Milano | Città Studi – La sciatteria e l’abbandono di via Pacini, tra parcheggi regolari e non

Di via Pacini a Città Studi si discute da anni, soprattutto sul futuro di questa via alberata con un parterre centrale che è diventato nel tempo un parcheggio auto tra i peggiori della città.

In questi giorni il Comune ha avviato la tracciatura delle strisce blu per i parcheggi regolamentari, ai lati della via, ma il parterre centrale, rimarrà libero e disponibile per tutti. Non sarà una presa in giro?

La situazione della sosta è insostenibile, lo sappiamo bene, e in generale in tutta Città Studi la situazione è catastrofica.

Da mesi sono terminati i cantieri per i lavori di consolidamento ai tunnel M2 che qui sotto transitano, eppure la via è ancora in parte transennata.

E’ davvero inaccettabile che una via del genere, nevralgica per le risorse commerciali di Città Studi, sia in queste condizioni. Inoltre, la via collega due fulcri della città: il campus universitario e la stazione ferroviaria di Lambrate.

Si sperava che l’attuale cantiere da poco terminato fosse l’occasione per un ripensamento radicale di questa via, l’occasione per affrontare in maniera organica un problema di non facile risoluzione: verde pubblico, decoro e parcheggi.

Una parte due anni fa, è stata sistemata grazie al programma di Piazze Aperte, tra piazza Piola e via Bazzini/D’Ovidio, realizzando, con poca spesa, un’area pedonale nel parterre centrale e nuovi e più sicuri attraversamenti.

Ma il dramma che rende la via terribilmente sciatta è degradata sono i parcheggi nel parterre centrale. Si tratta appunto di auto in sosta “tollerata” da decenni, che peraltro soffocano le radici degli alberi oltre a rendere disordinata la via.

Come ci hanno riferito dal municipio, presto ci sarà una Commissione in merito per vedere di risolvere questa situazione intollerabile.

Anche perché, gli abitanti chiedono parcheggi, tanto che in questi mesi di attesa e dove sono rimaste le transenne nel parterre centrale, i cittadini esasperati, hanno preso l’iniziativa spostandole per poter parcheggiare l’auto ugualmente. Un vero e proprio caos.

La lunga aiuola centrale era solcata per il primo tratto, dai binari dei tram che hanno operato sino al 1965, poi soppressi per l’arrivo della M2 con le stazioni di Piola e Lambrate. Binari che sono ancora presenti in parte, così come i vecchi pali dei cavi di tensione.

Questa la cronologia di massima della presenza dei tram in via Pacini (info Tullio Terna Vicenti):

  • Linea 26 dal 03.01.1924 Mascheroni – Pacini – Ampère (in senso orario almeno fino al cambio di mano generale del 03.08.1926). Soppressa 03.08.1931
  • Linea 13 dal 03.08.1931 – Pacini – Molise
  • Linea 16 dal 06.01.1933 – Pacini – Gambara
  • Linea 33 dal 11.11.1935 – Barrato Pacini – Staz. Nord (prima linea a percorrere le strade liberate dalla vecchia Cintura FS, viale Regina Elena [Tunisia] – Regina Giovanna), tram rinumerato col 37 dall’01.01.1936
  • Linea 37 dal 09.08.1937 – il suddetto tram lascia via Ampère per anello più largo Bonardi – Ponzio – Pacini (altezza incrocio con le vie Ponzio-Teodosio). Il 16 resta invece per Ampère – Pacini.
  • Linee 16 e 37, 15 ago. 1943 – 16 e 37 sospese causa bombardamenti. Alla ripresa fine ago.-set. 1943 non arrivano a Pacini.
  • Linea 16 Nov. 1943 – il tram 16 riprende il capolinea Pacini.
  • Linea 4 dal 01.01.1946 – il 4 arriva in via Pacini per via Ponzio.
  • Linea 18 dal 28.07.1946 – il 18 arriva in via Pacini per via Ampère.
  • Linea 4 dal 09.03.1970 – il 4 lascia via Pacini per direzione Lambrate.
  • Linea 18 dal 22.06.1970 – il 18 lascia Pacini ed è limitato a Gambara.

In pratica l’anello più stretto da p.za Leonardo faceva via Ampère e via Pacini, mentre quello più largo dal ’37 faceva via Bonardi – via Ponzio – via Pacini. Va precisato che negli ultimi anni prima del 1970, a causa dei lavori M2 i tram da via Pacini non arrivavano più in p.za Piola, ma svoltavano in via Ampère verso p.za Leonardo Da Vinci.

L’anello di via Ponzio – Pacini dismesso venne ripristinato nel 1972 circa per sperimentare un nuovo tipo di sospensione della linea aerea e nel 1976 fu utilizzato per le prove notturne dei nuovi jumbotram 4900 a testa e coda asimmetriche.

