Dal 2013 il cantiere all’angolo tra Via Lecco e Viale Tunisia nel quartiere del Lazzaretto a Porta Venezia è rimasto fermo. Crisi immobiliare e crisi globale hanno in questi anni bloccato ogni possibile lavoro. Adesso, però, è finalmente apparso un cartello di inizio operatività. Mese di partenza: il prossimo novembre.

Si tratterebbe di un edificio di nove piani dalla forma non proprio convenzionale. Caratteristica dell’edificio sarebbe infatti un terrazzamento che segue un andamento irregolare, creando un interessante effetto a zigzag lungo le due facciate (sia Tunisia sia Lecco, per intenderci).




Il nuovo edificio prenderebbe così il posto di quel palazzo senza particolare pregio che era stato in qualche modo sistemato dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e che poi negli ultimi vent’anni versò in uno stato di assoluto degrado, fino alla sua totale demolizione nel 2008-2009. I meno giovani ricorderanno che a questo civico aveva sede il famoso negozio di dischi che negli anni Ottanta fu un’istituzione assoluta per gli appassionati di musica: il Bazar di Pippo Landro.
L’architettura della nuova costruzione sarebbe di Giuseppe Tortato Architects e dovrebbe essere, a quanto abbiamo capito, un edificio ad uso residenziale, sebbene alcune voci parlino anche di un hotel e di uffici. Il disegno molto particolare del palazzo andrebbe a sconvolgere completamente la rigidità di questa strada senz’alberi, viale edificato quasi interamente dopo la dismissione della vecchia Stazione Centrale che si trovava nell’odierna Piazza della Repubblica e che venne poi smantellata dal 1930. Quasi tutti i palazzi lungo il viale sono degli anni Trenta/Quaranta, con qualche rimasuglio ottocentesco e pochi edifici anni Cinquanta.Vedremo se il nuovo intervento sarà all’altezza di competere col contesto o se sarà invece del tutto decontestualizzato, data la sua posizione così prominente, di fronte – come se non bastasse – alla cinquecentesca chiesetta di San Carlo al Lazzaretto.
In rete abbiamo trovato sia rendering con rivestimento scuro, sia con rivestimento chiaro, quasi certamente quest’ultimo il più probabile.







Qui di seguito il palazzo prima della demolizione, dove si trovava il famoso, all’epoca, Bazar di Pippo.


maria santissima che obbrobrio! il palazzo di prima, a parte il rialzo era perfettamente allineato…starei su un modello del genere, ammodernandolo un po’
grigio nero???
Ancoraa?
Cos’è un garage multipiano per auto sghembe?
…
No comment
Jenga tower de noatri in versione grey midget.
Non so chi sia l’Architetto ma ringrazio il cielo che abbia fatto Architettura e non Medicina (potevo essere un suo paziente…brividi!)