Milano | Baggio – Cantiere Residenze Lac al Parco delle Cave: fine marzo 2024

Un aggiornamento dal cantiere abbastanza controverso di via Cancano 5 a Baggio, proprio di fronte al laghetto Cabassi nel Parco delle Cave.

Dopo anni di tira e molla coi comitati di quartiere e proteste (ultimo aggiornamento sulla questione è del 2019) per l’edificazione di tre piccole torri che son giunte ormai oltre la metà della costruzione, questo progetto è anch’esso finito nei fascicoli dell’indagine aperta dalla Procura di Milano sui progetti urbanistici della città in questi ultimi mesi; indagini che stanno sconvolgendo il settore immobiliare e delle costruzioni.

Il cantiere è in sviluppo nell’area dove sorgeva l’ex fabbrica di sistemi di pompaggio industriali con alle spalle oltre mezzo secolo di storia, la Pompe Peroni S.p.A. Anche qui la contestazione è dovuta alla presentazione di una SCIA. Al contrario di altri casi, il progetto è stato autorizzato mediante un permesso di Costruire Convenzionato che definiva, per gli edifici da realizzare, gli aspetti volumetrici, le distanze, le altezze e le indicazioni morfologiche (in conformità alle norme morfologiche del PGT), pur trattandosi di una demolizione e ricostruzione, con bonus volumetrico, di un edificio dismesso.
La SCIA qui è stata presentata in attuazione del Permesso di Costruire, per ottenere tutti i pareri favorevoli necessari alla realizzazione (Commissione per il Paesaggio e Vigili del Fuoco, tra gli altri).

Il ricorso all’uso della SCIA, per questo tipo di interventi, è contemplato dal Comune di Milano, tanto che i casi come questo in città si contano a decine (la Procura ha detto che ha in esame una trentina di fascicoli su questa fattispecie). A marzo 2024 il comune ha cercato di mettere un po’ di ordine in questa incertezza normativa, modificando i requisiti per l’avvio alla costruzione (vedere questo recente articolo), ma evidentemente questo non basta a fare chiarezza sul pregresso.

Coloro che contestarono e criticarono il progetto, perché ritenuto inadatto al contesto del Parco delle Cave, oggi forse sperano che quest’indagine possa fermare il cantiere. Cosa improbabile, dato che non è successo in altri casi simili. Non rimane che aspettare, in modo che si faccia chiarezza, e capire se davvero ci siano state violazioni (anche perché il rischio sarebbe di avere sul parco una possibile struttura in abbandono che rimarrà per anni).

Milano – Baggio, via Cancano 5 > RESIDENZE LAC (nella mappa Urbanfile codice: XX) (residenziale) (nuova costruzione)

  • committente: Nexity Milano – Parco Delle Cave Srl
  • progetto architettonico: Arch. Ombra Bruno (BEMAA – Bruno Egger Mazzoleni Architetti Associati)
  • impresa affidataria: Albini e Castelli Srl
  • progettista e DL impianto elettrico: Ing. Aldo Bottini BMS Progetti Srl
  • progettista e DL impianto meccanico: Ing. Aldo Bottini BMS Progetti Srl
  • direttore dei lavori: Ing. Aldo Bottini BMS Progetti Srl
  • progettista e DL opere strutturali: Ing. Aldo Bottini BMS Progetti Srl
  • responsabile dei lavori: Per. Ind. Fernando Carbone Romeo Safety Italia Srl
  • coordinatore della sicurezza in fase di progettazione e esecuzione: Per. Ind. Damiano Romeo Romeo Safety Italia Srl

RISORSE

Referenze immagini: Roberto Arsuffi, Orcokhan

Baggio, Parco delle Cave, Architettura, BEMaa, via delle Forze Armate

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

17 commenti su “Milano | Baggio – Cantiere Residenze Lac al Parco delle Cave: fine marzo 2024”

  1. Ma basta con sti comitari del no a tutto! Cristo! Sto paese del terzo mondo dove ci vogliono 80 permessi e 40 anni x fare una rotonda! Fatevi un giro all’estero ovunque e vedete quanto tempo ci mettono a fare opere di tutti i tipi!( e non rompe i c…nessuno!)..e sono avanti anni luce rispetto a sto paese in stallo anche x questo.