Non essendoci un disegno urbano decente e ben fatto, naturalmente a Milano, ognuno si arroga il diritto di parcheggiare dove vuole e riesce, come mostriamo qui di seguito. Per giunta la Via Pacini è ancora transennata in alcuni punti, come all’incrocio con via Teodosio.

Qui siamo verso la stazione di Lambrate e piazza Bottini. Ad esempio, dove la Via Pacini si incrocio con la maglia ortogonale delle vie che la intersecano, formando degli angoli acuti, il parcheggio selvaggio la fa da padrone e le auto vengono parcheggiate anche sulle strisce pedonali, rendendo la vita difficile anche ai pedoni.

Speriamo che il Municipio 3 e il Comune trovino quanto prima una soluzione che accontenti il verde, i pedoni e anche gli automobilisti, donando al quartiere una via degna di essere ammirata e vissuta.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

Città Studi, Lambrate, Via Pacini, Via Teodosio, Piazzale Piola, Piazza Bottini, Stazione Lambrate, M2, Degrado, Sciatteria, Verde Pubblico, Parcheggio Selvaggio

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

85 commenti su “Milano | Città Studi – La sciatteria e l’abbandono di via Pacini, tra parcheggi regolari e non”

    • Ciao Si Tav, non so dove tu abbia casa, dove tu abbia lavoro o dove passi il tuo tempo libero. Ma dal tuo commento deduco tu abbia passato molto tempo in Cittá Studi a Milano e che quindi tu possa capire la seguente risposta.
      Personalmente studio ogni giorno in quell’area e ti posso garantire che macchine, motorini ecc. vengono parcheggiati nei posti piú disparati occupando marciapiedi, rotonde, strisce pedonali e quant’altro.
      Ogni sera tornando a casa le macchine si dileguano lasciano sia marciapiedi che parcheggi liberi.
      Quindi il problema non si fonda ne sul fatto che gli autisti parcheggino in modo incivile, ne sul fatto che non ci siano abbastanza parcheggi ma che una gran quantitá della gente che si reca in Cittá Studi utilizza macchine e motorini.
      La soluzione quindi é quella di sfavorire l’utilizzo di questi mezzi e consigliare metropolitane, tram e autobus (eventualmente anche biciclette se solo si facesse una ciclabile).

      ps. si dice maroni non marroni

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  1. > La situazione della sosta è insostenibile.
    La situazione della sosta per non dire della circolazione stradale è in tilt da anni. Mi continuo a chiedere a che cosa serva tracciare stalli per i parcheggi se ognuno mette (che è il termine corretto) dove vuole. Alla fermata del mio bus, il bus ferma in mezzo alla strada e lo si attende, si sale e si scende in strada in quanto sulla fermata (!) ci sono auto parcheggiate!. Situazione esilerante.
    Non esistono controlli e la rimozione forzata è inesistente.
    Limitandomi alla mia zona da ca. 12 anni la situazione è completamente FUORI CONTROLLO e si pensa a tutt’altro.
    Non che le amministrazioni precedenti abbiano fatto chissà che cosa ma con le amministrazioni Pisapia e Sala, io un degrado della mia zona non l’avevo mai visto.

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  2. La vera domanda è : dove pensate che dovrebbero parcheggiare tutte quelle auto gli abitanti del quartiere? Perché immagino che tutti siano consapevoli che il parcheggio selvaggio sia vergognoso, ma l’alternativa qual è? I parcheggi privati e a pagamento (che costano una fucilata e comunque non sono abbastanza per il parco macchine presente a Milano)? Vendere le auto e usare i mezzi? E le famiglie con bambini molto piccoli? E le persone che lavorano fuori Milano? E chi necessita di muoversi in orari in cui le metro son chiuse? Più varie ed eventuali motivazioni comprensibili

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    • Non hai torto, ma il tuo ragionamento purtroppo risente del modello italiano rispetto all’auto (favorito dalle attività di lobby della Fiat, ovviamente), ovvero: comprate tutti, senza pensieri e sui parcheggi beh, si vedrà.

      In altri paesi o si dimostrava prima di avere la possibilità di parcheggiare, oppure ciccia.
      In altri ancora s’è preferito da sempre favorire altri mezzi di trasporto, perchè non c’era un’industria automobilistica a mettere il fiato sul collo.

      E ora il problema c’è e si chiede ai Comuni di risolverlo con la bacchetta magica, ma ci vorranno decenni e l’avvento di nuove forme di mobilità (vd. già il car-sharing) per agevolare il processo di rigenerazione.

      Ora è giusto man mano disincentivare, liberando spazi, ma non tutti di colpo perchè altrimenti come dici tu intere categorie si sentirebbero discriminate e non c’è ancora l’approccio giusto, che avranno mi auguro sempre più le nuove generazioni.

