Dopo aver visto, qualche settimana fa, gli avanzamenti di cantiere della stazione M4 Sforza Policlinico, eccovi un po’ di foto dal cantiere per il “collegamento agevolato” M4-M3 (Missori) attraverso il percorso pedonale da un uscita all’altra delle due stazioni per una distanza di circa 300 metri.
Al contempo diamo uno sguardo veloce al cantiere dove proseguono i lavori per portare a termine la riqualificazione della Torre Velasca e della sottostante piazza. Il restauro della Signora Torre è a cura dello studio capitanato dal milanesissimo Paolo Asti. L’investimento complessivo di Hines, tra acquisto e interventi di restauro, è di 230 milioni di euro. L’edificio brutalità venne progettato nel 1954/55 dal gruppo di architetti dello Studio BBPR (G. L. Banfi, L. Belgiojoso, E. Peressutti, E. N. Rogers) e inaugurato nel 1961 (anche se nel 1957 l’edificio era già stato completato).
Mentre prosegue anche il cantiere, in opera dallo scorso aprile, per la creazione della nuova uscita della M3 Missori da realizzare in via Pantano angolo via Albricci e via Larga. La nuova uscita, presentata nel gennaio 2021, consentirà un accesso migliore per connettere, la stazione Missori M3 alla nuova Sforza-Policlinico M4 quando aprirà a fine anno.
Connessione discutibile dove gli utenti della metropolitana per il cambio di linea, dovranno percorrere un bel tratto (circa 9 minuti) a piedi per raggiungere rispettivamente M3 o M4. A questo link il progetto aggiornato.
Qui di seguito la situazione fotografata a metà febbraio 2024.
Il percorso pedonale, con riqualificazione, coinvolgerà anche tutta via Pantano e parte di Largo Richini, dove verranno rimossi una cinquantina di parcheggi. Cosa che sta già sollevando polemiche tra gli abitanti della zona. Il Comune garantisce che i parcheggi saranno distribuiti e garantiti per gli abitanti, nelle vie limitrofe.
L’area della piazza, adiacente all’antichissima basilica di San Nazaro, sarà pedonalizzata per buona parte (per fortuna). Nelle foto a seguire la situazione attuale. Un luogo veramente bello violentato dalle auto parcheggiate (sia in modo consentito che in modalità selvaggia).
Sistemato anche il bellissimo percorso-passeggiata che si trova tra la Statale e la basilica.
Mentre qui di seguito due foto dal cantiere vero e proprio della stazione M4 Sforza-Policlinico.
Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Comune di Milano, M4
M4, Via Santa Sofia, Via Pantano, Brolo, Piazza Velasca, Torre Velasca, M3 Missori, M4 Sforza-Policlinico, Metropolitana, via Francesco Sforza, Via Larga, Via Albricci, Vetra, Sant’Ambrogio, De Amicis
Quando vedo ridare dignità ha dei luoghi millenari come la Basilica di San Celso mi si apre il cuore.
Sono solo 100 anni che si parcheggia lì mentre la chiesa troneggia da mille
Vogliamo ragionare su quanto ignoranti siamo nel dare priorità alle auto rispetto agli umani?
Bellissima prospettiva! Te la ruberò.
Le auto in città sembrano una realtà immutabile quando invece sono un fenomeno relativamente recente
le auto non sono oggetti dotati di anima, servono agli stessi umani di cui parla.
umanesimo da quattro soldi, state togliendo la vita a chi porta avanti milano
re, guarda che mica solo chi gira in auto porta avanti Milano – altra retorica portata avanti da chi usa l’automobile per muoversi in città – così come chi gira in bici magari ha pure un auto ma la usa solo quando serve, avvalendosi di mezzi pubblici, car sharing e servizi alternativi il più possibile.
Quindi asciuga le lacrime e raffredda i polpastrelli..
Ecco l”immancabile cumenda convinto di reggere il PIL meneghino sulle sue spalle e per questo si sente il diritto inalienabile di prevalere sul pubblico interesse.
Poi non hai visto “Christine, la macchina infernale” di Carpenter se affermi che le automobili non hanno un’anima! :-)))
Questa cosa che il parcheggio deve essere garantito agli abitanti, per di più gratuitamente, é una aberrazione. Perché? Allora se compro una mucca ed abito in centro ho diritto à parcheggiarla sul suolo pubblico?
No, ma se compri un po’ di cervello potresti addirittura capirne il motivo.
Il mancato collegamento della nuova metro farà riscoprire il luogo più autentico e bello di Milano in una passeggiata che racconta la storia della nostra città tra chiese, vicoli, bassorilievi e sculture.
