Milano | Maggiolina – No Parcheggio selvaggio! Viale Lunigiana: avviati i lavori per riqualificare il parterre alberato

Milano, Maggiolina.

Novembre 2025. Sono iniziati i lavori di riqualificazione del parterre alberato di viale Lunigiana alla Maggiolina (nel solo tratto da via Melchiorre Gioia a piazza Carbonari). Come annunciato, l’Amministrazione comunale prosegue nel proprio impegno verso la cura dei parterre cittadini e il contrasto alla sosta abusiva su aiuole e aree verdi, fenomeno che causa danni significativi, soprattutto alle radici degli alberi, spesso compromesse dal peso dei veicoli.

(di seguito lo stato del viale, del parterre e dei marciapiedi invasi dalle auto prima dell’intervento)

Per proteggere l’area verde e impedire il parcheggio irregolare lungo il tratto che costeggia i binari del tram, verranno rinforzati i cordoli mediante l’aggiunta di un secondo elemento, e sarà ripristinata la vegetazione negli oltre 1.500 metri quadrati dell’intero parterre. L’auspicio è che, in un secondo momento, anche gli alberi rimossi negli anni scorsi possano essere sostituiti con nuove piantumazioni.

“Gli interventi a tutela degli alberi e del suolo proseguono in modo diffuso in tutta la città – ha dichiarato l’assessora all’Ambiente e Verde, Elena Grandi –. Anche il parterre di viale Lunigiana viene restituito alla sua funzione originaria, che non è quella di parcheggio, bensì di ‘fascia verde di rispetto’ in prossimità dei binari del tram. Impedendo la sosta irregolare e ripristinando il verde, il suolo tornerà ad essere drenante, mentre le radici degli alberi saranno finalmente preservate dal peso delle auto”.

Dopo via Sarfatti (Porta Lodovica, Municipio 5), via Tavazzano (Cagnola, Municipio 8), via Ponte Nuovo (Gorla, Municipio 2), via Aselli e via Celoria (Città Studi, Municipio 3), via Cadore (Porta Romana, Municipio 4) e via Olivieri (Baggio, Municipio 7), anche il parterre alberato di viale Lunigiana viene quindi rivalorizzato e liberato dalla presenza delle auto in sosta abusiva.

Un segnale importante, che rappresenta un passo avanti concreto. Resta tuttavia il rammarico per il fatto che in questi viali, poco frequentati dai pedoni e spesso dotati di ampi marciapiedi, il fenomeno del parcheggio selvaggio si manifesti con frequenza anche lungo i marciapiedi stessi, rendendo difficoltoso il passaggio pedonale (e questo rimarrà ancora così). In passato avevamo proposto di realizzare la pista ciclabile sul marciapiede, consentendo contestualmente il parcheggio ai lati della carreggiata (dove oggi è presente la ciclabile dipinta). Tale soluzione renderebbe le ciclabili più protette e sicure e, allo stesso tempo, offrirebbe ai residenti ulteriori spazi di sosta.

Cogliamo inoltre l’occasione per rinnovare la segnalazione, più volte avanzata, della presenza costante di auto parcheggiate irregolarmente davanti alla scalinata pedonale che collega i viali al livello inferiore di piazza Carbonari, ostacolando in modo significativo il transito dei pedoni (visibile nelle foto a seguire).

Situazione analoga si riscontra anche nell’ampio marciapiede tra piazza Carbonari e via Stresa (peraltro privo di un albero da diversi anni), anch’esso frequentemente occupato da veicoli in sosta selvaggia.

In sintesi, basterebbero pochi interventi mirati per rendere la città più vivibile e accessibile per tutti.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi
  • Maggiolina, Viale Lunigiana, Viale Marche, Via Melchiorre Gioia, Piazza Carbonari, Ciclabile, Parterre alberato, Parcheggio selvaggio, Parcheggi, Alberi, Verde Pubblico
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35 commenti su “Milano | Maggiolina – No Parcheggio selvaggio! Viale Lunigiana: avviati i lavori per riqualificare il parterre alberato”

  1. È una pessima idea fare le ciclabili sul marciapiedi. È una cosa che può pensare solo chi usa la bicicletta per passeggiare non per spostarsi seriamente in città. Se fai la ciclabile “promiscua” te la trovi piena di pedoni. Ora, chi è che fa lo slalom tra i pedoni quando è in ritardo al lavoro la mattina? Nessuno, quello che succede è che passi comunque in strada, ma non c’è una ciclabile a proteggerti. Le ciclabili sui marciapiedi sono inutili e servono solo a togliere lo spazio ai pedoni. Vanno abolite.

