Come ben si sa, il palazzo per uffici di via Melchiorre Gioia 22, edificato all’inizio degli anni ’60 e in disuso dal 2012, e che era costituito da diciotto piani fuori terra e tre interrati per una superficie complessiva di circa 40mila mq, è in fase di demolizione. Nei suoi cinquant’anni di vita ha ospitato gli uffici INPS, al suo posto sorgerà la nuova torre di 120 metri progettata dallo studio Cesar Pelli, lo stesso della Torre dell’Unicredit in Piazza Gae Aulenti.
La demolizione è cominciata nel novembre del 2017. Demolizione avvenuta tramite piccoli escavatori muniti di martelli pneumatici e ruspe con benne. Non si è potuto utilizzare l’esplosivo, come avviene a volte negli Stati Uniti, per motivi di sicurezza, visto che il quartiere è anche un luogo densamente abitato. Qui di seguito le prime immagini degli inizi della demolizione che risalgono a gennaio 2018.
Ad oggi il palazzo è giunto al nono piano su 17 livelli fuori terra. Quando arriveranno al quinto piano si utilizzerà delle ruspe grandi munite di braccio meccanico con pinza, che permetterà una più veloce demolizione. Mentre l’enorme gru servita come supporto per la demolizione verrà smontata a maggio. Mentre la galleria fotografica che segue è di oggi, durante la nostra visita al cantiere.
Come dicevamo, al posto del palazzo INPS, sarà costruita la nuova “scheggia di vetro” progettata dallo studio di Cesar Pelli. L’edificio, 26 piani fuori terra su 120 metri e 4 piani interrati, avrà una superficie lorda totale di 68.432 m2, si distinguerà per inediti standard di innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale. GIOIA 22 otterrà la certificazione LEED, adotterà un approccio Cradle to Cradle nella scelta dei materiali, limiterà i consumi energetici grazie all’introduzione delle più efficaci best practice di edilizia sostenibile e sarà attrezzato con sistemi per la green mobility. I lavori per la costruzione del nuovo edificio cominceranno al termine delle demolizioni e delle bonifiche, mentre la consegna definitiva del nuovo edificio avverrà nei primi mesi del 2020. Confronto all’edificio attualmente in demolizione, le emissioni di anidride carbonica si ridurranno di 2.260 tonnellate. Come se ci fossero dieci ettari di bosco o 4.500 alberi. Qui altri articoli su Gioia 22.