Il muro di recinzione dell’università è un capolavoro. Sarà sorprendente, vediamo perfavore il bicchiere mezzo pieno.
Tutto molto bello Dario, ma se hai fretta di andare dalla M3 alla M4 perché devi andare a Linate a prendere un aereo, bassorilievi e sculture in quel momento ti interessano relativamente, e 9 minuti a piedi, magari con una valigia, sono un’eternità.
Ricordo che basta scendere alla fermata successiva per avere un vero collegamento interrato con le altre linee della metropolitana.
ma cosa c’entra? la M1 mica va a Linate.
La M1 va a san Babila e li si può prendere la M4. I trasporti devono essere capillari e non per forza tutte le stazioni devono portare esattamente dove vuole andare ogni singolo utente.
Il costo per creare un collegamento anche in questa stazione, secondo me, non era abbastanza giustificato visto che a sole 2 stazioni di distanza e 1 cambio in più si può fruire dell’altra linea di metro, senza fare un pezzo a piedi, che poi non ci si impiega 9 minuti per fare 350mt, ma 4/5 minuti massimo…
La M1 va a san Babila e li si può prendere la M4. I trasporti devono essere capillari e non per forza tutte le stazioni devono portare esattamente dove vuole andare ogni singolo utente.
Il costo per creare un collegamento anche in questa stazione, secondo me, non era abbastanza giustificato visto che a sole 2 stazioni di distanza e 1 cambio in più si può fruire dell’altra linea di metro, senza fare un pezzo a piedi, che poi non ci si impiega 9 minuti per fare 350mt, ma 4/5 minuti massimo…
quindi secondo te da Affori, per esempio, io per andare a Linate con i mezzi senza piacevoli intermezzi bucolici a piedi, vado a Centrale con la M3, scambio sulla M2, vado fino a S. Ambrogio (cioè nella direzione opposta), e prendo lì la m4?
Geniale, come ho fatto a non pensarci io.
No, cambi a Duomo con M1 e poi a San Babila con M4
Vero la Mm4 non doveva esistere bastava allungare la Mm3 da San Donato attraverso la circonvallazione Est da idroscalo attraverso Novegro e Linate fino all'”aeroporto anche con un solo binario come hanno fatto x la metro leggera (Melo) ,così era una sola sia dal D’uomo che dalla centrale ed Affori (Comasina)
Vi rendete conto che state tutti ipotizzando e pensando solo a chi abita o lavora in quel tratto di strada! Vi rendete conto di quanti ginegozi e uffici hanno chiuso in questi 7 /8 anni nel tragitto di m4 in periferia!
@comasino
MM3 > interscambio a REBUBBLICA > interscambio con S1-2-5-6-13 > interscambio a DATEO con MM4 fino a LINATE
Giusto.Questo collegamento è utile per chi dovrebbe cambiare tre metropolitane.Meglio fare 300 metri e risparmiare un cambio.Magari,se le condizioni lo permettessero, si potrebbe affiancare un tapis roulant.Forza Milano,più trasporto pubblico e meno privato.
San Nazaro in Brolo non San Celso. Itinerario da San Bernardino alle Ossa, Santo Stefano ( vi è stato battezzato Caravaggio..) Ca’ Granda del Filarete e Richini con importante Quadreria , Santa Annunziata con superba tela del Guercino, Palazzo napoleonico Greppi del Piermarini, Palazzo Cardinale Schuster e meravigliosa dirimpettaia Chiesa di Sant’ Antonio Abate. Fino ad antichissima Basilica tardo imperiale del IV secolo DC di San Nazaro in Brolo. La prima Chiesa a croce latina del mondo!! Tante città a livello mondiale si sognano un itinerario del genere. Ci vuole una giornata intera. E a Milano si sta a discutere di 50 posti auto per residenti? In francese si dice: FUORI DAL CAZZO. Via tutte auto e scooter. Anche in Piazza Santo Stefano. Era la visuale Paesaggistica per eccellenza di Milano. El laghet di Santo Stefano con visuale absidale del Duomo. Per finire a lampioni in zincato grigio che farebbero cacare in tangenziale. Si adottino consoni a luoghi monumentali. Milano ha bisogno di essere AMATA.
Anche perché farei umilmente notare che in via Festa del Perdono o in via Pantano non ci vivono dei poveri disadattati che campano col reddito di cittadinanza. Che si comprino il box. Oppure che vendano la macchina e prendano il taxi.
Tra l’altro se non ricordo male prima dei lavori c’erano i lampioni in stile.
Grazie per la descrizione e … bravo !