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      • Peraltro io sarei il primo a non voler mai usare la macchina. Per andare a lavoro (quando mai finirà lo Smart working) uso i mezzi pubblici. Ma non mi risulta purtroppo possibile non avere completamente una macchina (ho una bambina molto piccola). E costa ancora meno che il car sharing, sulla prospettiva di tenere un auto poco meno di 10 anni. Soprattutto per i viaggi di media/lunga tratta. Speriamo in un futuro migliore (e vicino)

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          • ? Hai una bambina di <6 mesi e la porti in giro sempre in braccio per tutta Milano ? Ma sei consapevole ? Quando fai la spesa cosa fai ? Quando vai da parenti che abitano dalla parte opposta di Milano ? Prendi i mezzi e ci metti 1 ora e 30 ? Parlo di collegamento tra Milano est e ovest eh. Prendo il tram che non ha neanche il modo per tirar su il passeggino ? Ma anche le metro che non hanno ascensori esistono ancora sai (fermate della verde dentro Milano che conosco) ? Posso continuare per molto e molto tempo con molte e molte altre situazioni in cui non è possibile spostarsi ora con i mezzi a Milano con bambini neonati. Fai un figlio se non mi credi 🙂

          • Caro Rocs. Possibile è possibile, anche con una bambina piccola. Poi che sia uno sbatti capisco, ma è uno sbatti anche vivere in una città in cui le macchine hanno preso il posto delle persone. E per di più inquinano durante una crisi climatica globale. Io un figlio piccolo cell’ho, e mi faccio degli sbatti assurdi. Principalmente adesso ho messo il seggiolino sulla bici e faccio così. Quindi fai un sacrificio, solleva il passeggino e mettici 1 ora e mezza. Fallo per il futuro di tua figlia. Ci vuole spirito di sacrificio di questi tempi.

          • Caro Wf secondo me o ci sei o ce la fai. Perché a parte che passare la vita a dare contro ogni commento nel blog sia abbastanza triste, ma alle volte sembra che cerchi inevitabilmente lo scontro. Sinceramente sul tema penso che mi sia già espresso con motivazioni, probabilmente la tua vita ti permette di godere della bellezza del muoverti a passeggio per Milano città da mattina a sera. Ma penso che non sia difficile capire che altre persone abbiano altre esigenze. E che passare da 2 macchine a famiglia a 0 sia un passaggio, magari obbligato, ma che non può avvenire da un giorno all’altro. Come detto da altri utenti ben più ragionevoli, ci sono diverse soluzioni che aiuterebbero il passaggio. Il tuo contributo a rendere questo blog un posto peggiore puoi anche evitare di farlo se possibile. Peraltro proporrei una mozione ai moderatori/gestori del sito perché la sezione commenti è ormai terra selvaggia. Grazie e buona giornata

      • Io personalmente non pretendo la risoluzione con bacchetta magica, ma che non venga ancor più complicata la possibilità di parcheggio.
        Quella distesa di panchine verrà poi usufruita?
        Mi pare una scelta assurda.
        Buona serata

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    • La prima domanda che vi voglio fare è voi che parlare abitate in Città Studi? Perché io li ci abito è il problema non solo sono le troppe auto, perché oggi in un nucleo famigliare se ci sono in 4 con la licenza di guida ci sono 4 auto, Ma la maggior parte degli immobile come in quello dove abito io è uno stabile degli anni 50, dove non sono presenti i box auto, perché forse negli anni 50 si contavano sulle dita di una mano chi aveva l auto. Poi il problema sono gli ospedali della zona in quanto tutti quelli che vengono ha fare le visite, gli pesa il culo e vengono in auto, poi ci sono gli universitari e le facoltà in zona sono parecchie e anche li vedo molti che vengono in auto, poi ci sono quelli che arrivano in auto dall uscita della tangenziale di via Rombon che parcheggiano lì in zona per poi spostarsi con i mezzi perché magari collegati male devono prendere l auto ma non possono andare in centro perché un Euro 5 Diesl con FAP non può entrare in area C, quindi ci sono zone che diventano parchi auto. Tutto questo si traduce in zone selvagge e chi in qualche modo può lasciare l auto in qualche modo anche selvaggio la lasci pure.
      Ci vogliono più collegamenti, inoltre i mezzi pubblici dovrebbero funzionare H24 cosa che oggi non mi risulti che sia attuata.

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        • In Germania e Francia, ma anche Spagna e Uk, i garagece i box sono spesso stati fatti dopo la costruzione dei condomini. Solo così hanno in gran parte risolto il problema della sosta selvaggia, che effettua è antiestetico.
          Leggendo qui, vedo che molti si scagliano contro l’inciviltà. Qualcuno sale su un piedistallo e giudica di chi siano le suto in sosta, puntando il dito e decidendo univocamente che tutti possano e debbano usare i mezzi.
          Ci sono poi un paio di coglioni che si scagliano contro le auto per il solo fatto di esistere.
          Mettetevi il cuore in pace e non dannatevi: parcheggio non fare, auto dappertutto tu avere.
          Saluti, oh scemoidi

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  3. Gia adesso con il parterre centrale ci vogliono 45 minuti per parcheggiare un auto. Figuriamoci senza parterre. È una zona con alta concentrazione di studenti e lavoratori del sud non residenti ma solo domiciliati che in parte sono auto muniti ragione per cui è essenziale lasciare una grossa fetta di parcheggi non a pagamento.

