Ogni tanto mi tocca rispolverare questa domanda che, come sempre non troverà risposta: possibile che il Comune non trovi finanze per restaurare e riqualificare i palazzi dei Portici di Piazza del Duomo?
Infatti sono anni che i palazzi dei portici di piazza Duomo, di proprietà del Comune, attendono un restauro e una riqualificazione che non arriva. A rimarcare il degrado di via Mazzini (sul quale abbiamo più volte scritto alcune righe qui nel blog – articolo del 2017-) il lato che affaccia sulla via dei Portici Meridionali, è transennato ormai da anni (2018) e dopo 4 anni la situazione non è cambiata, anzi, pare persino peggiorata perché aumenta anche il degrado causato dagli incivili.
Invece, gli immobili facenti parte della Galleria Vittorio Emanuele II sembrano di godere di un buon appeal (anche se molti interni sono ancora vecchi e fatiscenti), gli edifici che affacciano su piazza del Duomo invece, pare siano dimenticati. Sporchi, scrostati e in alcuni casi messi in sicurezza per possibili cadute di frammenti di decorazioni ormai malandate.
Il palazzo dei Portici Meridionali è uno degli edifici costruiti tra il 1865 assieme alla Galleria e il 1877 su progetto dell’architetto Giuseppe Mengoni, che si trova sul lato meridionale di piazza del Duomo, fra via Marconi e via Mazzini. Il Comune dire il vero sta cercando investitori per rivitalizzarlo e risanarlo. Fra questi pare esserci l’intenzione di trasformarlo in parte in hotel di lusso, accanto al Museo del Novecento.
Qui da qualche settimana sono in corso alcuni lavori all’interno del negozio un tempo Benetton.
Bisognoso di interventi è anche il palazzo dei Portici Settentrionali che si trova sulla sinistra, verso via Mangoni e Mercanti. L’edificio in questione, come il corrispettivo sul lato meridionale, versa in uno stato di degrado poco degno per una piazza importante come piazza del Duomo.
Anche in questo caso pareti annerite dal tempo (forse non vengono ripulite da 70 anni), scrostate e coi decori malridotti.
Una situazione che speriamo sia risolta quanto prima, soprattutto per l’evento sportivo internazionale delle Olimpiadi del 2026.
Referenze immagini: Roberto Arsuffi
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Tutto vero. Grazie di questi contributi. Ne approfitto per chiedere a chi ne sa: ma quella lunga bruttissima baracca / casotto addossata su tutto il lato sud della seconda chiesa più importante d’Italia era proprio inevitabile? Non ricordo neanche da quanti anni è lì. Sarà eterna? Non c’era un’altra soluzione? Grazie
È vero, è un orrore
Il vero problema non sono neanche i finanziamenti, bensì l’ufficio belle arti del comune. Ho lavorato per un azienda in galleria, la proprietà aveva anche la volontà di ristrutturare tutto un accesso interno alla galleria. Ma tutti i progetti venivano bocciati dal suddetto comune, poiché per questi palazzi non volevano ingerenze dall’esterno, pensando che un provato avrebbe ristrutturato cone voleva. I oltre solo per l’approvazione dall’ufficio ci vuole una media di 6 mesi.
Non è la prima volta che ci sono problemi/scontri tra comune, privati, e ufficio belle arti per la galleria.
concordo, uno scandalo di cui non parla mai nessuno: possibile che la Fabbrica del Duomo non possa trovare una sistemazione differente??
Seconda chiesa più importante d’Italia?
Se la prima a cui ti riferisci è S. Pietro che non è in Italia ma nel Vaticano. il Duomo è la più importante ?
Oltre che “finanze” servirebbero idee fresche…
Il baracca di lamiere di lato al duomo è Agghiacciante!
Ma se il comune deve ricorrere a sponsor per mantenere l’aiuola in p.zza del Duomo rende bene l’idea della situazione che non è nuova. Io mi sono sempre chiesto anche ma possibile che ad ogni natale bisogna trovare dei privati che sponsorizzino un albero dettandone poi stile colori ecc?? È Natale non Carnevale o luna park!
Si, è incredibile che dalle decine e decine di manifestazioni che vengono organizzate concedendo l’uso della Piazza, il Comune non riesca a ricavare due spiccioli per tenerla un po’ meglio.
È tutto vero.
