Milano | Centro Storico – L’aiuola di piazza Duomo: al via il progetto di Zegna

In questi giorni sono partiti i lavori di giardinaggio per rifare l’aiuola di piazza del Duomo. Dopo sette anni le palme e i banani dello sponsor Starbucks, lasceranno il posto, come abbiamo già potuto vedere nella presentazione del progetto lo scorso novembre, al progetto Oasi Zegna di Ermenegildo Zegna.

I giardinieri sono al lavoro per trasformare l’aiuola in un “«”boschetto” ispirato a quello, di cento chilometri quadrati, situato nelle Alpi Biellesi in Piemonte, voluto e creato dalla omonima famiglia agli inizi del secolo scorso come un modello di consapevolezza sociale e ambientale. La partnership durerà tre anni e la nuova aiuola sarà consegnata in occasione del Salone del Mobile (16-21 aprile).

Palme e banani saranno ripiantati in terreni a loro favorevoli distribuiti nei vari municipi di Milano. Prima però saranno portate nelle serre comunali per essere curate dal  momento che hanno un parassita.

Nel 2017, la decisione di Starbucks di introdurre piante esotiche aveva generato controversie, mentre il progetto Zegna adotterà un approccio diverso, portando nel cuore del Centro Storico di Milano elementi distintivi della flora alpina piemontese. Le aiuole ospiteranno una struttura permanente composta da quattro boschetti di canfore a cespuglio, piante sempreverdi e rigogliose che rappresenteranno gli elementi stabili di un ecosistema ottimizzato. Tra questi boschetti, saranno collocate piante fiorite soggette a rotazione: i vivaci rododendri dall’autunno alla tarda primavera e i delicati fiori bianchi del Philadelphus dopo la fioritura dei rododendri. Queste due specie garantiranno un habitat favorevole alla presenza di farfalle e insetti impollinatori. Al termine del ciclo, le piante verranno trasferite nell’Oasi Zegna.

Il progetto Zegna si ispira a un dipinto del 1957 di Dino Buzzati, “Piazza del Duomo di Milano”, che raffigura il Duomo e le sue guglie come una vetta dolomitica con numerosi pinnacoli, al centro di una vallata verde. L’assessore al Verde, Elena Grandi, ha dichiarato: “L’aiuola di Piazza Duomo è un ambito simbolico ma significativo e molto amato dai cittadini. È giusto che da qui parta il racconto del verde non solo come elemento decorativo, ma soprattutto per la sua importanza vitale nell’equilibrio degli ecosistemi”.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

Arredo urbano, piazza Duomo, Centro Storico, Verde pubblico, Ermenegildo Zegna

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24 commenti su “Milano | Centro Storico – L’aiuola di piazza Duomo: al via il progetto di Zegna”

  1. Progetto FORESTAMI altra pagliacciata. Marketing green.Piantine da 5 cm che arrostiranno sotto il sole. A Segrate, e dico Segrate con poche risorse comunale, hanno riqualificato 3 km di Cassanese con SEMPREVERDI di tante specie. Cresciuti in fretta ora offre un meraviglioso colpo d’occhio rigoglioso. Anche in inverno quando ci sarebbe più bisogno…Di contrassegno inquinamento e di paesaggio altrimenti spoglio…Al Comune di Milano e Regione Lombardia sono capaci di intendere e volere? O intendono solo SOLDI da incassare e fottere ai cittadini?

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    • A Segrate lungo la Cassanese hanno fatto un ottimo lavoro sul discorso verde. Confermo. Un po’di meno sulle rotatorie, sbagliate in termini di larghezza e raggi di curvatura…

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    • Segrete ha un sindaco con una visione ! Per questo si vedono i risultati concreti sbalorditivi. Milano non ha una visione. Oppure c’è l’ha ma solo per pochi fortunati miliardari che speculano senza alcun interesse nella città. Più chiaro di così!

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      • Segrate ce l’aVEVA, il sindaco con una visione. Questo è scadente, non sa investire, non sa come gestire il famigerato KM verde. Mette piante pagate dall’Europa a fronte di un progetto non suo, e le lascia morire durante l’estate, anche se sono a ridosso della cava che è un serbatoio enorme d’acqua. Le aiuole sono infestate da erbacce, autogestite da madre natura, come se questa fosse una scelta urbanistica. Sia che si parli di aiuole nelle rotatorie, sia quelle di fronte ad asili e scuole elementari. Segrate ERA un giardino, ora sembra una mezza giungla. E nei quartieri periferici è persino peggio.
        PER CARITÀ, grazie di aver salvato il golfo agricolo, ma per il resto, sto sindaco è davvero un disastro. E ho paura che ci consegni all’opposizione che ha proposto personaggi impresentabili e loschi figuri immaginati con chi sappiamo…

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    • L’AMBIENTE

      Il governo a Bruxelles strappa una deroga di 10 anni sulla diminuzione dei limiti alle polveri nell’aria delle regioni padane

      Bella merda governo di inquinatori.
      Bella merda regione di inquinatori

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  2. La pianta della canfora è perfetta, è un sempre verde, cresce velocemente, non perde le foglie d’inverno e crea un effetto molto suggestivo.

