Milano | Sella Nuova – Aggiornamento cantieri SeiMilano: luglio 2023

Siamo passati a fare un piccolo giretto fotografico nel nuovo quartiere sito a Sella Nuova di SeiMilano, il nuovo complesso residenziale posto tra via Bisceglie e via Calchi Taeggi sino al confine comunale con il confinante Comune di Cesano Boscone.

Il mese scorso era stata inaugurata la nuova via alberata, via Bianca Ceva, che funge da fulcro viabilistico per il nuovo quartiere. Qualche palazzina è stata già completata e qualche appartamento già consegnato.

SeiMilano è stato realizzato nel distretto di Sella Nuova, in prossimità della Stazione M1 Bisceglie. Sempre nel grande progetto del nuovo quartiere è stato ricavato un nuovo grande parco pubblico che coprirà una vasta area del complesso, sino al confine comunale con Cesano Boscone, e sarà attraversato dal canale scolmatore del fine Olona.

Il progetto, a firma dello studio Studio Mario Cucinella Architects (MCA), ha previsto la realizzazione di circa 1000 residenze, in edilizia libera e convenzionata, 30.000 mq di uffici e circa 10.000 mq di funzioni commerciali. Il nuovo parco pubblico di oltre 16 ettari, è un progetto del paesaggista Michel Desvigne. Lo sviluppo è frutto della partnership tra Borio Mangiarotti e Värde Partners.

Cominciamo il nostro percorso proprio da via Calchi Taeggi, uscendo dalla stazione della metropolitana (un percorso di circa un centinaio di metri da percorrere in parte sotto il parcheggio pubblico). Qui si stagliano le torri per uffici a sinistra, via Ceva al centro e le residenze sulla destra. Più a destra, sempre lungo via Calchi Taeggi è in costruzione il secondo lotto, quello delle torri più alte, formato da 11 edifici di varie altezze (sei basse e 5 molto alte) progettate sempre dallo Studio Mario Cucinella Architects (MCA). Le torri saranno così realizzate: 5 sul lato Nord da 15/20 piani, e 6 poste a sud del lotto di 6/8 piani.

Abbiamo percorso la nuova via Ceva lungo il suo percorso, sino all’incrocio con la via, ancora priva di nome, che ci riporta su via Bisceglie.

“L’ingresso” in via Ceva si presenta come un ampio spazio aperto, alberato e piastrellato con pietra (beola). La via è leggermente in salita, e sulla destra, dirigendoci verso Sud, troviamo le residenze già completate. Realizzate come tanti cubi disposti apparentemente in maniera disordinata lungo una strada pedonale sopraelevata, ancora chiusa al passaggio pubblico.

Le palazzine, tutte di 8 piani, si possono suddividere in tre tipologie differenti di estetica.

Ci sono quelle color grigio chiaro le cui facciate sono regolate da un rigido disegno a griglia bianco. Nei riquadri della griglia si aprono le finestre e i balconi un po’ a loggia e un po’ a terrazzino.

Poi ci sono le palazzine dal color “terra di Siena” la cui facciata è ritmata dagli ampi terrazzi sporgenti e raggruppati da montanti in metallo che si fondono con le ringhiere dei balconi. Questa soluzione è meno d’effetto, ma molto classica.

Per finire ci sono le palazzine di color più beige, il cui disegno esterno è caratterizzato dai bovindi o balconi a serra, chiusi in parte da vetrate. Questi si trovano solo sui lati esposti al sole maggiormente, mentre il lato verso Nord è disegnato solo da finestre sottolineate da una cornice sporgente in color bruno scuro.

Subito all’inizio, si apre una piazza pedonale, da dove si accede, tramite una scalinata, alla passeggiata sopraelevata. Da qui si accederà al parco e si possono osservare sia gli uffici che le nuove torri ancora in costruzione.

La passeggiata pedonale, come dicevamo, è ancora chiusa al passaggio pubblico. Sarà caratterizzata da sedute, aiuole, ponticelli e terrazze che si apriranno sul parco.

Raggiungendo la parte meridionale del complesso, verso il Lorenteggio, possiamo vedere le ultime case ancora in fase di completamento. Sullo sfondo spicca come un vaso di vetro The Torch, il palazzo per uffici di Via Anna Kuliscioff 4, progettato nel 2007 e completato nel 2010 dall’Architetto Francesco Fiorica.

Ed eccoci all’angolo con la nuova strada ancora senza nome che si collega con via Bisceglie. Qui sta sorgendo lo spazio commerciale e per servizi in funzione del quartiere, compreso un parcheggio per accedere al complesso.

