Come abbiamo visto nell’articolo precedente, il Parco Trotter ha bisogno di urgenti interventi per il recupero di spazi da anni in degrado.
Dopo decenni di abbandono finalmente il Parco scolastico ex-trotter sta rinascendo e valorizzando la sua funzione scolastica e di importantissimo presidio sociale.
A breve termineranno i lavori all’ex-convitto – edificio abbandonato da più di trent’anni di circa 5.000mq – che ospiterà sia la scuola secondaria di primo grado sia uno spazio sociale-culturale aperto al territorio e alla città; il restauro di questo edificio è stata una decisione del precedente sindaco Pisapia con il consistente contributo economico di Fondazione Cariplo.
Ed ecco che anche per l’ex-piscina è giunto il momento della rinascita.
Queste immagini mostrano l’ex piscina del Parco Trotter che si trova al centro del parco e che presto verrà recuperata. Attualmente l’ex-piscina versa nel totale abbandono e degrado, dove persino le vecchie strutture delle balaustre sono diventate pericolose.
Di seguito due immagini della piscina negli anni Trenta
Qui di seguito due immagini che mostrano la situazione attuale e come dovrebbe essere riqualificato questo spazio.
Il Progetto:
La ex-piscina del parco trotter è risultato il secondo progetto più votato in zona 2 del Bilancio Partecipativo del Comune di Milano del 2015, ma comunque finanziata in quanto l’ammontare complessivo del primo classificato Condividi.Mi2 e della Ex-Piscina rientrano nel milione di euro disponibile per ogni zona.
Nelle difficoltà del Bilancio Partecipativo 2015, la piscina del trotter è uno dei pochi progetti che procede; è in corso la progettazione esecutiva e il bando pubblico per assegnare i lavori dovrebbe essere pubblicato entro il 2017.
Possiamo immaginare che, se tutte le procedure non avranno intralci, i lavori potrebbero iniziare a cavallo dell’estate 2018 e durare non più di un anno.
Il Bilancio Partecipativo, riprendendo anche precedenti richieste del territorio e della scuola, ha indicato la realizzazione di nuovi spazi sportivi per la rifunzionalizzazione della piscina; il recupero come piscina vera a e propria presenta costi molto più alti, difficoltà di gestione e soprattutto la realizzazione di nuovi spazi (spogliatoi, servizi ecc) che difficilmente si potrebbero realizzare visto che la piscina è un edificio vincolato dalla Soprintendenza (come tutti gli edifici del parco trotter); per la piscina tra 2/3 anni si potrà andare alla nuova piscina Cambini (altro intervento che recupera un edificio, ma soprattutto un servizio pubblico, dopo 20 anni di abbandono).
La piscina ha un invaso di circa 60m x 30m e ha due profondità diverse unite da un piano inclinato; la Soprintendenza ha chiesto di mantenere le quote originarie e quindi si possono utilizzare le due zone piane per realizzare da una parte 2 campi da pallavolo e dall’altra parte un campo da basket/calcetto. I nuovi campi sportivi sarebbero utilizzati dalla scuola, che soffre di mancanza di spazi sportivi attrezzati, nell’orario scolastico mentre negli orari di apertura del parco sarebbe aperta a tutti richiamando le diverse attività che già si realizzano nel parco (volley, calcetto ecc).
Altro elemento importante sarà predisporre impianti e attrezzature in modo da utilizzare uno dei due bordi piscina per recuperare il cinema all’aperto (è ancora presente la struttura in ferro che teneva il telone) e utilizzarlo come palco per spettacoli, concerti, balera ecc…, il tutto all’aperto.
Molte persone, venute a conoscenza della trasformazione in campi sportivi, si sono rammaricate della perdita della funzione storica come piscina; qualcuno ha suggerito che si sarebbe potuto realizzare una fontana simile a quella presente ai Giardini della Guastalla.
Considerata la conformazione della piscina, e per accogliere la richiesta di recuperare la funzione storica legata all’acqua, si potrebbero realizzare, nella parte inclinata della piscina, dei giochi d’acqua come realizzati da anni in molte piazze della città nel mondo (a Milano in piazza Gae Aulenti).
Questa variante al progetto non dovrebbe avere dei costi aggiuntivi proibitivi ma sarebbe un miglioramento significativo del valore urbano, sociale ed aggregativo per tutto il parco trotter che ha come utenza soprattutto bambini, ragazzi e famiglie.
1 commento su “Milano | NoLo – Il Parco del Trotter da salvare: seconda parte”
considerando che viene mantenuta il dislivello piscina e che la struttura e’ sotto il piano terra , si sono considerate le piogge torrenziali che potrebbero allagare l’area rendendo il tutto una pozza d’acqua permanente ?
considerando che viene mantenuta il dislivello piscina e che la struttura e’ sotto il piano terra , si sono considerate le piogge torrenziali che potrebbero allagare l’area rendendo il tutto una pozza d’acqua permanente ?