Milano | Porta Romana – Ridimensionata la passerella con la foresta sospesa

Milano, Scalo Romana.

Ma guarda un po’, c’era da scommetterci. È un classico: progetti faraonici e ambiziosi che, all’atto pratico, si rivelano troppo costosi. È il caso della famosa passerella con la foresta sospesa, pensata per coprire la ferrovia e collegare, con una suggestiva passeggiata, via Ripamonti a Corso Lodi. Un’idea audace che avrebbe trasformato l’area in uno spazio urbano all’altezza di una città contemporanea e proiettata al futuro, dove ogni occasione è buona per ampliare le superfici verdi.

Stando a quanto riportato da MF-Milano Finanza, il progetto originale del 2022 per la riqualificazione dello scalo sarebbe stato rivisto e ridimensionato. A farne le spese, pare, è proprio la parte più “frivola” del masterplan, sacrificata a causa dell’aumento dei costi: la struttura sospesa sopra i binari, che non solo avrebbe collegato due arterie distanti circa un chilometro, ma avrebbe anche dato continuità alle nuove funzioni, attività e complessi previsti nell’ex scalo.

Come viene spiegato, il passo indietro è stato dettato principalmente dai costi diventati eccessivi per un’opera non essenziale per la riqualificazione dell’area e che dovrebbero essere coperti da risorse pubbliche. Al tema dei fondi si unirebbe anche il ritardo accumulato dagli scali ferroviari milanesi, gli oneri generati dal piano attuativo, e finanziamenti pubblici derivanti da Porr o altre fonti statali che non sono stati reperiti. Per questo motivo sono venute meno le condizioni per la fattibilità completa dell’opera.

Il contributo straordinario previsto dall’accordo di programma era di 30 milioni di euro, mentre secondo indiscrezioni sarebbe servito almeno il doppio per realizzare interamente la Foresta sospesa.

La revisione del progetto prevede ora la copertura dei binari solo nella parte centrale, dove sorgerà un parco con una collinetta, permettendo l’attraversamento dell’area da Piazzale Lodi e Piazza Trento verso via Brembo e via Lorenzini (Fondazione Prada). Nell’area vicina a Corso Lodi è invece prevista una piazza sopraelevata tra le nuove architetture.

La grande passerella verde, che nelle intenzioni dei progettisti sarebbe stata costellata di alberi e vegetazione, è stata eliminata. L’ispirazione era chiaramente la High Line di New York, ma anche la Promenade Plantée di Parigi (prima nel suo genere), il Salesforce Transit Center and Park di San Francisco e The Tide sulla Greenwich Peninsula di Londra. In realtà, Milano vanta già un esempio simile: il Raggio Verde del Portello, progettato da Mario Bellini nel 1997, un percorso sopraelevato di circa 800 metri arricchito da pergolati con carpini e rampicanti.

Peccato, perché ancora una volta l’unico elemento iconico e distintivo del masterplan è stato sacrificato. Non resta che sperare che le architetture previste nell’area non siano deludenti come quelle del Villaggio Olimpico. In ogni caso, l’ok al piano attuativo è atteso per l’estate.

l Progetto di Parco Romana presentato dal team OUTCOMIST, Diller Scofidio + Renfro, PLP Architecture, Carlo Ratti Associati, con Gross. Max., Nigel Dunnett Studio, Arup, Portland Design, Systematica, Studio Zoppini, Aecom, Land, Artelia. Mentre il Progetto Villaggio Olimpico è del gruppo SOM – Skidmore, Owings & Merrill.

Nel frattempo il Villaggio Olimpico è praticamente a buon punto e in anticipo alla consegna, così come sono in corso i lavori per riqualificare e migliorare la stazione FS di Porta Romana.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi; OUTCOMIST, Diller Scofidio + Renfro, PLP Architecture, Carlo Ratti Associati
  • Villaggio Olimpico, Milano 2026, Olimpiadi Invernali 2026, Scalo Romana, Porta Romana, Park Associati
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

30 commenti su “Milano | Porta Romana – Ridimensionata la passerella con la foresta sospesa”

  1. Quindi lo scalo viene tagliato nettamente e visibilmente in due dal treno ? Bella M.

    Già con lo studentato il lato ripamonti è perso per sempre, adesso la passerella poi cose ci spetta i progetti “blocco” di Beretta o park associati ? Orrore…