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    • in che senso “non a pagamento” ma manco per nulla.

      disponibili a lisca di pesce ma a pagamento, eccome, per tutti.
      gli studenti sono giovani e sono gli ultimi a cui deve essere concesso di usare l’auto.
      priorità a famiglie e residenti. e si risiedi lì non ti serve l’auto per andare in università.

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  4. Il parcheggio interrato gratuito? O a circa 100-150€ al mese? E ti sembra una soluzione sostenibile economicamente? Contando che più di metà di quelle auto costerà meno di 10k€…nota che non è per far polemica, ma perché sinceramente non trovo una soluzione percorribile al momento. Magari tra 10-20 anni le macchine non saranno più fondamentali, ma ora lo sono per diversi motivi purtroppo

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    • 100€ al mese è la rata mensile di un mutuo per comperare un box da 30.000 euro.

      Basterebbe costruire i parcheggi interrati e affittarli a riscatto a 100 euro al mese.

      L’unico onere per il Comune sarebbe una garanzia sul mutuo, che terrebbe i costi bassi. Per me è un modo buono per togliere auto dalle strade seriamente ed in modo che incentivi l’automobilista (che alla fine ci guadagna anche un bel gruzzoletto dal’investimento)

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      • I box penso che li in zona costino più di 30k purtroppo. E non tutti hanno la possibilità di far un mutuo aggiuntivo a quello della casa (con tassi decenti si intende). E non tutti sono proprietari (soprattutto li in zona) ma molti in affitto. O i nuovi potenziali parcheggi li rendi gratuiti, o molto agevolati, oppure non trovo che sia una soluzione percorribile per i più. Nb io sono in un box in affitto a 130€ al mese in zona più periferica…per farti capire i prezzi. E non acquisterei mai il box dato che cambierò prima o poi casa e non penso valga la pena accollarsi un prestito/mutuo per un box da rivendere presto o tardi. Contando che se lo rivendi in 5 anni hai pagato 5500€ (per i tuoi 100€ al mese) piuttosto che 30k più le varie commissioni di acquisto/vendita…bisogna vedere caso per caso

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        • La prima domanda che vi voglio fare è voi che parlare abitate in Città Studi? Perché io li ci abito è il problema non solo sono le troppe auto, perché oggi in un nucleo famigliare se ci sono in 4 con la licenza di guida ci sono 4 auto, Ma la maggior parte degli immobile come in quello dove abito io è uno stabile degli anni 50, dove non sono presenti i box auto, perché forse negli anni 50 si contavano sulle dita di una mano chi aveva l auto. Poi il problema sono gli ospedali della zona in quanto tutti quelli che vengono ha fare le visite, gli pesa il culo e vengono in auto, poi ci sono gli universitari e le facoltà in zona sono parecchie e anche li vedo molti che vengono in auto, poi ci sono quelli che arrivano in auto dall uscita della tangenziale di via Rombon che parcheggiano lì in zona per poi spostarsi con i mezzi perché magari collegati male devono prendere l auto ma non possono andare in centro perché un Euro 5 Diesl con FAP non può entrare in area C, quindi ci sono zone che diventano parchi auto. Tutto questo si traduce in zone selvagge e chi in qualche modo può lasciare l auto in qualche modo anche selvaggio la lasci pure.
          Ci vogliono più collegamenti, inoltre i mezzi pubblici dovrebbero funzionare H24 cosa che oggi non mi risulti che sia attuata.

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        • Il costo di un box (o posto auto) sotterraneo può essere anche molto meno di 30K euro.

          Se adesso i box costano molto di più dipende dalla domanda offerta di un bene scarso. Per questo ne vanno costruiti di nuovi altrimenti ogni posto auto cancellato in superficie diventa solo un regalo per la rendita di chi affitta a caro prezzo.

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  5. Va eliminato quel parcheggio selvaggio, è uno scempio nel mezzo di una via che potrebbe essere restituita ai pedoni aggiungendo molto verde. Ai milanesi piace lamentarsi dell’aria irrespirabile, ma piuttosto che avere una città più verde e con meno auto sono disposti a farsi venire le allegrie e nella peggiore delle ipotesi un male più grave alle vie respiratorie. Se per voi vale di più un ammasso di lamiere sotto casa piuttosto che un’area verde capisco perché in questa città non riusciremo mai ad arrivare ai livelli di altre città europee: manca proprio la volontà dei cittadini.