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    • Caro Dario, al tuo sfogo che può esser motivato ma dipende dai punti di vista, permettimi di fare qualche osservazione: innanzitutto parli dei comitati No Tutto mentre mi pare di capire che tu sei dei Si Tutto, purché sia cemento. L’area scelta è ancora una volta dentro una zona definita parco e lago (non lo dico io) quindi chi tiene anche ad aree verdi e / o con presenza di natura, credo che abbiano motivo di reagire. Se non ti ricordi, faccio notare il parco in zona città studi dove sono stati abbattuti alberi (si racconta anche nel post dì urbanfile) di pregio per il Politecnico. Non da meno il parco La Goccia (ti invito a cercare su urbanfile ed in rete) dove sempre il Politecnico con supporto del comune sta facendo abbattere oltre 2000 alberi sani e ad alto fusto per nuovi palazzi. Pensa a quante aree in degrado e vuote sono a Milano, rimaste tali… Proseguo il tour con cascina merlata, city life e biblioteca degli alberi dove i metri quadrati iniziali dei tre parchi sono stati dimezzati per farci altri inutili palazzi. Ti porto dalle mie parti dove il progetto del nuovo mega ospedale santi Paolo e Carlo è stato abolito perché all’interno del parco agricolo sud Milano, dove dagli anni 90 sono spariti boschi, parchi, risaie e campi di grano che avevo intorno a casa e pare che Inter e Milan faranno i loro due stadi. A porta Nuova la seconda piramide al posto di un ordine e del verde in zona ma pare che questa piramide sia la panacea di tutti i mali e mi fermo qui. Il caro Sala nel 2017 ha rilasciato un’intervista tutt’ora in rete dove dice: basta grattacieli ma sì è smentito. Per due candidature ha proposto forestami e tre milioni di alberi ma solo lo scorso anno ne ha fatti abbattere oltre 10000. Di certo i comitati No Tutto sono rompi cog… per te ma anche certi soggetti non scherzano. Di tutti questi palazzi ti è mai venuto in mente che servirà un ulteriore consumo di energia, acqua, gas, oltre al inimmaginabile consumo di suolo? E che la storia anche più recente ha fatto vivere momenti di crisi? Ti è mai venuto in mente che ci sarà un ulteriore aumento di auto e traffico, dato che ATM non trova più autisti e sta facendo fatica già da tempo? Scusa se mi sono permesso di fare un ragionamento, chi vuole capisce… Gli altri possono dormire tranquilli nei loro sogni dorati.

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      • Questo è un pastone decrescitofelicista in cui butti dentro casi diversi in zone diverse e palesi falsità (a CM, CL e PN non è stato dimezzato il verde iniziale) per dire che ogni operazione immobiliare è un male.

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      • Eppure basterebbe leggere….”nell’area dove sorgeva l’ex fabbrica di sistemi di pompaggio industriali con alle spalle oltre mezzo secolo di storia”, dov’è il consumo di suolo?! La densificazione è proprio volta al contenimento del consumo di suolo. E in questo caso era pure obbligatoria per norma. Come scrive ci sono tanti motivi per lamentarsi in questa città (vendite e svendite di patrimonio pubblico, lavori pubblici carenti, servizi in dismissione, prezzi alle stelle, ecc.) forse è il caso di iniziare a lamentarsi con chi le regole le scrive e le approva, non con chi le applica e rispetta (che sia un’impresa di costruzioni o una famiglia che rifà la propria villetta dovendo magari abbattere 2 alberi malandati)! Anche i cittadini devono imparare i metodi democratici cui hanno diritto per farsi valere. Quando leggi, norme e piani vengono scritti e approvati conviene stare attenti e farsi sentire…perché poi magari ci si trova un grattacielo di fronte a casa o la casa espropriata per fare un ponte!
        Belli i tempi lontani in cui chi non conosceva stava a bar a discutere di calcio…