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    • Credo la logica che vogliano dare sia che visto che ci sono pochi pedoni, allora non sia una tragedia fare la ciclabile sul marciapiedi. Anche con questo punto di vista, io sono completamente in disaccordo. Bisogna smettere di vedere la bicicletta come un mezzo poco serio che è sufficiente incastrare in due centimetri d’avanzo della strada per dare un contentino, è un atteggiamento veramente accondiscendente.

      Il motivo per cui ci sono pochi pedoni è esattamente lo stesso per cui la strada è pericolosa: le macchine, che rendono gli spazi invivibili. Non si risolve il problema rendendo ancora più scomoda la mobilità alternativa, soprattutto anche perchè le circonvallazioni sono arterie importanti tanto per le macchine quanto per le biciclette per gli spostamenti. Invece ci sarebbe benissimo lo spazio per rendere la ciclabile più sicura con un divisorio, e tanta pena ai parcheggi: quella zona è servita da bus, metro e altro tutti a 5 minuti di distanza a piedi.

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    • Evidentemente non usi mai la bici, per andare al lavoro, in ritardo alla mattina…invece di fare lo slalom tra, i pochi, pedoni, sui marciapiedi, prova a fare lo slalom tra i furgoni assassini, i gipponi assassini e tutto il resto che va a motore e poi torna qui sul blog e riferisci.

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        • Anche io uso spesso la bici e no, non posso andare col tram ecc. perchè altrimenti arriverei sempre in ritardo e dovrei pagare anche non poco per un servizio che fino a pochi anni fa era più che dignitoso e adesso è a livelli molto scadenti, oppure… neanche in ritardo, non ci arriverei, dato che c’è uno sciopero un giorno sì e l’ altro pure. Inoltre vorrebbe dire, non potendo usare la bici, che Milano non è una città europea, anche se qualcuno che possiede molto senso dell’ umorismo lo pensa ancora.

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          • Se pagassero meglio è bene i tramvieri.

            Cose tra l’altro per cui stanno sciperando, tu avresti un servizio migliore di tram.

            3 non certo per gli scioperi che mancano autisti e tramvieri.

            Solidarietà ai lavoratori.

            E tu cerca di capire il collegamento logico tra scioperi e personale insufficiente e mal pagato e peggioramento del servizio.

            Anche tu fai parte del mondo dei lavoratori.
            O vivi su Marte?

            Sta lagna continua contro gli scioperi oramai è insopportabile.

          • Rispondo al lettore: gli stipendi dei tramvieri se erano bassi lo erano anche durante i governi draghi, gentiloni, letta, ecc. ecc.
            E’ la solita storia di fare gli scioperi politici.
            Un tramviere a Milano è più produttivo di un tramviere di una piccola città, perchè guida in una metropoli stressante e intasata, contribuendo più di altri, come il sottoscritto che ci viaggiava prima di scegliere la bici, all’ economia del paese, ma dato che il nostro non è un paese federalista, vince l’ egualitarismo verso il basso, come piace tanto a lei e a tutti quelli che vivono su Marte, come lei.

          • Secondo me dovresti essere dalla parte dei lavoratori tranvieri senza giri di parole e supercazzole buttando sempre la palla da qualche altra parte.

            DIFENDONO stipendi e lavori che sono diventati molto poco per vivere.

            Si vede che tu non hai il problema è ti lamenti solo che vedi il tram in ritardo.

            Solidarietà tra noi lavoratori non egoismo e menefreghismo tra categorie ci vuole.

          • Sono sicuramente di più i lavoratori incazzati neri che non sanno come fare per arrivare sul posto di lavoro i tanti venerdì di “siopero”.

  2. Innalza le multe per sosta fuori dagli spazi regolari a 250€ a botta e vedi come la sosta selvaggia sparisce in un amen – a costo zero per l’amministrazione.

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    • Possono alzarle anche a un milione a botta, ma se nessuno fa le multe, non cambia molto. L’unica soluzione efficace in questi casi è impedire fisicamente alle auto di parcheggiare dove non possono usando paletti e cordoli alti.

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        • Certo, ma i paletti sarebbero una soluzione molto meno costosa poiché non ci sarebbe neanche più il bisogno di mandare personale a fare le multe in quel punto, permettendo di stanziare la locale in altri punti della città in cui i paletti non possono essere installati (come ad esempio per la doppia fila).

