente va sul marciapiede e può salire in auto più avanti all’intersezione con viale Majno. Vorrebbero che la ciclabile preveniente dal lato destro di Concordia vada a sinistra in Tricolore per tornare poi a destra in Monforte,mentre le auto dal centro di Concordia esattamente il contrario, il che è ASSURDO E PERICOLOSO; Il carico scarico in due punti è previsto ai numeri 2-4 difronte, perché CI SONO vari esercizi commerciali:lì a breve verrà tracciato il tratto ciclabile mancante. Diciamo la verità:ognuno vuole parcheggiare sotto casa !! Anche in corso Concordia c’è una vasta area pedonale nei controviali, ove possono transitare SOLO residenti ma NON sostare.

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  7. Faccio sommessamente presente che alcuni cittadini, come la sottoscritta, si “ostinano” ad usare l’auto perché le gambe non sono più quelle di un tempo…
    Cosa devo fare, rimanere chiusa in casa ?

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    • Per carità usa i mezzi pubblici, se le gambe non sono più quelle di una volta non oso pensare ai riflessi… Il freno lo comandi con la gamba…

      Mia nonna 87 anni si muove solo con i mezzi, non ha mai avuto la patente e non abita a Milano ma un’altra città lombarda con sicuramente meno mezzi pubblici.

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      • Non so se il tuo cervello una volta era efficiente, adesso non pare molto in forma.
        Comunque dai, risparmia un po’ che una panda usata alla fine te la potrai permettere.
        Salutami la nonna.

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    • TUTTO corso Concordia nei due controviali è ora PEDONALE con accesso (monitorato da telecamere imminenti) SOLO ai veicoli dei residenti con posteggio all’interno dei condomini. Certo taxi e ambulanze possono transitare per gli utenti, ma i “privati” sosteranno nei paraggi (pena multe). Si deve fare una eccezione per Tricolore? Ovviamente i disabili possono avere un pass valido negli spazi appositi per tutta la città

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  8. Sono una pedona, una ciclista e un’automobilista. Leggo tanto integralismo in questi commenti da una parte e dall’altra. L’unica cosa che non condivido dell’articolo è la frase che le persone si “ostinino” ad usare le macchine. Sicuramente bisogna fare un cambiamento culturale, che parte anche e soprattutto da un’amministrazione che non ci mette 10 anni a fare una linea del metro e che intensifica i mezzi piuttosto che toglierli aumentando i biglietti ma continuare ad additare le persone che per varie ragioni usano l’auto non aiuta il dialogo.

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    • Come quasi tutte e non venite a dire che sono balle. I ciclisti sono troppo pochi per giustificare gli spazi che stanno occupando tutte ste ciclabili.
      Tempi cupi per la viabilità milanese, se si va avanti così Milano diventerà la città degli ingorghi con qualità dell’aria sempre peggiore

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      • Se ci tieni (veramente) alla qualità dell’aria dovresti smetterla di uscire in auto ed essere tu la macchina in coda.

        Dovresti uscire con la bici sulle ciclabili che critichi tanto…

        Ma mi sa che così non è.
        ?
        Che ci tieni veramente alla qualità dell’aria…

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    • Anche i pedoni a Milano sono sempre di meno…lo si può constatare facilmente: esclusi l’ asse viario dell’ isola pedonale, sempre affollato di turisti e qualche corso principale, ci si ritrova a camminare su spaziosi marciapiedi semideserti; considerato il numero di residenti e di chi proviene da fuori ogni giorno, è davvero strano, che vadano tutti in automobile? Allora aboliamo i marciapiedi?
      Seguendo una certa logica, non avremmo dovuto costruire le autostrade negli anni cinquanta, considerato che ci viaggiavano in pochi.

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          • E poi Luca fai una prova: esci da San Babila, cammina lugo via Mascagni e poi lungo gli ex Bastioni, mica vie da nulla..oppure via Senato o corso Venezia, grandi vie, prova a contare i pedoni e poi considera quante auto, frugoni, moto scorrazzano ovunque, a Milano hanno il culo a forma di sedile di auto. Figurati nelle vie dei quartieri, marciapiedoni vuoti, con su parcheggiate auto, come voluto dalla giunta moratti.

  9. Come nelle hit-parade, ovviamente, partendo dal più basso e con aggiornamento all’ ultima new entry:

    10) La repubblica è fondata sul lavoro
    9) Il nucleare è una tecnologia sicura
    8) Il libero mercato capitalista si autoregola
    7) I cacciatori sono ambientalisti
    6) Le auto elettriche non inquinano
    5) Mangiate gli insetti, vi faranno bene
    4) Il virus esiste e le mascherine impediscono il contagio
    3) Il superbonus dell’ edilizia è una grande opportunità!
    2) Gli immigrati ci pagheranno le pensioni!!
    1) Le corsie ciclabili rallentano le ambulanze!!!

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