Questo sindaco, nonostante i proclami iniziali, non ha fatto altro che abbruttire la nostra città.
Palazzi sfregiati dai writer, piste ciclabili buttate lì in qualche modo con segnaletiche ingrigite o sbiadite. Piazze rifatte in qualche modo. Palme in piazza duomo che sembrano più sterpaglie che altro (tra l’altro, con tutte le belle palme che esistono al mondo, Sala ha comprato le più nane e sfigate).
Non c’è un progetto votato alla bellezza, almeno che non siano i privati a pagare di tasca loro. Non c’è visione.
È una trascuratezza unica, tutto quanto.
Caro Sala, svegliati. Esci da Brera o da qualsivoglia altra parte della città in cui tu ora viva
Le palme in Duomo le ha scelte qualche giardiniere (o architetto del vede” come gli piace essere chiamati) pagato da Starbucks. Non credo Sala o chi per lui siano stati al vivaio…. 🙂
“con tutte le belle palme che esistono al mondo, Sala ha comprato le più nane e sfigate”: questo qualifica il livello da troll del commento: dai, spremi le meningi e poi scrivi qualcosa di sensato…
Probabilmente sei l’unico a cui piacciono quelle palme, giustamente definite nane e sfigate, caro ANONIMO
Caro Urbanfile,
Hai sempre ragione. Durante e dopo il Covid ho notato un degrado della città che parte parte proprio nel centro città figuriamoci in periferia….
Io invece volevo sapere cosa sono quelle coperture in vetro- sozze e rotte direi anche schifose che ci sono nella via che da sui bagni pubblici in piazza del duomo.
Grazie
Sarebbe il caso di rivedere in toto la piazza del Duomo che da piazza medioevale si è trasformata nel tempo in un qualcosa di indefinito e indefinibile. Gli alberi ‘on ci azzeccano con il contesto presente. Bisognerebbe in previsione delle olimpiadi valorizzare l’edificio più iconico della città affidando il progetto della piazza all’architetto più prestigioso del territorio che, come ha fatto Piano, dia gratuitamente il suo apporto. In questo momento penso che il più titolato sia Boeri.
Mi ricordi quali piazze ha mai progettato Boeri?
Certo che quattro alberelli sull’Arengario e sul monumento a Vittorio Emanuele magari ci starebbero pure, se non altro per far felici i piccioni
Boeri?!? Di piazze storiche non ne capisce niente (come di tante altre cose…)
Ne capisci tanto tu….ho fatto un nome ma potrebbe essere un altro. Del resto anche Renzo Piano non aveva mai fatto ponti.
Renzo Piano aveva fatto un Aeroporto Intercontinentale su un’isola artificiale galleggiante in zona altamente sismica, quindi ci siam fidati 🙂
“Gli alberi ‘on ci azzeccano con il contesto presente”… e dunque chiedi a Boeri?
Piano è l’unico architetto italiano vivente premio pritzker. Boeri è un urbanista e divulgatore e ha avuto una geniale idea di marketing urbano con il “bosco verticale per rendere “friendly” i grattacieli residenziali. E continua a ripeterla, pure nei progetti di stadi.
Meno piante compra Sala.e meglio e’…
http://www.giannibarbacetto.it/2018/05/29/15018/
Ancora con questa storia: se il GUP ha ha decretato il “non luogo a procedere” direi che la questione è chiusa no? senza contare che la Procura che sosteneva non ci fosse urgenza fa(ceva) un po’ ridere i polli…
Con buona pace di Barbacetto…
In effetti non è che ci fosse tutta questa urgenza: i raggi verdi ciclabili di EXPO li stiamo ancora aspettando….
(Disclaimer: è una battuta. Il decennio di Sala si sta chiudendo fra ombre e luci, ma la Magistratura non c’entra niente)
Possiamo dire che ha comprato legalmente 6mila alberi pagandoli il triplo rispetto al vivaio sotto casa? Il tutto con i nostri soldi ovviamente. “Sala aeva concesso alla Mantovani spa, senza gara, il contratto per la fornitura di 6 mila alberi, a 4,3 milioni di euro (716 euro l’uno). La Mantovani aveva poi comprato le piante in un vivaio, pagandole 1,7 milioni (266 euro l’una).”
Ormai non ricordo da quanti anni c’è su quel ponteggio.