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  3. La ciclabile sul marciapiede assolutamente no, visto che il marciapiede non è così largo e stringerlo costringerebbe i pedoni a camminare sulla ciclabile. Tra l’altro, mettere la ciclabile sul marciapiede obbligherebbe a farla più stretta di com’è ora, rendendo così difficoltoso il sorpasso tra bici e spingendo molte persone a pedalare in strada. La ciclabile di Viale Lunigiana va lasciata lì dov’è, a bordo strada, e possibilmente andrebbe anche protetta con un cordolo di cemento. La gente che usava il parterre come parcheggio fisso per la seconda auto che non sa dove mettere troverà un’altra soluzione, che sia un box o la vendita del mezzo. E la gente che invece ci parcheggiava la prima e unica auto, se la prenda con chi parcheggia l’auto in strada e la molla lì per settimane, non di certo con le ciclabili.

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  4. qualcuno mi spiega perché su un viale di scorrimento ci ostiniamo a voler mettere i parcheggi? solo a me sembrano un’inutile rischio sia per questioni di sicurezza, sia di spazio e sia di visibilità poi agli incroci?

    boh, ogni tanto UF lascia stupefatto del poco buonsenso

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  5. Sarebbe idoneo definire la Maggiolina per quello che è. Confine ovest San’Angela Merici, via Comandinini viale Arbe, , sud ferrovia, est ferrovia, nord casette fungo. Quindi le villette e villaggio giornalisti, attorno al vecchio ristorante Maggiolina, sede SS tedesche durante l’ultimo conflitto.

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  6. Piste ciclabili dedicate e protette dalla sosta delle auto, che non é un diritto per nessuno, anche per i residenti !
    Marciapiedi liberi per i pedoni, passeggini e sedie a rotelle. Punto.

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  7. Ma perche non mettono i paletti dissuasori?!? Non costano nulla e risolvono un asscco di problemi, tipo il parcheggiobsu marciapedi e parterre!

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  8. Sicuramente un bel intervento. Quello che mi chiedo è come vengano organizzati i lavori. In quella strada questa estate è stata rifatta la segnaletica orizzontale (che era ancora visibile), adesso i cordoli per evitare la sosta sul verde. Entrambi gli interventi sono apprezzabili ma devono convivere con l’asfalto-groviera qualche metro più in là. Con un minimo di programmazione in più non si potevano riparare le buche? Una cosa non esclude l’altra ma con i fondi per la manutenzione stradale sempre più scarsi, le buche non potevano avere la priorità? Ogni volta che piove puntualmente si vede un’auto con le gomme bucate e qualche motociclista portato via dall’ambulanza dopo una rovinosa caduta…. gli interventi a Milano a volte mi sembrano fatti giusto per dire che si è fatto qualcosa

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  9. Le piste ciclabili sul marciapiede sono imbarazzanti ci vogliono piste ciclabili serie, con divisori per macchine e non robe improvvisate verniciate a livello strada come in via Santa Sofia, dove poi comunque comunque ci parcheggiano furgoni. Per una pista ciclabile seria, vedere come riferimento pista ciclabile via olona. Quella è una pista ciclabile fatta bene!! E infatti è sempre piena di bici che la utilizzano

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  10. Pista ciclabile sul marciapiede? Larga 50 centimetri, con pali e altri ostacoli? No grazie. Tenete la dov’e’ adesso, mettete paletti sui marciapiedi, e un cordolo tra carreggiata e pista ciclabile come in Corso Buenos Aires.

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  11. Come sempre a Milano…sappiamo sempre tutto, una ex città europea si riconosce anche dalle piste ciclabili; invito alla lettura di questo articolo, dove si illustra come nelle altre città d’ europa sia normale avere una ciclabilità promiscua.

    https://www.milanocittastato.it/milanofutura/ciclabili-sul-marciapiede-lalternativa-che-disinnesca-i-conflitti/

    INOLTRE e ci vuole il maiuscolo, è inutile costruire ciclabili superveloci stile Buenos Aires/Venezia per far arrivare in centro e poi far intruppare il ciclista nelle zone ciclopedonali, dove la ressa dei turisti ormai occlude le vie e impedisce praticamente di pedalare, oppure intasare di baracche e tavolini vari dei fast-food vie come via Dante, che potrebbe svolgere un ruolo di deflusso ciclistico rapido e sicuro e invece è ridotta ad essere un caos totale, perdendo pure la
    sua storica e naturale eleganza.

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