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    • Dimenticavo che all’estero i lavori pubblici e privati lì fanno reali ed in tempi ragionevoli con costi, spesso, inferiori ai nostri. Hanno meno teste coinvolte ed uno o due che decidono ma decidono per tutti e per tutto, non solo per gli amici dà accontentare. Saluto

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      • tipo l’aeroporto di Berlino (tempi biblici ed errori di progettazione, col rischio che gli aerei, atterrando, si schiantassero sulle vetrate)? la metropolitana di San Francisco o l’alta velocità in California? Oppure, tornando alla Germania, il restauro del museo di Pergamo (tempi e costi più che raddoppiati, forse dieci anni di lavori…), la stazione centrale di Berlino con pioggia dal tetto? Il nuovo museo egizio del Cairo in costruzione da decenni?

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        • I tuoi esempi sono giusti ma obiettivamente siamo sulla media di 3 su 10. 3 opere in ritardo, incompiute o mai realizzate ogni 19 italiane.

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          • di questi giorni la notizia sui ritardi e disastri in merito al restauro della Tour Eiffel.
            Resta il fatto che per il cantiere del parco della cave non è un’opera pubblica, ma un normale cantiere di edilizia privata e, quindi, tirare in ballo i tempi delle opere pubbliche ha poco senso

  2. L’ indagine è in corso, e questa volta è partita in una fase intermedia del cantiere, ben prima del completamento della trentina di piani previsti. Può succedere di tutto. Dopo tutti i gradi di giudizio, anche l’ingiunzione alla demolizione ( parziale o totale)

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    • Mi auguro proprio che arrivi l’ingiunzione alla demolizione, è una vergogna che si permetta la costruzione di eco mostri del genere a ridosso di un parco così meraviglioso. L’attuale giunta di Milano si definisce tanto ecologista, estremamente “green”, ma nei fatti è l’esatto opposto, era dagli anni ’60 che non si vedeva una tale cementificazione senza il minimo buon senso.

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      • Caro Paolo,a quanto leggo pare che siamo in due a difendere l’area. Evidentemente tutti quelli a favore della costruzione, non gliele né frega nulla della natura sempre meno presente e sempre più calpestata a Milano, eppure da come si esprime qualcuno mi viene da pensare che facciano parte del progetto. L’area in degrado poteva essere la centomillesima occasione per dare verde o spazi in città, ed invece l’ennesimo palazzo di appartamento o ufficio, che è il massimo della fantasia che offre Milano (nelle figure di gestione o riferimento). Ciò che conta non è ciò che sì ha davvero bisogno (più spazi per sanità, maggiori trasporti più frequenti, strade senza buche e luoghi sicuri per citarne solo una piccola parte), ciò che conta sono i soliti interessi e si procederà solo a cemento in tutti gli spazi possibili. Basti leggere tutti i post di urbanfile da quando esiste.

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    • Secondo il suo “ragionamento” un nuovo quartiere di 15 villette (che per inciso occuperebbe almeno il quadruplo di suolo) ha una trentina di piani… Direi che basta per far capire il livello.

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    • Speriamo è uno obbrobrio la vista dei palazzoni passeggiando per il parco già le villette costruite a ridosso del bocciodromo fanno ridere e l’altro agglomerato giallo vicino al S.Carlo orrendo uno sopra l’altro potevano risparmiarci questo scempio.

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  3. L’unica verità sta’ nel fatto che la magistratura quando è lenta o inefficace è corrotta; i giudici sono responsabili e solo loro , perché solo loro possono e devono fermare una situazione illegale . Quella dei ” comitati ” è solo la – loro – espressione pubblica.

