Infrastutture | Trasporti – L’Alta Velocità avanza. Milano e Bari ancora più vicine.

Progetto Alta Velocità Adriatica: Studio di Fattibilità per Nuova Linea Bologna-Bari

L’avanzamento dell’alta velocità ferroviaria prende slancio con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha richiesto a Rete Ferroviaria Italiana uno studio di fattibilità per una moderna linea ferroviaria Bologna-Ancona-Pescara-Foggia-Bari. Questa proposta ambiziosa potrebbe superare l’attuale tratta costiera, aprendo prospettive di sviluppo economico.

Il Corriere aveva anticipato l’interesse del Ministero per un’analisi di fattibilità di questa nuova tratta ad alta velocità lungo l’Adriatico. L’obiettivo è confrontare costi e velocità, mettendo a confronto la proposta di una nuova linea con l’opzione di potenziare l’infrastruttura esistente.

L’implementazione di una nuova linea ad alta velocità da Bologna a Bari, simile a quella che ha trasformato la mobilità sul versante tirrenico, potrebbe richiedere un investimento di 40-50 miliardi di euro. Con treni capaci di raggiungere i 300 km/h, si potrebbero drasticamente ridurre i tempi di viaggio da Nord a Sud, risolvendo disparità attuali come il fatto che si impieghi meno tempo per raggiungere Milano da Napoli che da Pescara, nonostante la distanza da quest’ultima sia più breve.

Come alternativa, si valuta la velocizzazione della linea esistente, con costi più contenuti (5 miliardi da Bologna a Lecce), ma con una velocità massima di 200 km/h.

Un’analisi di Confindustria Ancona stima che la realizzazione di una nuova linea ad alta velocità comporterebbe un investimento di circa 44 miliardi di euro, ma prevede un ritorno economico significativo: un aumento di 95 miliardi di PIL e notevoli benefici per turismo, industria, ambiente e qualità della vita. Si prospetta anche la creazione di 144.000 posti di lavoro a tempo pieno, distribuiti nelle regioni coinvolte (Abruzzo, Emilia Romagna, Marche, Molise, Puglia). Per queste regioni, il solo cantiere del progetto potrebbe contribuire a una crescita del PIL annua dell’0,6%, mentre a livello nazionale il contributo alla crescita si stimerebbe intorno all’0,4%.

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9 commenti su “Infrastutture | Trasporti – L’Alta Velocità avanza. Milano e Bari ancora più vicine.”

  1. Sarebbe una manna dal cielo per tutti i pendolari e i fuori sede (non solo studenti). La Roma Milano ha ampiamente dimostrato la superiorità del treno rispetto a tutte le altre tipologie di spostamenti e deve essere estesa il più possibile.

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    • Verissimo. Come cambierebbero la vita anche una linea metropolitana in più a Milano, tre in più a Roma e una in più a Torino e Napoli. Con una ventina di miliardi, o anche meno, si potrebbero fare.

      Sicuramente è stupido continuare a investire in strade e autostrade che sono già troppe e ridondanti. Con più treni e trasporto pubblico potremmo finalmente ridurre l’uso dell’auto in questo Paese, uso che è fuori controllo.

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    • Puntare sui treni è sempre un’ottima idea, di fatto sono stati il motore della rivoluzione industriale.
      Tuttavia non pensiamo che l’alta velocità sia la panacea di tutti i mali, a livello infra-cittadino i tram in Italia continuano ad essere un miraggio.

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  2. Ottime notizie. L’Italia è uno dei paesi all’avanguardia in alta velocità, che esporta anche all’estero. Ci vorrebbero anche collegamenti diretti con aeroporti per completare il tutto, e in un futuro prossimo, il collegamento finale con la Sicilia, ma siamo già a buon punto e i risultati ci sono.

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  3. Come si fa a confrontare la domanda di trasportondi Napoli(una città metropolitana) con Pescara(una città di circa100.000 abitanti).La direttrice adriatica ha una domanda di trasporto incomparabile con quella Napoli, Milano che interessa le principali aree metropolitane del Paese. Invece sull’adriatica,tolta Bari che però sta per essere collegata con la linea AV Bari-Napoli al corridoio centrale, le altre citta adriatiche sono piccoli bacini di domanda trasportistica. Il fatto che Italo non viaggi più su quell’itinerario vorrà pur dire qualcosa.Si cerchi di raddoppiare i binari della linea attuale al confine fra Molise e Puglia e si lascino perdere progetti assurdi per costo ed impatto ambientale. E se il magro bilancio dello Stato lo consentirà si acquistino piuttosto treni per organizzare servizi più sicuri e funzionali.

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  4. Sicuramente Lei risponde da perfetto incompetente in materia! Una nuova linea ferroviaria sia per l’alta velocità che per il trasporto merci sulla direttrice Adriatica oltre a ridurre i tempi di percorrenza con il nord Italia, ridurrebbe l’inquinamento acustico e la pericolosità delle città costiere che vengono attraversate dai treni merci tutti i giorni.(Ricordarsi dell’incidente di Viareggio)
    Lei dimentica anche l’importanza del turismo estivo su questa tratta superiore a livello di numeri da quello tirrenico.
    Queste sono opere da realizzare per avvicinare l’Europa con il sud Italia per chi non vuole prendere l’aereo!

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  5. Ottimo, ma nel contempo molto triste, non si può ancora nel 2024 ignorare il resto d’Italia, che si ferma a Bari. Se si è pensato di realizzare il ponte di Messina, che senso ha ignorare la Calabria e la Sicilia? Politica con i pantaloni corti😔

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  6. Ancora meglio l’alta capacità Taranto–Milano in maniera da completare la dorsale Adriatica inserita nel piano TNT Europeo nel 2012 e poi cancellato, eliminerebbe l’inquinamento irreversibile del Mare Adriatico causato dal traffico merci navale proveniente dall’oriente trasferendolo su quello ferroviario non inquinabile perchè elettrico.

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