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    • Perché ancora lei crede ancora che lo smog sia creato dalle auto che circolano sotto casa sua? Otre a non abitare sotto campane di vetro, ci sono fabbriche, cantieri, sistemi di riscaldamento obsoleti. Che facciamo spegniamo tutto?

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  6. Quindi quale sarebbe la soluzione per te? Tutti (spero) vogliono il verde a Milano. E nessuno vuole vedere auto parcheggiate in giro (sia selvaggiamente sui marciapiedi che non). Eliminare le macchine purtroppo non è una soluzione percorribile, dall’ oggi al domani. Hai qualche idea ? I parcheggi sotterranei a pagamento ? Disincentivare l’uso della macchina funziona sul lungo periodo solo se accompagnato da potenziamenti dei mezzi pubblici (superficie e non). Sia interni a Milano che di collegamento con tutta la regione (ma in realtà con il mondo intero). A parer mio si dovrebbe per iniziare perlomeno perfezionare la metropolitana, rivalutazione fermate esistenti e aggiunta di nuove, orari no stop e sicurezza. Tu cosa proponi?

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  7. Facile e ovvio con 3 operazioni: 1) parcheggi interrati in vendita ai residenti 2) abbonamento annuale per parcheggiare sulle strisce blu di almeno 365 euro (impopolare ma la cosa più razionale che ci sia) 3) piste ciclabili a tutto spiano.

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    • Ancora con sta storia delle ciclabili? Cazzo ma è una paranoia. Un disturbo mentale.
      Le bici non sono alternative alle auto ma se mai ai mezzi pubblici o alle passeggiate.

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  8. Per quanto mi sforzi faccio fatica a capire come tanti non capiscano che quei 10 mq occupati dall auto sono di tutti e non è diritto di nessuno occuparli gratis. In campagna può essere ma in semicentro di una metropoli no.

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    • Ma infatti anche pagando una cifra ragionevole sarebbero la gran parte d’accordo. Ma non tutti possono permettersi di acquistare un box o pagare 1200 euro l’anno almeno per un parcheggio privato

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      • Scusa con tutto il rispetto, se uno si permette una casa lí DEVE permettersi anche un parcheggio privato per l’auto se no sarebbe come se uno avesse un trilocale e poi acquista i mobili per un’altra camera e chiedesse al comune in regalo un’altra camera.

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        • C’è chi ci abita da tempo sai, case di genitori ereditate magari, che non avevano box ai loro si. non tutti arrivano e comprano una casa da 350k più box da 40k dal nulla. E molti sono in affitto perché studenti o lavoratori o perché non possono permettersi i 350k di cui sopra (per star bassi). Ci sono casi diversi dal tizio che arriva e compra la casa da zero e ci aggiunge il box per completezza…

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          • Rocs, capisco ma non condivido. Non esiste che una persona si prenda quello che gli serve senza pagare oppure senza rispettare le regole perché dice di non avere (o non ha realmente) i soldi. È un ragionamento predatorio. Non è cinismo. Il rispetto delle regole serve per evitare il caos. Non stiamo parlando della persona indigente che ruba il cibo per sopravvivere.

        • Non ho capito il ragionamento. Semmai mettessero parcheggi a pagamento in tutta Milano, al massimo avere un box di proprietà costerà ancora di più. Ci sarà sempre la differenza tra box sotto casa e parcheggio privato in affitto, o sosta a pagamento… quindi la gente vorrà preferibilmente il box chiuso sotto casa, visto che comunque sarà obbligata a pagare per posteggiare…

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          • Il ragionamento è facile:
            Parcheggiare in strada a Milano costa da 0,80 a 2.5€ l’ora.
            Quando anche il permesso residenti sarà a pagamento, è ragionevole pensare che costi molto meno, intorno a 1€ al giorno.
            A questo punto la rata di mutuo per il nuovo box sotterraneo scende da 100 a 70 euro al mese (e paghi per qualcosa che poi ti resta e puoi rivendere)

            Quello che inquina tutti i conti al momento è che l’occupazione di suolo pubblico a Milano è gratis, il che è assurdo visto che pure l’acqua del rubinetto che si beve si paga!!

    • Molto meno di quanto pagano di IRPEF i lavoratori dipendenti (o i professionisti che lavorano solo con aziende, quindi solo con fattura, come me) per coprire il mancato introito degli evasori fiscali.

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    • Quanto pagano? Solo il bollo. Ti sembra tanto? Per parcheggiare gratis la macchina in città? E poi lo paga anche chi vive in un piccolo paese senza problemi di spazio

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  9. La gente vuole il parcheggio sotto casa (o al max a 5 minuti a piedi, esagerando). La 1 quindi o realizzano parcheggi interrati sotto tutta Milano o non risolve. La 2 concordo, ma devono esserci più parcheggi che auto. La 3 concordo. Grazie per le risposte, perlomeno porti idee e non solo polemiche

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    • La gente vuole pure essere milionaria, mica tutti devono essere sempre accontentati. Bisogna rendere proibitivo avere una macchina in città, con costi alti e disagi continui, di modo che sia meno disagevole andare con i mezzi. Contemporaneamente bisogna potenziare i mezzi pubblici, tenere le metro aperte 24h, fare più piste ciclabili.

