La Scala di Milano dai primi mesi del 2024, verrà impacchettata dalle impalcature per un restauro completo delle tre facciate ( via Filodrammatici, largo Ghiringhelli/piazza della Scala e via Giuseppe Verdi).
L’intervento, ormai necessario dopo l’ultimo restauro che risale al 2004, ha ricevuto l’ok dalla Sovrintendenza e perciò Palazzo Marino ha avviato la procedura al progetto esecutivo. I lavori dureranno 330 giorni per un costo di 902mila euro (in parte coperto dalle pubblicità che verranno affisse sulle impalcature).
Dopo gli ultimi episodi che han visto frammenti di cornicione cadere a terra (nel marzo 2022) e sondaggi che hanno rivelato problemi in vari punti dell’ultra 245enne edificio: infiltrazioni di acqua piovana, distacco di intonaci, problemi alle pietre e cornicioni. Già lo scorso anno erano stati effettuati dei lavori al portico delle Carrozze a causa del degrado causato dalle infiltrazioni provenienti dal terrazzo.
Naturalmente passando i tram in piazza della Scala, non potevano mancare gli ossidi di ferro depositati sulle facciate col classico color ruggine.
Perciò a tal proposito son state fatte una serie di proposte per limitare gli effetti della polvere di ferro in piazza della Scala, come quelle che vedono ridurre la velocità dei mezzi, modificare la viabilità o il percorso dei mezzi, oppure istituire un binario unico e lontano dal teatro per ridurre il passaggio di un solo tram per direzione, un po’ come accade davanti alle Colonne di San Lorenzo. Per ora sono solo dei suggerimenti. Per il futuro si vedrà.
Il restauro conservativo, affidato all’architetto Pasquale Francesco Mariani Orlandi, già protagonista del recupero del Lirico, prevede di seguire le linee degli interventi del 2004. Gli infissi esterni in legno (persiane, portoni) saranno oggetto di una revisione integrale. Su pietre e marmi verrà fatta prima una disinfezione per poi procedere con la pulitura, la rimozione degli strati in eccesso, l’eliminazione delle efflorescenze, la stuccatura e la protezione per isolare la pietra dagli agenti esterni.
Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Duepiedisbagliati; Wikipedia
Fonte: Corriere della Sera; Teatro alla Scala
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Dovrebbe essere fatto a spese di Mario Botta. ??
Ben venga il restauro delle facciate di questo simbolo di Milano.
La proposta di ridurre la (già lenta) velocità del tram o, peggio, di istituire un binario unico davanti al teatro ha davvero poco senso dal punto di vista viabilistico, andando a creare un’ulteriore ingessatura nella rete con il solo (e tutto da verificare) obiettivo di diluire nel tempo la ritinteggiatura della facciata.
Uno pensa che 2004 sia ieri, invece son 20 anni..
Stiamo ancora aspettando la pedalizzazione di piazza scala e piazza Cincinnato
E piazza di sta cippa no?
Serve una bella ripulita. Quanto al traffico privato vedo molto difficile spostare i binari o istituire un binario unico come in Colonne. Infatti, come gestisci i veicoli privati se c’è il senso unico alternato? Aumenti il traffico.