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  4. non si tratta di si a tutto o no a tutto di tratta di stile architettonico di una città. A Milano hanno per anni butto i cittadini in condomini rettangolari in stile URSS anni 50/60 senza badare un minimo allo stile milanese delle abitazioni. Hanno rovinato interi quartieri dove sarebbero potute nascere piazze, mercati, bar, ristoranti. Come è successo a Londra, per esempio. Milano tutta la periferia è da buttare e continuiano a costruire condomini a cosa senza pensare che un pezzo di terreno se usato bene può diventare un quartiere e chissà magari un giorno anche conosciuto e fotografato.

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  5. Effettivamente si rischia di riqualificare una zona se facciamo costruire edifici nuovi e lontani dai casermoni popolari che risiedono nella stessa area. Il verde è importante, ma questa è un’area dove manca il verde? Il Parco delle Cave è enorme e non mi pare che verrà minimamente intaccato dal progetto, attorno c’è anche Piazza d’Armi che è vegetazione pura e che pur nella sua ipotetica riqualificazione rimarrà al 70% un parco, che sarà tra i più grandi di Milano. Dove starebbe il problema?

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    • Caro GT, ti riporto in parte il mio testo sul verde, così comprenderai dov’è il problema: “…permettimi di fare qualche osservazione: innanzitutto parli dei comitati No Tutto mentre mi pare di capire che tu sei dei Si Tutto, purché sia cemento. L’area scelta è ancora una volta dentro una zona definita parco e lago (non lo dico io) quindi chi tiene anche ad aree verdi e / o con presenza di natura, credo che abbiano motivo di reagire. Se non ti ricordi, faccio notare il parco in zona città studi dove sono stati abbattuti alberi (si racconta anche nel post dì urbanfile) di pregio per il Politecnico. Non da meno il parco La Goccia (ti invito a cercare su urbanfile ed in rete) dove sempre il Politecnico con supporto del comune sta facendo abbattere oltre 2000 alberi sani e ad alto fusto per nuovi palazzi. Pensa a quante aree in degrado e vuote sono a Milano, rimaste tali… Proseguo il tour con cascina merlata, city life e biblioteca degli alberi dove i metri quadrati iniziali dei tre parchi sono stati dimezzati per farci altri inutili palazzi. Ti porto dalle mie parti dove il progetto del nuovo mega ospedale santi Paolo e Carlo è stato abolito perché all’interno del parco agricolo sud Milano, dove dagli anni 90 sono spariti boschi, parchi, risaie e campi di grano che avevo intorno a casa e pare che Inter e Milan faranno i loro due stadi. A porta Nuova la seconda piramide al posto di un ordine e del verde in zona ma pare che questa piramide sia la panacea di tutti i mali e mi fermo qui. Il caro Sala nel 2017 ha rilasciato un’intervista tutt’ora in rete dove dice: basta grattacieli ma sì è smentito. Per due candidature ha proposto forestami e tre milioni di alberi ma solo lo scorso anno ne ha fatti abbattere oltre 10000. Di certo i comitati No Tutto sono rompi cog… per te ma anche certi soggetti non scherzano. Di tutti questi palazzi ti è mai venuto in mente che servirà un ulteriore consumo di energia, acqua, gas, oltre al inimmaginabile consumo di suolo? E che la storia anche più recente ha fatto vivere momenti di crisi? Ti è mai venuto in mente che ci sarà un ulteriore aumento di auto e traffico, dato che ATM non trova più autisti e sta facendo fatica già da tempo? Scusa se mi sono permesso di fare un ragionamento…” E ti aggiungo: 2 malberi qui, tre di là, una parte del parco lambro (120 alberi abbattuti per uno show televisivo, come se manca spazio a Milano), il bosco da oltre 2000 alberi del parco La Goccia… e potrei proseguire. Strrano che un sindaco e giunta green facciano tutto questo bene al verde…

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