Milano | Centro Storico – Arriva il vincolo per il Garage delle Nazioni 

Ricorderete la vicenda che tanto scalpore suscitò lo scorso marzo quando si diffuse la notizia che l’ormai storico Garage delle Nazioni, sarebbe stato demolito per far posto ad un palazzone composto da due torri rispettivamente di 14 e 9 piani. Ebbene è notizia recente che vede finalmente salvata l’opera architettonica dalla Sovrintendenza e perciò la tanto agognata richiesta della proprietà, di cambio d’uso per sostituirlo con un Hotel Parking con residenze di lusso è svanita per sempre.

Ricordiamo che il Garage delle Nazioni è sorto nell’area più devastata dai bombardamenti del 1943 in pieno Centro Storico, in via Lentasio, una traversa di Corso di Porta Romana. Venne realizzato dall’architetto professor Antonio Cassi Ramelli nel 1956. Edificio dall’architettura particolare tanto da esser stato immortalato anche dal grande fotografo Gabriele Basilico.

L’avvio della procedura di verifica dell’interesse culturale (VIC), quindi di vincolo sul Garage, è stato comunicato il 30 maggio dall’assessore all’urbanistica Giancarlo Tancredi.

Il progetto del complesso al posto del garage, era rimasto un po’ in sordina, come è successo per quello che prenderà posto, in piazza Trento, della graziosa palazzina liberty-neo-rinascimentale abbattuta in fretta e furia, quasi come se i costruttori, in entrambi i casi, si rendessero conto della “marachella” e del danno che avrebbero fatto provvedendo a non sollevare polveroni nascondendo i progetti. Purtroppo la palazzina liberty è andata, mentre per questo garage quasi settantenne si è arrivati in tempo.

Per le sue qualità estetico-rappresentative e per la riuscita sintesi tra le esigenze formali e quelle funzionali il Garage delle Nazioni, realizzato su progetto di Antonio Cassi Ramelli tra il 1953 e il 1956, rappresenta ancora oggi un’architettura insuperata, in cui il linguaggio essenziale e dichiarato riassume in chiave espressiva il tema dell’edificio per autorimesse.

Ora si dovrà pensare al suo futuro, come qualcuno suggerisce, potrebbe diventare un garage dove ricaricare le auto dei residenti, quando il centro storico sarà riservato alla sola mobilità elettrica.

Oppure dotare il tetto dell’edificio a pista per i famosi vertiporto, da dove far partire e atterrare i piccoli elicotteri, magari in previsione delle imminenti Olimpiadi cittadine.

Sarà ad ogni modo, che la cara Sovrintendenza si dia una mossa e catalogare ogni edifici della città e valutarne, con esperti e non, il valore estetico, storico e contestuale a prescindere da richieste di protezione specifiche, cosa che succede tuttora e che crea equivoci come è successo per la palazzina di piazza Trento, abbattuta perché nessuno ne richiedeva la salvaguardia.

Referenze immagini: Milano Sparita; Lombardia Beni Culturali; Pagina Milano Scomparsa; Roberto Arsuffi; Google

Testi e informazioni: Pagina Milano Scomparsa; Michele Sacerdoti; Storia di Milano

Porta Romana, Via Lentasio, Architettura, Demolizione, Via Sant’Eufemia

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

23 commenti su “Milano | Centro Storico – Arriva il vincolo per il Garage delle Nazioni ”

  1. Molto molto bene.. ottima notizia!
    Rimane il rammarico per la palazzina di piazza Trento.
    Il confronto storicamente non regge ma il garage delle Nazioni è uno splendido esempio di edificio funzionale.
    Mi auguro che questo vincolo possa aprire una nuova stagione a tutela del patrimonio storico della città anche se la mia sensazione è che la Soprintendenza sia più sensibile verso l’edilizia del dopoguerra che a quella dei primi anni del secolo scorso

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    • Sottoscrivo. C’è anche un patrimonio Anni Venti-Trenta da non sottovalutare, soprattutto per i contributo al cosiddetto “panorama urbano”.

      Comunque, ottimo il vincolo e che ci decida una volta per tutte a un censimento ragionato degli edifici “inalienabili”. Perché a me l’intervento sui palazzi RAS Allianza ex Giò Ponti di corso Italia fa tremare le gambe per l’esito.

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  2. Ottima notizia.

    E’ come se il sacrificio della palazzina di Via Crema, non sia stato inutile.

    Questa volta tanto di cappello alla Soprintendenza, per il tempismo e la sensibilità di salvare un garage (che oggettivamente è meno “sexy” di una graziosa palazzina, ma non meno degno di salvaguardia quando è bello)

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    • E perché mai? Milano è piena di edifici vincolati rifunzionalizzati senza problemi. Questo è un luogo comune, se sei un bravo progettista ce la fai senza problemi

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    • Siamo in ostaggio degli architetti delle varie commissioni al paesaggio. Penso sia tra gli immobili più brutti dell’intero centro storico.

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    • Il Garage Traversi è vincolato e benché piuttosto alterato da superfetazioni discutibili non cade a pezzi.
      Credo che il tempo darà ragione alla scelta di vincolarlo.

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  3. Intanto, piaccia o non piaccia esteticamente, ha l’accesso con il Telepass. Cosa non del tutto scontata nella moderna Milano. Tutto sommato non essendo “in prima linea” sul corso di Porta Romana, ma appena dietro, si può tollerare anche se esteticamente da fuori è a mio avviso abbastanza brutto. C’è di molto peggio su vie più prestigiose.

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  4. Ricordo che segnalare gli edifici di valore storico e artistico ma privi di tutela è un compito di legge dei PGT, che però a Milano si sono dimenticati di fare.
    Che gli edifici vincolati vadano in rovina invece è totalmente falso (è pieno di edifici vincolati perfettamente funzionanti), dipende anche da come si fa il vincolo e dall’intelligenza dei progettisti.

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  5. Al contrario della palazzina, personalmente, non lo avrei salvato, esteticamente é triste e bruttino. L’interno però é interessante, con una sapiente riorganizzazione potrebbe diventare un fantastico museo, utilizzando le rampe come il Guggenheim di NYC, con annesse sale conferenze etc. etc. e un fantastico ristorante/bar rooftop. Se resta così, occasione persa.

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  6. Peccato che sull’abbattimento di qualche anno fa del grazioso edificio giallo di fine ‘800 in via De Amicis la sovrintendenza non abbia battuto ciglio…

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  7. È una vergogna IMPERDONABILE che per la palazzina neorinascimentale di via Crema la Sovrintendenza e la Commissione Paesaggio non si siano mossi per applicare il vincolo che l’avrebbe salvata dalla BARBARICA demolizione. Mentre invece hanno messo il vincolo su un edificio che esteticamente è davvero brutto. Io non lo so cosa sta accadendo ma sembra che nella nostra città piuttosto che tutelare la bellezza invece tuteliamo la bruttezza.

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  8. A parte le caratteristiche architettoniche pensare di sopprimere 800 posti macchina nel centro di Milano in una zona con una densità abitativa mostruosa con alberghi, uffici, abitazioni , negozi, dove le auto parcheggiano sui marcipiedi è per chi ha ammesso una variante al PRG semplicemente demenziale.

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