    Magari lo capissero quelli del comune.

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  3. C’è speranza di vedere spostati i taxi? Sarebbe bello allargare quella aiuola e eliminare totalmente il parcheggio taxi che è un pugno in un occhio oltre a creare gravi problemi di sicurezza visto che I tassisti se hanno fretta fanno il pelo a chi attraversa la strada

    Ci sarebbe piazza Diaz che si potrebbe pedinalizzare per metà e dedicare ai taxi per un’altra metà

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  4. Candore, Magnolie , Salici, Oleandri Ma anche CONIFERE che fanno parte della tradizione dei Parchi Storici di Milano (Sempione, Palestro,Guastalla,Ravizza, etc). Ad esempio sui bordi delle tangenziali, grandi assi di scorrimento senza spendere grosse cifre vanno benissimo anche siepi di conifere. Crescono rapidamente e danno bella macchia di colore anche in Inverno. Attenuando grigiore generale ed effettuando contrasto ad inquinamento ed umidità. E sono antizanzare..Sui bordi della nuova tangenziale Rho Monza ne hanno piantumato un pezzo tra Cormano e Bollate. In 3 anni effetto è già notevole. Sarebbe bello inoltre un bel PARCO DEL MEDITERRANEO. Anche di dimensioni ridotte. Con vegetazione mediterranea.Pini marittimi, lecci, cipressi, oleandri. A richiamare anche caratteristiche mediterranee di Milano..In tanti giardini privati ne esistono di bellissimi esemplari. Ed a proposito se veramente si volesse fare meno propaganda finto ambientalista e più incisività si potrebbe incentivare privati ed aziende. A piantumare ( a mio parere SEMPREVERDI) nelle loro pertinenze. Penso specialmente ad aziende logistica e data center. Davanti a brutti capannoni.Piantare 2 o 3 alberi ognuna sarebbe un investimento esiguo per loro. Magari con uno sgravio regionale e comunale. Con un ritorno però di miglioramento del Paesaggio ed ambientale impagabile.

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    • volendo dovremmo fare un misto legumi e le piante sopra citate per ridurre CO2, NOx (per questo i legumi) e rumore…. ma figurati se ci pensano

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  5. Vedremo il risultato della nuova Piazza Duomo…peccato perché ora le palme e i banani, cresciuti parecchio, davano veramente l’idea di un bel boschetto. Ma purtroppo la nostra giunta è molto legata agli aspetto di marketing più che ai risultati per i cittadini e il marchio Zegna permette al sindaco di farsi bello….
    E i sempreverdi? Tutti i vecchi giardini di Milano sono pieni di magnifici esemplari. E ora? Solo cosiddette piante “autoctone”, rachitici alberelli che non resistono al cambiamento climatico…Citylife, Cascina Merlata, Parco Fontanili, tutte aree che per mesi risultano spoglie e rappresentano l’occasione perduta per avere macchie verdi perenni.
    Ma iniziassero a piantare lecci, pini, magnolie ecc che sopportano il caldo e la siccità…ma è l’ennesima battaglia persa per rendere migliore la nostra bistrattata città!!

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  6. Ma facciamo una bella campagna per i sempreverdi.
    Facciamo sentire la nostra voce.
    I sempreverdi ci consegnano una città verde tutto l’anno e in genere hanno rapida crescita.
    Sarebbe bello che Urbanfile si facesse promotrice di quest’idea che è sicuramente gradita ai cittadini ma che il Comune non vuole tenere in considerazione.

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    • Io ci sono!!! Già URBAN FILE sarebbe un bel vettore..Scrivete su ogni social che usate a Comune, Regione e vari assessorati. Ai giornali. Se ne deve parlare con famigliari, amici, conoscenti, in ambito lavorativo.Amplificare conoscenza del problema e ricerca della soluzione. Mi piace quando giro per il Comune e per Città metropolitana MILANO i vari contesti urbani. Sotto diversi aspetti. Dal punto di vista del verde è emblematico il Piazzale davanti ad Ortomercato. Senza alberature sarebbe di una oscenità senza pari. Con presenza di una quindicina di alti Pini marittimi, caso più numeroso a Milano, ed altrettanti Abeti e Conifere ,effetto viene parecchio mitigato. Mi viene in mente bellissimo bosco di Abeti sul lato est del Parco Idroscalo. Meraviglioso in inverno, quando il resto è spoglio. Assorbono inoltre umidità… Piacevole in estate sostarvi sotto, con quel leggero odore di resine che tengono lontane le zanzare. Oppure la vera e propria secolare Brughiera che inizia a pochi km fuori dal Comune ed arriva ai Laghi. Esempio pii spettacolare ed enorme Pineta di Appiano Gentile. Non perché sia interista🤣. Un immenso e fitto bosco di conifere. Ma già nelle zone di Limbiate, Desio, Cesano Maderno sono presenti imponenti presenze di queste meravigliose specie. Il comune di Milano purtroppo ha sofferto anche per patrimonio arboreo dei bombardamenti seconda guerra , incendi conseguenti e disboscamenti per riscaldarsi. È una vegetazione relativamente recente. Dal punto di vista orografico andrebbe differenziato visivamente il passaggio del Paesaggio tra il Sud Milano ed il Nord. Dalla piena campagna ed agricoltura del Parco Sud. E relativo Parco Agricolo fatto di spazi aperti e di tipiche alberature di Pianura. Alla parte Nord Milano che invece accompagna dolcemente verso le colline fino ai Laghi e poi Prealpi ed Alpi. In questo territorio fortemente antropizzato, percorso da milioni di veicoli e persone è fondamentale piantumare intensivamente Conifere e Sempreverdi. A ricreare un Paesaggio naturale anche in Inverno. Ed a mitigare una presenza umana così impattante.