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      • Quanto pagano? Solo il bollo. Ti sembra tanto? Per parcheggiare gratis la macchina in città? E poi lo paga anche chi vive in un piccolo paese senza problemi di spazio

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  10. @Francesco infatti non vedo l’ora che possa portarla in giro in bici 🙂 ora da poco sta seduta e diciamo che le temperature miti dell’inverno milanese non aiutano. Di sicuro io prima di avere un figlio usavo molto di più la bici di ora…a parte la comodità ci son proprio problemi infrastrutturali e di logistica per spostarsi a Milano solo con i mezzi. Per andare in zone centrali tutto ok, ma una volta che provi ad allontanarti cominci a non aver più strutture in grado di supportare… speriamo che ATM/Trenord ci diano una mano

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  11. Il parcheggio abusivo in quella zona è disastroso, vedasi anche un bel viale come Viale Lombardia.
    Il comune dovrebbe impedire parcheggi di questo genere, e sostituirli con piste ciclabili o zone pedonali. Solamente una frazione della popolazione ha veramente necessità dell’auto per spostarsi, tra l’altro essendo la zona ben fornita le lamentele sono infondate.

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  12. La situazione non è tollerabile, sia da un punto di vista del degrado percepito, sia dai gravi danni che sono causati dal passaggio delle auto alle radici degli alberi tant’è che nei periodi di forte pioggia casca sempre un albero da qualche parte in città.

    In ogni caso il codice della strada vieta espressamente la sosta sui marciapiedi salvo diversa indicazione e lo stesso definisce gli spartitraffico come aree non carrabili, quindi o il Comune si prende la responsabilità di definire il parterre centrale un parcheggio (apposito segnale P) oppure l’attuale negligenza ha anche dei profili penali rilevanti qualora la polizia locale non sanzionasse tutti i veicoli quando chiamata

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  13. Il problema non sono le persone che possiedono una automobile.
    Il problema sono le persone che si ostinano a voler parcheggiare dove il posto – regolare – non c’è.
    Il problema sono gli egoisti e i meschini che non trovando il posto regolare, per comodità, e per non pagare quanto loro reputano esagerato, schiaffano la macchina sul marciapiede o in altri posti dove evidentemente daranno fastidio ad altri che invece avrebbero tutto il diritto di non avere la loro macchina tra le palle.

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  14. Gli automobilisti parcheggiano dove vogliono perché è gratis e perché se anche parcheggiano sulle strisce pedonali sono certi di non rischiare multe.

    Se si potesse parcheggiare gratis in piazza Duomo, credetemi, in due giorni piazza Duomo diventerebbe come via Pacini.

    Lo so che è un po’ controintuitivo e serve un minimo di ragionamento ma la soluzione è solo quella di eliminare i posti auto gratuiti e far pagare anche i residenti. Molti inizieranno a liberarsi delle auto usate poco (a Milano almeno la metà delle auto rimane ferma tutta settimana), molti troveranno soluzioni a pagamento, molti non raggiungeranno più città studi in auto ma con i mezzi.

    È la semplice domanda/offerta. Qua abbiamo un bene scarso che regaliamo, nelle città più evolute una situazione simile è impensabile, pagano tutti, anche i residenti.

    Costruire parcheggi interrati? Non risolvi nulla. Servono soldi e 10 anni di lavoro e anche con 5 parcheggi interrati elimini dalla superficie 500 auto se va bene, mai quante ne puoi eliminare facendo come sopra. Qua è semplice matematica.

    E ora sotto con gli insulti SiTav, scatena la tua frustrazione.

    Rispondi
    • Il parcheggio interrato serve perchè tiene più bassi i prezzi dei posti auto privati nelle zone dove dogli le auto dalle strade. Altrimenti i prezzi di un box salirebbero troppo e sarebbe solo un regalo per chi affitta o ce l’ha già.

      L’errore in passato è stato fare box interrati senza togliere auto dalle strade, ma dall’ultimo piano parcheggi è passato un quarto di secolo e il mondo è cambiato !!

      Rispondi
      • quanti parcheggi interrati puoi costruire? Se l’ultimo piano parcheggi è stato un fallimento forse un motivo c’è.

        Poniamo che si riesca, in 10 anni, ad avere 1.000-2.000 posti auto interrati che non risolveranno il problema, per 10 anni cosa fai?

