Milano | Centrale – Gli alberi secchi non ci sono più!

Ricordate gli ormai famosi alberi secchi che dal 2015 “decoravano” l’orrenda Via Vittor Pisani in Centrale? Ebbene sono stati rimossi finalmente e ora i vasi, vuoti, rimarranno così per altri sette anni (speriamo di no).

La vicenda di questi poveri alberi risale all’epoca di Expo 2015, quando vennero posizionati nei pressi della Rinascente in piazza del Duomo. Dopo l’evento vennero donati al Comune che li volle sistemare in Via Vittor Pisani, Centrale, per “inverdire” il tratto iniziale che da anni è una distesa di lastre in pietra, cemento e asfalto (non certo una bella immagine per chi giunge in stazione). Peccato che nessuno si prese la briga di dar loro sostentamento e acqua, né il Comune né i commercianti della via. Così le povere piante, che erano anche alberi di alto fusto a dire il vero, seccarono, rimanendo tutti questi anni senza che nessuno provvedesse alla loro rimozione.

Sette anni dopo (un bambino nel frattempo avrebbe iniziato le elementari), grazie anche alla bufera di vento del febbraio scorso, qualcuno si è degnato di rimuovere i poveri tronchi ormai sradicati dai vasi.

Chissà se prima o poi anche questo tratto di via Vittor Pisani verrà riqualificato?

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

Stazione Centrale, Degrado, Centrale, Via Vittor Pisani, Piazza della Repubblica, Arredo Urbano, Verde Pubblico, Aiuole, Piazza Duca d’Aosta

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

8 commenti su “Milano | Centrale – Gli alberi secchi non ci sono più!”

  1. Senza un impianto di irrigazione collegato ai vasi, non ha senso mettere altre piante.

    Ma con tutti i palazzi ristrutturati o in ristrutturazione, non riescono a far decollare un progetto/concorso di ridisegno di Vittor Pisani?
    Sarebbe anche ora.

    Rispondi
  2. La via andrebbe riqualificata e piantumata. E’ il biglietto da visita della città per chi arriva in treno. Non mi bevo il solito discorso che non si può piantumare perché sotto passa la metropolitana. Siamo nel 2022 ed esistono orami decine di soluzioni ingeniose se veramente si volesse procedere in questo senso.

    A proposito di biglietti da visita per chi arriva in città non parliamo di viale Forlanini che sembra la strade di ingresso di una favelas o di piazzale Cadorna che è l’esempio estremo di sciatteria e caos.

    Rispondi
  3. Non so cosa rappresenti meglio la cura e gestione del territorio.. lo stato di via Vittor Pisani, ma vi sarebbero decine di casi, o lo stato della fermata del tram 7, “, Arcimboldi Ateneo nuovo”… da senza parole. Abbandono TOTALE.

    Rispondi

Lascia un commento