Milano | Guastalla – Cantiere M4 Sforza-Policlinico: gennaio 2024

Dopo avervi mostrato alcuni progressi alle stazioni di Sant’Ambrogio, De Amicis, Vetra e Santa Sofia, ecco l’ultima stazione del centro di Milano, Sforza Policlinico.

Aggiornamento di gennaio anche dal cantiere per la stazione M4 Sforza Policlinico sita alla Guastalla. La nuova fermata servirà direttamente l’Ospedale Policlinico, l’Università degli Studi di Milano di via Festa del Perdono e costituirà anche il fantomatico e controverso collegamento con la M3 attraverso un lungo percorso pedonale con la vicina fermata di Missori.

Il cantiere è giunto all’incirca ad un completamento del 95% della stazione come opere civili e circa il 90% degli impianti elettrici. In via Pantano è previsto inoltre l’arrivo del collegamento pedonale in superficie tra la stazione M4 Sforza Policlinico e la stazione M3 Missori, dove è in fase di scavo il nuovo tunnel sotterraneo che porterà direttamente alla stazione della linea gialla. L’intervento in superficie prevede il rifacimento di tutta la strada, con: allargamento dell’area pedonale; rifacimento della pavimentazione; la piantumazione di nuove piante.

Quattro foto dall’area di piazza Velasca e via Pantano (Larga) dove è in corso il cantiere per lo scavo del tunnel e per la nuova uscita della M3 Missori.

Qui di seguito alcuni disegni tecnici di come sarà trasformata l’area e qualche suggestione (rendering).

Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Comune di Milano, M4

M4, Via Santa Sofia, Via Pantano, Brolo, Piazza Velasca, Torre Velasca, M3 Missori, M4 Sforza-Policlinico, Metropolitana, via Francesco Sforza, Via Larga, Via Albricci, Vetra, Sant’Ambrogio, De Amicis

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

15 commenti su “Milano | Guastalla – Cantiere M4 Sforza-Policlinico: gennaio 2024”

  1. Le nuove fermate della metropolitana di Milano mancano di qualsiasi tocco architettonico, risultando spazi anonimi e privi di personalità. In una città rinomata per il design, la scelta di non affidare il progetto degli interni a uno studio ambizioso sembra limitare la creatività. A differenza del passato, con figure come Noorda e Albini, manca attenzione al design e all’unicità degli spazi pubblici. Le fermate attuali sembrano essere semplici “non luoghi” senza identità, forse per risparmiare sui costi. Sarebbe importante rivalutare l’approccio alla progettazione, cercando di ritrovare l’eccellenza che ha contraddistinto progetti passati e che rende Milano all’avanguardia nel design e nell’architettura.

    Rispondi
  2. È scritto bene nell’articolo:”fantomatico collegamento”. Di fatto un mezzo tunnel (di dubbia utilità) e una lastricatura di una via. Il costo, non lo voglio sapere che è meglio. E il bello è che da Sforza M4 sarà più corto raggiungere Crocetta M3, piuttosto che Missori, essendo obbligati a rimanere in superficie

    Rispondi
    • anche se non di molto, è vero che Crocetta M3 è più vicina, ma devi passare per marciapiedi molto più stretti. Quindi, se deve essere in superficie probabilmente è meglio così. Sicuramente si poteva fatre moltio di meglio, spero che in futuro si possa fare ancora qualcosa, ma bisogna riconoscere che c’è un concorso di colpa della M3, perché farla sotto crocetta senza prevedere almeno un tunnel pedonale fino all’incrocio con sforza, è stata una mancanza che poi paghiamo adesso.

      Rispondi
      • Molto vero (e grazie anche del tono civile di questa sua risposta..
        ultimamente si vedono prevalentemente insulti e un po’ di educazione fa piacere). Anche se la M4, essendo arrivata come progettazione 30 anni dopo rispetto alla M3, poteva in qualche modo adeguarsi a questa oggettiva lacuna della “gialla”, soprattutto perché sono almeno 20 anni che si parla del mancato interscambio…

        Rispondi
      • Il concorso di colpa non riguarda M3, che quando venne realizzata la M4 esisteva solo nei sogni e non certo con questo progetto, bensì la colpa sta nella lacunosa progettazione di M4 senza prevedere l’ interscambio con M3 il tutto con la complicità delle istituzioni che non fecero nulla riguardo alla mancanza di collegamento.

