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Milano | Centro Storico – Istallazione “Milomat”in via Dante e piazza Duomo: agosto 2022

Prosegue il progetto per dotare le zone pedonali del centro con l’istallazione di circa 200 pilomat, o Milomat (come sono stati ribattezzai) antisfondamento nelle zone strategiche (inizialmente entro il 2020) e che andranno a sostituire gli orrendi newjersy in cemento (istallati dopo gli attentati terroristici effettuati in varie parti del mondo negli scorsi anni). Dopo l’istallazione in via San Pietro all’Orto(2019), via San Raffaele (2021) e via Dante all’imbocco con via San Tomaso (2022), ecco che proseguono a gran ritmo con la posa in via Dante e ora anche in piazza del Duomo. Nel frattempo abbiamo visto, anche la posa dei pilomat in via Beltrami e in piazza Castello.

Ecco un aggiornamento di agosto 2022 da via Dante e dintorni.

Qui siamo invece in via Santa Margherita.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

Pilomat, Milomat, Cordusio, Piazza del Duomo, Arredo Urbano, Via San Raffaele, via Dante, Largo Cairoli, Castello




Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

Milanese doc. Appassionato di architettura, urbanistica e arte. Nel 2008, insieme ad altri appassionati di architettura e temi urbani, fonda Urbanfile una sorta di archivio architettonico basato sul contributo del web e che in pochissimo tempo ha saputo ritagliarsi un certo interesse tra i media e le istituzioni. Con l’affermarsi dei Social Network, che richiedono sempre una maggiore velocità di aggiornamento, Urbanfile è stato affiancato da un blog che giornalmente segue la vita di Milano e di altre città italiane raccontandone pregi, difetti e aggiungendo di tanto in tanto alcuni spunti di proposta e riflessione.


21 thoughts on “Milano | Centro Storico – Istallazione “Milomat”in via Dante e piazza Duomo: agosto 2022

  1. Anonimo

    Era il 1999, visitavo Barcellona, e già vedevo in tutto l’enorme centro storico questi affari che si infilavano nel terreno per lasciare passare le auto autorizzate…23 anni fa…qui ancora si procede lentamente, ma sopratutto lentamente. MA lentamente senno’ non è Milano. E che orrore quell’asfalto nero accanto i palazzi in pietra… siamo il Medioevo contemporaneo!

    1. Anonimo

      Dai, hai fatto il tuo commento dove ti lamenti. Ora vai a informarti, i pilomat a Milano ci sono da tempo. Questi sono nuovi e vanno a sostituire le barriere temporanee messe ai tempi degli attentati in varie città europee. Se siamo il Medioevo contemporaneo è per colpa di persone come te che commentano senza collegare il cervello e senza informarsi.

      1. Anonimo

        Mai visto un pilomat a Milano a parte questi ceppi «design ». Ci state mettendo quanto tempo ? Due anni forse tre , per le Olimpiadi c’è la facciamo ? Per mettere quattro ceppi !!! I romani in due anni lastricavano strade in tutta Europa, tiravano su km di acquedotti e fondavano città dal nulla ! Voi d’quattro ceppi di pietra ci mettete un secolo. Ripeto : Medioevo!

        1. Anonimo

          Forse non hai guardato bene … I pilomat tradizionali ci sono da tantissimi anni in diversi punti (es. corso Como)

          1. Anonimo

            Li hanno messi negli ultimi 5 anni probabilmente, dahi! Attacchiamoci ai vetri 🤣. Gli attentati a Nizza risalvino al 2017 nel 2018 un anno dopo Nizza ha blindato con alberi e piloni in cemento un marciapiede di 6 km circa il suo lungomare della promenade. Lavori eseguiti senza troppi disagi per segmenti. Per dire…. Poi io non avevo visto i 2 pilomat di corso Como ok , però… dahi se mettiamo tre MILOLAT all’anno perché tanto non c’è fretta … fanno in tempo a ritornare i dinosauri sulla terra ….boh

    2. Anonimo

      Che pizza che adesso appena uno scrive un commento, arriva qualcun altro a dirgli che si lamenta!

      Vogliamo parlare dei milomat/pilomat messi un anno fa a protezione della Ripa nel tratto che inizia al ponte di via Valenza?

      A parte che son messi male, non sono mai stati funzionanti un minuto, chissà cosa aspettano.

      1. Ivan

        La pubblicità utilizzata per Milano è bestiale. Basta fare un giro per la città e ci si rende conto del degrado e della totale mancanza di cura delle zone pubbliche. Marciapiedi asfaltati a caso, strade con buche, cestini sporchi e tutti rotti. A parte poche zone dove mettono pure le rose a decorazione (city Life ovviamente)… il resto della città fa schifo. E non si può far finta di non vedere quanto sia tenuta male la città. Dopo Pisapia, la città ha avuto un tracollo mostruoso e senza l’intervento dei privati che pagano migliaia di euro al Comune, la città farebbe ancora più schifo. É li da vedere.

      2. Andy

        In pratica: oggetti per difenderci dalla furia di quei maomettani che il PD tenta a ogni costo di fare entrare in Italia, salvo poi accorgersi che dono un pericolo.
        Che idioti patentati. Loro e chi li vota

      1. Anonimo

        Credo che il punto sia l’età se c’è stato 23 anni fa e non il luogo….

        Ma qui c’è qualcuno che giovane o vecchio che sia, ha bisogno di vacanze (che poi magari si svaga e scopre pure che non è Milano l’ombelico del mondo 🙂 )

  2. Lorenzo Lamas

    Comunque ha ragione uno degli anonimi qui sopra. I tempi per concludere – e pure male il più delle volte – i lavori sono ridicoli. E non solo per questi milomat. La lentezza e il pressapochismo sono le costanti. Qualcuno arriverà a negare questo oppure a dire che prima non si facevano proprio i lavori. E così avanti.

  3. Cristiano

    Sarà il caldo ma in piazza duomo, lato che porta a Piazza Mercanti, hanno sospeso tutto e sono tornati i bellissimi New Jersey… onestamente faccio fatica a capire! ma come Comune non hai un po’ motu proprio, un principio di orgoglio e offrire un bel biglietto da visita a chi viene a visitare la città e allo stesso tempo mostrare alla tua cittadinanza che ti prendi cura anche del contesto urbano, partendo dalle zone più storiche ??
    È un progetto di 4 anni fa… i soldi li hai stra stanziati … cosa ci vuole a coordinare velocemente le squadre che servono per finire in pochi mesi? Possibile che ogni lavoro debba essere come “la fabbrica del Duomo” ?

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