SeiMilano

  • progetto architettonico: MCA – Mario Cucinella Architects
  • progetto strutturale: Milan Ingegneria spa
  • progetto impiantistico: Studio Ferrari e Brocajoli – Curtatone, MN
  • direzione lavori: Starching srl
  • responsabile lavori arch. Claude Raymond Van Steenwinkel per Starching srl
  • direzione lavori strutture: ing. Filippo Valaperta per FVProgetti srl
  • direzione lavori impianti: ing. Gigi Marazzi per Studio Planning srl – Monza, MB
  • progetto facciate: Eurodesign sas – Arluno, MI

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

Sella Nuova, Sei Milano, Via Bisceglie, Via Calchi Taeggi, Via Parri, Baggio, Mario Cucinella Architects, Borio Mangiarotti, Värde Partners

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

17 commenti su “Milano | Sella Nuova – Aggiornamento cantieri SeiMilano: luglio 2023”

      • Guardi, visto che tanto qua qualsiasi cosa si dica si viene sempre sbeffeggiati sarò più chiaro: MI FA DAVVERO CAGARE E PENSO AGLI SFIGATI CHE CI ANDRANNO A VIVERE…meglio?

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          • È vero che il progetto architettonico (il concept generatore dello spazio) è decisamente scadente così come la maggior parte delle facciate. Non parliamo poi del parco con gli alberi disposti secondo un reticolo ortogonale, con viali prospettici che non inquadrano niente e un paio di ponti per ricucire lo strappo causato dal deviatore… Però bisogna riconoscere la capacità della Borio Mangiarotti di essere riuscita a portare avanti un progetto così grande. Poi le finiture sono buone e i prezzi relativamente bassi. Quindi il complesso ha i suoi lati positivi

          • Non capisco perché tutti critichino il progetto senza avere basi oggettive.
            A parte che si va a riqualificare una zona che versava in completo abbandono e già solo per quello l’intervento è pregevole. Inoltre si vanno a realizzare circa 16 ettari di parco, che faranno sistema con quelli già presenti nella zona Ovest.

            Non so bene dove viva lei, ma se questo è poco verde evidentemente è abituato alla foresta amazzonica.

            Inoltre verranno realizzate anche residenze agevolate (cosa di cui la città ha estremo bisogno) che non verranno isolate dal resto dell’intervento ma ne faranno parte, inserendole nel mix abitativo e di servizi che verranno offerti, quali negozi e ristoranti.

            Per quanto riguarda lo stile architettonico sono gusti, ma vedendo gli scempi realizzati in città non mi sembra assolutamente uno dei peggiori, e parlo da architetto, quindi di interventi come questi “ne ho visti giusto un paio…”

  1. A parte il fatto che NON ci vivrei mai… Ma quelle sedute che si vedono in alcune foto con al centro delle essenze possibile che non si riescano a mettere in altre luoghi d questa disastrata Milano come ad es. in p.zza san Babila?

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  2. Alcune risposte ad alcuni post sulla qualità edilizia del progetto ecc lasciano già capire che bel ambiente si verrà a creare…

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  3. A volte non capisco se su questo blog si critichi a prescindere. Esprimerò un giudizio puramente tecnico rispetto al progetto, non avendo nulla a che fare con esso. Tuttavia spero sia solo il primo di altri interventi di questo tipo.

    In primis: si recupera una porzione del territorio milanese prima lasciato al degrado con un intervento che propone un mix di residenza libera e convenzionata (tipologia estremamente necessaria alla città di Milano) con servizi e negozi al piede, evitando così uno zoaning cittadino.

    Secondariamente si parla di verde… l’intervento sorge vicino ad un nuovo parco di circa 16 ettari che farà sistema con il resto dei parchi ad ovest. Non sono sicuro di dove abiti l’utente che millantava il poco verde presente, evidentemente a Central park o nella foresta amazzonica.

    Per quanto riguarda l’architettura in se è una questione di preferenze personali: qui una firma importante come MCA ha proposto uno stile moderno ma non particolarmente innovativo tuttavia è ben lungi da essere “pessimo” come alcuni utenti esprimono nei commenti. Abbiamo ben altri esempi a Milano di pessimi progetti anche vicino al centro storico.

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  4. Quanta pietra e quanto asfalto però.

    Potevano depavimentare con un progetto a suolo verde e permeabile e invece…

    La retroguardia dell’avanguardia

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