Milano | Sempione – Basta attendere: da realizzare un grande boulevard in Corso Sempione!

Basta attendere: realizzazione di un grande boulevard in Corso Sempione – prima che il tornado di Expo arrivi e ci colga impreparati! Lungo poco meno di 2 km è, tra tutte le strade milanesi, probabilmente quella che più si avvicina (seppur alla lontana) all’idea del boulevard all’europea: stile Champs-Elysees di Parigi o il viale Unter den Linden di Berlino. Peccato che finora sia mancata la lungimiranza e concreti progetti per la sua risistemazione. Al momento, solo i primi 300 metri del viale (dal bellissimo Arco della Pace, che entro il suo spazio inquadra prospetticamente la Torre del Filarete del Castello Sforzesco), fino all’incrocio col semicerchio tracciato dalle vie Canova e Melzi d’Eril, sono stati adeguatamente valorizzati, con uno dei migliori interventi urbanistici di Milano. Una bella passeggiata pedonale, ampi marciapiedi in pietra e anche la strada (segnata dalla ZTL) è pavimentata, avvicinandola agli standard berlinesi. Eleganti aiuole e begli alberi chiudono un quadro molto positivo. Peccato che i restanti 1500 metri del Corso, che pure hanno tutte le possibilità e potenzialità, siano in preda all’anarchia.
Dal momento in cui il Corso incrocia le vie Canova e Melzi d’Eril, infatti, Corso Sempione si allarga notevolmente (circa 80 metri di larghezza), assumendo spazi e caratteri che sulla carta si presterebbero molto di più al boulevard europeo, ma finora assolutamente trascurati. Al momento questo chilometro e mezzo è un grosso viale, costeggiato da due file di verde i cui marciapiedi e spazi fra alberi sono selvaggiamente presi di mira dai parcheggi automobilistici. Oltre le due file di verde-“posteggio”, si trovano i due rispettivi controviali. Con i suoi caratteri, il Corso assomiglia a un ibrido fra le arterie berlinesi di Unter den Linden e Karl-Marx-Allee.
E’ lesionista ed è un vero peccato arrivare ad Expo con questa situazione. Al momento l’area è frequentata perlopiù nel suo lato sud (i primi famosi 300 metri): l’Arco della Pace attira turisti e milanesi, soprattutto di notte, come uno dei cuori della movida. Del grosso di Corso Sempione, che si sviluppa in direzione nord fino a Piazza Firenze (sulla quale ci sarebbe a sua volta da parlare, ma non è questa la sede), è completamente dimentico. L’assessore Maran propose, la scorsa estate, un piano per rimuovere i parcheggi sulle aiuole e istituire una pista ciclabile: ci auguriamo che sia stato (o che venga) approvato. Ma non sarà sufficiente: bisogna rendere il viale più maestoso e percorribile, fare in modo che diventi una delle “passeggiate milanesi”. Le possibilità sono diverse:
1) eliminare i controviali, pavimentandoli completamente e riservando una parte alla pista ciclabile, dunque rendendoli a misura d’uomo e creando una lunga passeggiata omogenea. In questo modo però i parcheggi diventerebbero un  problema.
2) mantenere i controviali, ma rimuovere tutti i parcheggi dalle aiuole (cioè rimuovere i parcheggi dal viale centrale), possibilmente aumentando il “suolo calpestabile”. Come? Mantenendo le file di alberi, ma tagliando le larghe aiuole in altezza con una pista ciclabile. Oppure rimuovendo, dai controviali, la fila di parcheggi sulla sinistra, pavimentandola ad uso di pedoni e ciclisti. L’idea comunque è che le aiuole al momento creano grandi macchie impenetrabili e, tra alberi e giochi di pendenza, rendono il viale a tratti “oscuro” e poco raccomandabile, specie di notte. Il verde allora deve essere in eguale proporzione, ma non così massicciamente addensato da dividere nettamente gli spazi. Insomma, l’ideale sarebbe dividere le aiuole in due lunghe corsie di aiuole, così da creare ampi spazi pedonali e pista ciclabile. E niente più parcheggi sotto gli alberi.
Un’altra cosa che ci piacerebbe vedere realizzata: la linea centrale che divide i due sensi di marcia, sostituita piuttosto da una lunga aiuola fiorita larga mezzo metro.
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Una delle aiuole di Corso Sempione (notare: non ci sono panchine, i marciapiedi percorribili sono stretti e ridotti, e tutti in bitume. E nemmeno un cartello turistico con indicazioni, itinerari, breve guida, descrizione…

La lunga fila di parcheggi automobilistici nelle aiuole sotto gli alberi (guardando verso nord e verso sud)

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Un viale stupendo anche per le sue architetture, così oscurate perché l’itinerario non è affatto valorizzato.
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La storica sede Rai di Corso Sempione con l’antenna.
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Esempio di come può essere gestita bene un’aiutola: aiuola fiorita in via Melzi d’Eril, traversa del Corso

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Ampia carreggiata in asfalto che divide la parte pavimentata e ZTL del Corso dalla lunga parte non ancora sistemata. Deve essere creato anche un attraversamento pedonale (possibilmente in pietra) che renda la passeggiata tra i due tronchi “continua”, senza costringere a entrare brevemente in via Melzi d’Eril per attraversare.

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Aiuole disposte elegantemente, pavimentazione a regola d’arte, Arco della Pace illuminato sulla sinistra.

Da qua si entra nei 300 metri eleganti e sistemati di Corso Sempione: come ci piacerebbe vedere tutto il resto del Corso. Che meraviglia i lampioni. 20140305_Sempione_35

Stupenda la carreggiata ad uso dei tram pavimentata.

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Altra questione: perché non valorizzare gli “insiemi”, anziché mantenere le risistemazioni milanesi rigidamente separate, in compartimenti stagni? Mi spiego meglio: nei 300 metri del tronco sud, Corso Sempione incrocia via Piermarini: 100 metri di strada trascurata e malandata che collega la bellissima porzione sud di Corso Sempione con la recentemente riqualificata Piazza dei Volontari: quest’ultima, oltre ad essere molto carina e da poco risistemata, su cui si affaccia uno dei più belli complessi religiosi di Milano, è anche sede di un parcheggio multipiano sotterraneo. Sarebbe dunque consigliabile sistemare e pavimentare anche via Piermarini, per rendere più omogeneo il percorso fra questi due luoghi (si tratta solo di 100 metri), naturalmente mantenendo una corsia a senso unico. Considerando la carezza di posteggi e l’elevato traffico notturno per la nightlife, un intervento del genere rende molto più gradevole l’accesso al viale.

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La malandata via Piermarini e, in fondo, il Corso

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Piazza dei Volontari
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i bei lampioncini retrò di Piazza dei Volontari
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Scorcio dell’Arco della Pace da Piazza dei Volontari, attraverso via Sangiorgio

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La bella pavimentazione di Piazza dei Volontari con i suoi gradevoli ed eleganti mini-panettoni
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Il campanile della grande e bellissima Parrocchia del Corpus Domini dei Padri Carmelitani (un blocco esteso tra via Pagano, via Canova, via Piermarini e via Domenico)
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La facciata incompiuta della basilica del Corpus Domini
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Last but not least: i tram 1 e 19 che, da Corso Sempione, imboccano via Pagano. Cosa succede qua?

Ecco cosa: in via Pagano le radici stanno sfondando l’asfalto!

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