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  7. Restando in tema INQUINAMENTO di questi giorni. A parte ennesima presa in giro dei PARTITI sulla Riapertura dei Navigli. Con un Referendum votato positivamente dal 94% dei cittadini. Inascoltati!! Cosa li fanno a fare? A farci capire chiaramente che non contiamo NIENTE. Balletto di scaricabile tra Sindaco e Lega.. Problema dei costi RIDICOLO. Unione Europea ha più volte affermato che finanzia il progetto se prevista Navigazione. Riaprire 8 km di Navigli a Milano ( vero SALA?) significa riattivare 150 km di navigabilità turistica dei Navigli Lombardi( vero FONTANA?). 750 milioni di euro suddivisi in 3 anni tra Unione Europea, Stato Italiano, Regione, Comune e Province sono niente. PRENDONO PER IL CULO. Lasciamo perdere o se dico quello che penso, mi arrestano.. C’è comunque tutto il tema ACQUA che potrebbe essere una risorsa incredibile per Milano. Galleggia letteralmente su un mare di acqua. Una delle FALDE ACQUIFERE più imponenti del mondo. Scavi 5 metri ed affiora e zampilla acqua.. Metropolitana Milanese non so quanti milioni spende ogni anno di idrovore a Piola M2. Ed anche altre stazioni metro. Per risucchiare acqua che altrimenti allagherebbe tutto. Abbiamo esempio palese dell’ Idroscalo. Con acqua di falda pulitissima. Nato per altri scopi diventato nel tempo oasi naturalistica, di sport e di Paesaggio a 8 km da Piazza Duomo. Esistono centinaia di Cave, specialmente nel Sud ed Est Milano. Il Parco delle CAVE gestito da Italia Nostra è ottimo esempio. Basterebbe unire delle Cave in ambito Parco SUD per creare ENORME LAGO con acqua di falda. Benefici ambientali, paesaggistici inimmaginabili. Abbassamento delle isole di calore. Flora e Fauna. Assorbimento di inquinamento. Ricchezza del territorio con implementazioni di agriturismi, campeggi, B&B, ristorazione. Un oasi di relax a pochi km dalla Metropoli. Esistono svariati esempi nel mondo di laghi di questo tipo. Abbasserebbe la soglia della falda acquifera che sta venendo sempre più a galla. Storicamente nella zona tra Melegnano, Lodi, Crema, Gera e Fara Adda esisteva un enorme Lago. Fino al tempo dei romani. Si chiamava Lago GERUNDO. Con la leggenda del mostro Tarantasio. Da cui il BISCIONE. Stemma visconteo e di Milano. L’acqua è nel DNA di Milano. Deve essere anche il suo futuro.

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  8. Ci vogliono piante che diano modo di fare lavorare le api e creino una piazza suggestiva. E sappiano proteggerla dal troppo caldo … Incrociamo le dita 🤞🍀

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  9. Mettiamo l’erba in tutta la piazza come a Pisa davanti al duomo . Sempre gotico e ‘ .per me il disegno di portaluppi o chi per lui è superato . Perché Milano è cambiata. Si deve aggiornare tutta la piazza .

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    • A Pisa il Duomo è Romanico… ; )
      e definire Gotico il Duomo di Milano, è alquanto azzardato, anche se l’impronta Gotica effettivamente c’è.

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        • LE MISURE

          Nuovo codice della strada: i neopatentati potranno guidare auto più potenti, innalzati i limiti

          Il ministro della merda pagliaccio vuole ammazzarci tutti

          Bella destra di merda
          Che riforma da assassini

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  10. Cellulare alla guida, multe più leggere. Ok per neopatentati ad auto potenti

    Delinquenti al volante e al governo.
    Bella merda la destra non cambia mai
    Santi patroni degli assassini

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  11. Perplesso sull’idea di creare un’aiuola con elementi distintivi della flora alpina piemontese in pieno centro col caldo soffocante estivo in Piazza Duomo. Voglio proprio vedere come riusciranno a resistere al “forno” di Luglio e Agosto!

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