        Rispondi
        • Sono d’accoro, Davide. La M3 non c’entra nulla, è un progetto di fine anni Settanta con avvio della progettazione definitiva e dei cantieri negli anni Ottanta, non pteva in alcun modo essere prevista una corrispondenza in coincidenza con l’incrocio Sforza/Corso di Porta Romana (esattamente come non c’è in Cavour o all’incrocio Senato/Corso Venezia, per rimanere sulla Cerchia dei Navigli). La mancata corrispondeza M3-M4 a me pare francamente una carenza grave, specialmente per si tratta di linee che collegano l’una le principali stazioni ferroviarie Alta Velocità (Centrale e Rogoredo) e l’altra l’aeroporto, cioè linee su cui è più probabile che le i passeggeri abbiano con se bagagli. Costringere la gente a salire in superficie – pioggia, gelo, canicola o afa che sia – non è esattamente il migliore dei servizi che si possa offrire. Trovo già piuttosto curioso che, a differenza di quanto avvenga tra le corrispondenze delle prime tre linee, con M4 e M5 si debba passare dai mezzanini zniché disporre di collegamenti tra banchine… le linee moderne offrono il servizio peggiore. Non un bel segno, come del resto la qualità mediocre di finiture e arredi, mille anni luce dal progetto Albini-Helg-Noorda della M1 e M2 che ha avuto a su tempo tanta risonanza internazionale per capacità innovativa e stile.

          Rispondi
  3. Non ho visto bene, ma mi pare che l’uscita diretta kato policlinico sia una scala pedonale e non una scala mobile mentre l’ascensore è al di la della via.
    Sempre meglio
    Marco

    Rispondi
  4. Sarebbe utile avere delle date chiare per quanto riguarda la conclusione di questi lavori (M4 Sforza Policlinico, passaggio pedonale M4-M3, area verde dietro a San Nazaro, pedonalizzazione Via Pantano, piantumazione alberi vari, dissuasori mobili in Via Festa del Perdono, etc.) e la conseguente apertura al pubblico. Invece come al solito il comune si para il fondoschiena non fornendo date precise.

    Rispondi
  5. La mancanza di una vera stazione di interscambio tra M3 ed M4 è vergognosa, sia a livello di progetto, sia di avallo dello stesso. Le castronerie commesse a livello di percorso commesse con la M4 poi sono spettacolari… E che non vi sia almeno un tunnel sotterraneo – quindi riparato dalle intemperie etc- tra Sforza Policlinico e Missori con un tappeto mobile di collegamento tra le due stazioni per velocizzare il transito lascia senza parole… Tutto il Mondo sghignazzerà… Ci vorrà tanto tempo per il transito quanto quello occorrente tra Sforza Policlinico e Linate…. È desolante…

    Rispondi
  6. La mancanza di una vera stazione di interscambio tra M3 ed M4 è vergognosa, sia a livello di progetto, sia di avallo dello stesso. Le castronerie commesse a livello di percorso con la M4 poi sono spettacolari… E che non vi sia almeno un tunnel sotterraneo – quindi riparato dalle intemperie etc- tra Sforza Policlinico e Missori con un tappeto mobile di collegamento tra le due stazioni per velocizzare il transito lascia senza parole… Tutto il Mondo sghignazzerà… Ci vorrà tanto tempo per il transito quanto quello occorrente tra Sforza Policlinico e Linate…. È desolante…

    Rispondi
  7. il percorso pedonale di superficie Sforza-Missori è una farsa. Per carità, va benissimo come progetto di riqualificazione urbana del quadrante, nulla quaestio, ma gli obiettivi dichiarati non sussistono: se scendo dalla 4 a Sforza e devo andare a prendere la 3 mi converrà cmq andare a Crocetta, che è più vicina.
    Spero sempre che in un futuro prossimo ci si decida a realizzare un tunnel pedonale di collegamento tra Sforza e Crocetta, l’unica cosa sensata da fare da un punto di vista trasportistico.

    Rispondi
  8. Ma quindi non facciamo neppure lo sforzo di portare la scala su via Pantano quantomeno all’altezza dell’inizio dell’area pedonale? Braccino cortissimo. Che tristezza.

    Rispondi

Lascia un commento