        L’unica soluzione razionale è diminuire le auto inutili. Che non mi si dica che tutte le auto parcheggiate abusivamente sotto gli alberi di via Pacini vengono usate tutti i giorni, da gente che tutti i giorni deve trasportare frigoriferi, portare parenti anziani in chissà quale ospedale fuori città o bambini in chissà quale attività extrascolastica nella brughiera milanese perché non è così.
        La maggior parte delle auto potrebbe essere facilmente eliminata se i cittadini loro proprietari ricorressero a un po’ di car sharing e all’uso di qualche mezzo pubblico in più.
        Città studi è servita da treni, metro, tram, filobus e bus. Non bastano?

        Rispondi
        • Non esiste una ricetta univoca che salvi la città:
          Pensare di risolvere il problema parcheggi costruendone abbastanza sotterranei è ridicolo tanto quanto pensare che la bicicletta o lo sharing possano soddisfare tutte le esigenze di mobilità dei Milanesi.

          Agendo in modo sinergico e su TUTTI i fronti, si ottengono i risultati. Disquisendo su cosa sia meglio e cosa no…si ottiene lo stesso degli ultimi dieci anni, ossia veramente pochetto (anzi il parcheggio selvaggio è peggiorato….)

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          • Eppure le uniche città che hanno risolto il problema traffico e parcheggi sono le città che hanno puntato tutto su trasporto pubblico e bici, disincentivando auto e parcheggi. Quindi forse andrebbero prese ad esempio quelle città e bisognerebbe smettere di prendere come esempio Los Angeles o Calcutta.

            Smettiamo di pensare che ridurre le auto sia un’utopia perché non lo è. Si può fare, e senza nemmeno troppi sforzi ci guadagniamo tutti.

          • Si ma sono città (Parigi in primis) che negli anni 60-90 aveva investito molto in parcheggi. Noi no.
            Non partiamo da situazioni uguali, le ricette non possono essere le stesse…

          • Hai ragione.

            Noi abbiamo investito in parcheggi vuoti

            Potremmo costruire altri parcheggi sotterranei VUOTI.

            E anche fare dei parcheggi multipiano VUOTI.

            E dopo aver fatto dei parcheggi silos VUOTI investire in altri parcheggi VUOTI.

            Mi sembra un ottimo business plan aziendale!

          • Parlavamo di zone residenziali.
            Comunque se ogni discussione sul tema deve finire in demagogia, va bene lo stesso.

          • I parcheggi VUOTI li vede solo Wf che il VUOTO probabilmente ce l’ha all’interno della sua scatola cranica.

          • Tu non li vedi vuoti perché stai guardando da un’altra parte.

            Oppure hai gli occhi foderati di prosciutto

          • Wf, ma quandomai sei stato in un parcheggio??
            Tu ti sposti solo in bici tra le quattro strade del tuo pezzo di città 15 minuti….

          • Io non li vedo vuoti perche’ li utilizzo spesso.
            Tu che vivi solo davanti a una tastiera non lo puoi sapere.

    • Finalmente un’analisi corretta. Il futuro non è l’auto privata. Anche il costo dei taxi è il loro tasso di utilizzo andrebbe considerato…

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    • Hai perfettamente ragione. Oltretutto passando per via Pacini mi capita di vedere auto moto anziane parcheggiate nel parterre che non si muovono mai. Alcune addirittura con gomme sgonfie o con 4 dita di polvere. Sono auto utili o vengono tenute solo perché parcheggiare non costa e multe non se ne fanno?

      Lo stesso fenomeno si vede in Viale Marche, Viale Umbria… Certe auto sono oramai dei rottami

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  15. Io inizierei a permettere il parcheggio ad una sola auto per appartamento.
    Accontentare tutti credo non sia possibile, ma neppure lasciare la situazione così com’è.

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  16. Io non credo serva nessuna discussione. Per il codice della strada la sosta é vietata sia sui marciapiedi che sugli spartitraffici. O il comune qualifica l’area a parcheggio (credo non ne abbia attualmente le caratteristiche) oppure é obbligato a sanzionare chi parcheggia nel parterre qualora venisse chiamata la polizia locale, se non lo fa commette il reato di omissione di atti amministrativi.

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    • E aggiungo che mediamente segnalazioni via PEC con foto indirizzate in persona del responsabile (in questo caso il capo della polizia locale) con l’indicazione delle responsabilità penali che comporta l’inerzia stimolano una reazione molto rapida da parte del comune, visto che nessun funzionario vorrebbe essere indagato per non aver fatto delle multe.

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  17. Scusate ma forse non girate per la città
    Il Comune ogni intervento che segue diminuisce i parcheggi per le auto che esistono e esisteranno per molti decenni.
    Le iniziative per realizzare parcheggi sotterranei sono state ESCLUSIVAMENTE di carattere.speculativo, clientelare e non per risolvere un problema sempre più evidente.
    Abbiamo FINTE E PERICOLOSE piste ciclabili che fatte in questo modo non tutelano i ciclisti ma nemmeno gli automobilisti.
    Io da alcuni anni abito in Gran Sasso, strisce gialle, dove sia di giorno che di sera parcheggiano tutti TRANNE i residenti che parcheggiano se va bene in Aspromonte o Pecchio e prendono la multa.
    ABBIAMO GENTE INCAPACE CHE CI AMMINISTRA

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    • Ma scusa è ovvio che chi costruisce parcheggi sotterranei ci voglia guadagnare, dove siamo, in una onlus?