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    • Caro Aldo, cari amici alcune riflessioni che in parte avete fatto anche voi!
      Il progetto originale che ha vinto era il migliore!!! Bene, migliore e per questo ha vinto, ma se poi nn si realizza o comunque viene modificato, allora la questione nn è più solo estetica ma anche giuridica!!!
      Perchè a questo punto chiunque può partecipare alla gara per l’appalto con un progetto fantastico, la realizzazione di un bosco, la sopraelevata, così lo vince, per poi ridurlo e diventare magari peggio di altri progetti che avrebbero tenuto conto di tutto ciò proponendo un progetto migliore!!!
      Resta l’amarezza di questa esperienza che è simile ad altre!
      Oltre al fatto che in questo modo, senza il bosco, adesso si evidenzia il cementificio che è stato realizzato, un obbrobrio accecante, soffocante, concentrato, che svilisce l’orizzonte e la bellezza, la cultura, l’ingegno che Milano e l’Italia rappresentano nel mondo!!!
      Sergio

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  2. Almeno pensino ad una breve deviazione della 90/91 e capolinea 92 da Viale Isonzo per servire il quartiere, intercambiare a raso con lineee S e tornare in Lodi M3.
    Ovviamente, nondev’essere occasione per de-filovializzare la linea, visti i comportamenti del passato (vedi 84 e 95, ad esempio).

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    • Sono un difensore accanito del sistema filoviario. Ho suggerito una riforma delle linee filoviarie compreso il ripristino della 95. Come al solito le risposte sono mancanza di fondi e la disponibilità di bus elettrici. Ma in assessorato & C. sanno che non possono più permettersi di toccare le filovie in particolare ora che si dispone di una flotta nuova e totalmente ribassata.

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  3. Che buffoni e – viene da dire – incapaci.

    Non dovrebbe essere consentito il mancato rispetto del progetto originale, su cui si è basata la scelta fra i vari partecipanti al bando.
    Troppo facile così. E quei soldi dove andranno?

    Lorsignori troppo spesso si dimenticano di essere delegati a rappresentare i cittadini e, come tali, dovrebbero proteggerne gli interessi.
    Senza questo elemento, il progetto è zoppo proprio nella parte più fruibile da tutti.

    Così ci si disamora dei politici e si spegne la fiducia in operazioni simili. I rendering sono solo oro per gli allocchi, mentre gli unici a uscirne sempre vincitori sono i costruttori, gli speculatori e chi usa il bene un tempo pubblico per farsi gli affari suoi. Complimenti.

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  4. Paese del G8, potenza industriale, bla bla bla, e non riusciamo a fare una passerella che in Asia ne fanno 10 simili senza tutto sto clamore. Un Paese di pezzenti, che vergogna essere Italiani.

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  5. Non ho capito però se potrebbe potenzialmente essere aggiunta dopo questa “passerella con la foresta sospesa”, in tal caso forse ci sono ancora speranze di vederla realizzata

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  6. È incredibile come, a Milano, alcuni progetti vincitori di prestigiosi concorsi subiscano un progressivo smembramento, perdendo proprio quelle idee originali che ne avevano decretato il successo. Un fenomeno che si ripete, come nel caso del ponte di collegamento dell’Arengario.

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  7. Il valore delle aree sale sempre più per via dell’inflazione. Ma a causa dell’inflazione i cittadini ottengono sempre meno in cambio.

    Niente male, complimenti a chi ha scritto i contratti.

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  8. Era nell’aria da tempo! resta il fatto che questo progetto è una grande delusione per la città.
    Viene già da pensare e auspicare che tempo qualche lustro e lo studentato possa essere abbattuto per eccesso di “bruttalismo”.

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    • No, è lì che la propaganda sbaglia; a Milano la ricchezza è privata, custodita in banche ecc. l’ amministrazione di Milano, come tutta la regione Lombardia, vanta un residuo fiscale enorme ma per se stessa poco resta; tradotto: potremmo avere i marciapiedi d’ oro, ma a noi piace martellarci sui maroni, a vantaggio degli altri, mica siam razzisti eh!

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  9. Ero certo che il progetto, già orribile, sarebbe stato peggiorato. In sintesi: uno spazio occupato per la maggior parte da edifici in stile sovietico, tagliato in due da una ferrovia, con il verde ridotto a poco più di un giardino. Vergognoso.