La riqualificazione è apprezzabile (a parte il solito arredo urbano dozzinale) e sacrosanta, ma dovrebbero smetterla di vendercela come un collegamento tra M3 e M4.
Nove minuti a piedi all’aperto NON sono un collegamento. Sono due stazioni vicine, punto.
Allora alla stessa stregua dovremmo dire che c’è un collegamento M1-M2 tra Pasteur e Caiazzo, o tra Conciliazione e Cadorna via piazza Virgilio e stazione FN.
Dobbiamo far passare il messaggio che NON esiste alcun collegamento fra M3/l ed M4 . Punto. Sono solo due stazioni distinte, di due linee separate, che insistono sul centro città. E sono più o meno vicine.
Bene invece se con questa narrazione (non veritiera da parte di Atm e stampa di parte) , si riscopra un itinerario antico e dal grande valore storico .
via quella dannate auto. sono ovunque
Si è voluto portare la M4 in centro-centro e questo è il risultato. Fosse stata fatta passare lungo i bastioni avrebbe incrociato la verde e la gialla senza problemi e poi ,a cinque giornate, a destra fino a Linate.
Ma che razza di collegamento è un percorso di 9 minuti all’aperto? ???
Domanda da ignorante, ma nella penultima foto il cantiere non va ad occupare (lato a sinistra della foto) anche quello che era l’alveo della Cerchia dei Navigli?
Non era stato detto che la (ahimè, al momento utopistica) riapertura della Cerchia sarebbe stata salvaguardata e il vecchio percorso non sarebbe stato intaccato dai lavori? Così ad occhio in quel tratto non sembrerebbe…
La stazione Sforza-Policlinico dovrebbe essere stato fatta al di fuori dell’alveo del naviglio. La linea di fuga della parte in calcestruzzo della foto che dici sembra allineata all’ultimo edificio, che fa da angolo a Corso di Porta Romana e che dovrebbe corrispondere alla sponda del naviglio.
Ricordo di aver visto delle tavole di progetto da cui si desumeva questo. Prima erano disponibili a questo indirizzo https://www.metro4milano.it/cantieri/stazione-sforza-policlinico/ ma ora non si trovano più. Anche il sottopassaggio di uscita della stazione M4 verso l’ospedale, passando al di sotto del naviglio, non dovrebbe avere interferito con il suo percorso. Del resto eventuali demolizioni delle sponde sarebbero andate incontro ai problemi che si sono presentati in Sant’Ambrogio.
Spero sia così. In questi anni siamo passati dalla promessa di riaprire i navigli al completo disinteresse per il tema. Non ci sarebbe da stupirsi se non solo non si è fatto nulla, ma si fosse anche peggiorato l’esistente.
Devo rettificare il mio post precedente.
Ho verificato di persona e la traccia rettilinea di costruzione che si vede nella penultima fotografia si trova realmente all’interno dell’alveo del Naviglio. Dovrebbe trattarsi (sempre il condizionale) della copertura della condotta fognaria realizzata sin dai tempi della chiusura del Naviglio e ancora funzionante lungo tutta via Francesco Sforza. Per qualche ragione deve essere stata ricostruita.
Ora, c’è da chiedersi cosa ne è stato della parete del Naviglio, visibile in questa vecchia foto presa dalla prospettiva opposta.
https://www.flickr.com/photos/milan_lera_insc/17489518110/in/album-72157625562607256/
È stata demolita? È stata conservata? È intervenuta la Soprintendenza? Perché non se ne mai parlato (a differenza di altri cantieri della M4)?
Sarebbe utile che Urbanfile ci fornisca qualche notizia con il prossimo aggiornamento del cantiere Sforza-Policlinico.
Anche qui , a San Babila, per passare da M1 a M4, bisogna uscire e rientrare dai tornelli. Non esiste un passaggio diretto tra le due linee, come invece avviene in Duomo fra M1 e M3, Cadorna e Loreto fra M1 e M2, a Garibaldi tra M2 e M5 o a Zara fra M3 e M5.
Le linee progettatele e realizzatele bene, non monche.
Quando a San Babila ho dovuto mostrare il passaggio a due ospiti di fuori Milano, sono sprofondata dall’ imbarazzo: le due amiche , sorprese dal dover uscire dai tornelli di M1 per rientrare dai tornelli di M4, hanno chiesto: erano finiti i soldi per non fare il passaggio diretto?
C’è di buono che abbiamo guadagnano comunque un percorso pedonale.
E che si pedonalizza parte della zona.
Che è uno scandalo che in pienissimo centro storico si va ancora con l’automobile.
Queste sono cose buone.