      Ed è più che pacifico che un comune non deve spendere soldi in parcheggi, per sovvenzionare ulteriormente uno dei settori più sovvenzionati del paese? Anche no.

      Un comune deve spendere in trasporto pubblico, asili, verde, servizi, piste ciclabili.. non in parcheggi e tantomeno in costosissimi parcheggi sotterranei per poche centinaia di automobilisti. Apriamo un po’ gli occhi sui costi del trasporto privato che qua si leggono commenti fuori di senso.

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  18. In generale a Milano non si gestisce, conosce il territorio. Dove abito vi sono un autosilo a due piani vuoto al 90% e uno a raso altrettanto vuoto. Ho scritto al comune e al consiglio di zona 8… Non sono neppure capaci a stipulare una convenzione per i residenti affinché si possa parcheggiare regolarmente. In italiano esiste solo una parola per descrivere questa situazione. INCAPACITÀ! E cosa hanno fatto nel frattempo?! Tolti 12 posti auto su carreggiata per le colonnine di ricarica per auto elettriche.
    Addio Milano.. tanti auguri!

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  19. Volete un servizio efficiente e a prova di lamentele? Via tutte le auto private e car sharing per tutti. Così chi deve fa la spesa, poi lascia la macchina e la prende chi deve andare al ospedale e poi la lascia e la prende il ragazzo che va a scuola e via dicendo.

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  20. finalmente un po’ di ordine in via Pacini e in generale lungo tutto l’asse tra Lambrate e Piola. Tra scarabocchi sui muri e parcheggio selvaggio questa zona di Milano sembrava lasciata andare al degrado.
    Viene restituita ai cittadini e ai bambini una parte di quartiere che dovrebbe consentire una maggior fruibilità degli spazi e soprattutto una maggiore sicurezza negli attraversamenti pedonali che oggi rappresentano un pericolo quotidiano. credo che anche le attività commerciali ne possano beneficiare sia per i nuovi spazi che per la visibilità acquisita.

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  21. Letto di tutto premetto che l’auto la tengo in box, punto.
    Chiederei però a tutti quelli che hanno scritto di passare p.f. in via Giovanni Milani,, trasversa a via Ponzio e a venti metri da via Pacini, rinnovata – solo quest’ultima – grazie all’impegno dell’assessore, Bene, se qualcuno passa con un disabile o una carrozzina in via GIOVANNI MILANI problemi ne ha perche tutte – tutte – le auto sono a spina di pesce su entrambi i lati, e tutte perfettamente in divieto senza multa alcuna, l’ingombro è tale che una carrozzina ed un cristiano in senso opposto non passano. La cosa singolare, fatevi un giro se non credete, è che tutte le vie limitrofe sono state da anni sistemate con righe blu e parcheggi ben riordinati, Via Giovanni Milani è figlia di un Dio minore evidentemente seppure a cinquanta metri vi sia il comando di vigili cui sfugge la situazione.
    Scritto al Comune lo staff dell’assessora ha risposto che cosa verrà sistemata da ditta incaricata e che avrebbero segnalato al comando dei vigili la situazione per- – eventuali- – auto a spina di pesce. Mi sono alterato ma poi ho realizzato che la risposta era nulla nel contesto e nelle intenzioni, vi sono 200 auto tutte a spina di pesce e non si passa, tutte le vie limitrofe hanno strisce blu o almeno bianche, in via G. Milani nulla, tutti a spina di pesce e vigili assenti, ergo al Comune ed al comando dei vigili la cosa non è d’interesse. Mi hanno preso per un anziano tignoso che cura le poche auto a spina di pesce, peccato che qui le auto siano 200 e passa tutte a spina di pesce e che carrozzelle e carrozzine con possono passare perchè qualcuno si è al minimo dimenticato, mettiamola così, di via Giovanni Milani.
    Se tutte le vie del circondario fossero in analogo stato va beh, ma sono tutt state sistemate, ultima via Pacini, all’incrocio con via Ponzio e via Teodosio dopo tre anni di lavori hanno perfino messo una fontanella, bella, ma a venti metri qualcuno ha guardato? La faccio breve, sto verificando la possibilità di una denuncia rivolta al Comune ed alla vigilanza da presentare in sede di corte europea visto che la situazione nella via sopra descritta è nello stato indicato da decenni. Forse lo staff dell’assessora alla viabilità potrebbe essere un’attimo più attenta alle segnalazioni anzichè liquidarle senzaminima verifica. Non faccio demagogia, utilitaria, suv, furgone, qui tutti parcheggiano sui marciapiedi e dopo decenni è chiaro che troppi se ne fregano.

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