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  10. Gia’ i casermoni sovietici costruiti richiederebbero l’arresto di chi anche solo li ha pensati: a Mosca 30 anni fa ho visto cose migliori che obbrobrio👹👹👹

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  11. Mah! Era un’idea valida. Una ferrovia scoperta che attraversa l’area non è certo il massimo, la collinetta non si sa bene a che serva. Almeno pensino a barriere verdi di copertura e a percorsi pedonali ben strutturati, in mezzo ad aiuole fiorite, magari con fontane che si illuminano di notte di luci colorate. E che la linea gialla della metropolitana sia collegata alla stazione!

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  12. Si sapeva dall’inizio che non l’avrebbero fatta perché troppo costosa. Stavano scherzando e noi non abbiamo abbastanza senso dell’umorismo per capire quando ci prendono in giro. Dai potevano mai realizzare una passerella pedonale con alberi piantumati lunga 800 m quando non riescono neanche a rifare un marciapiede tutto sconnesso in 40 anni? Poi certo se i soldi per fare l’opera arrivavano regalati dall’amministrazione pubblica (ovvero da noi) tutto sarebbe stato fattibile. Lo stesso vale per lo studentato/villaggio olimpico. Era chiaro dai primi rendering quale sarebbe stato il risultato.

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    • Sì che si può attraversare, rimane la collinetta al centro e tutti i ponti ciclopedonali. Tolgono la passerella che passa sopra ai binari da est a ovest (che non si collegava a nulla ma che forse sarebbe stata interessante da vedere)

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  13. Piazza Trento ed il deposito interrato del Comune di Milano adibito alla custodia del materiale elettorale del Tribunale di Milano, verrà dismesso o modificata la sua destinazione d’uso, stante contingenti problemi di sicurezza strutturale? Ho inteso che si dovrebbe realizzare un parcheggio sotterraneo per 200 posti auto.

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  14. E’ una totale presa in giro. Così come sono un obrorio architettonico le nuove palazzine su via Ripamonti.
    Un fallimento totale di chi doveva governare il territorio.
    I progetti di riqualificazione degli scali ferroviari si stanno rivelano un scempio per arricchire palazzari e un inno al cemento.
    Con buona pace dei rendering che sembrano sempre foreste pluviali trasferite in città…

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  15. Ma sono l’unico ingenuo che non aveva capito che la passerella doveva essere pagata da risorse pubbliche? Ho rivisto tutte le carte dei masterplan e successive integrazioni, anche se velocemente, e non mi risulta da nessuna parte che era contrattualizzato l’intervento pubblico…
    Siamo davvero all’assurdo, una speculazione immobiliare pagata con il contributo pubblico!

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  16. I collegamenti nord / sud non verranno eliminati… ma ovviamente non si legge mai attentamente.

    Sulla riforma del TPL è tutto da vedere siccome il render ipotizzava la 92 scendere in Ripamonti e ritornare in Lorenzoni e poi Corso Lodi… ma mi pare improbabile

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  17. Era scritto dei libri che il progetto della foresta sospesa sarebbe stato molto costoso e di complessa manutenzione! Ma a che serve fare piani e rendering se poi vengono regolarmente disattesi ? Che obbligo ha il committente nei confronti del Comune che rilascia i permessi di costruire? Il risultato nel caso di Romana, alla luce di quanto sta emergendo, è che alla fine ci sarà una linea ferroviaria a ciele scoperto, degna di una squallida periferia, che taglierà in due l’area dello scalo. Il verde promesso sarà formato da poche aiuole incolte o spelacchiate vicino ai binari (zone non edificabili…) Scommetto che la linea ferroviaria non verrà nemmeno raddrizzata ma rimarrà così com’è visto che costerà troppo spostarla. Per il resto cemento a volontà in altezza, larghezza e profondità negli spazi rimasti disponibili ! Insomma alla fine dei conti siamo alla solita opera speculativa il cui scopo è produrre unicamente utili. Milano, tranne pochi casi come CityLife e Piazza Gae Aulenti, non è in grado di realizzare progetti significativi che vadano al di là della pura logica meramente speculativa. Attendiamo nuovi centri commerciali. Attenzione però che se lo scalo non avrà delle sue particolarità ed attrattive per gli umani, il valore di quanto verrà costruito inevitabilmente scenderà e non sarà poi così facile venderlo ai prezzi attesi…

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