Milano | Rho+Roserio – Cantieri Mind: marzo 2024

Molti si chiederanno, tra i curiosi degli sviluppi immobiliari presenti a Milano, a che punto siano i cantieri presenti nell’area ex Expo 2015 MIND, Milano Innovation District, divisa tra il Comune di Rho (West Gate) e il territorio di Roserio, distretto milanese.

Al momento tutto sembra apparentemente un po’ desolante e una infinita spianata di cemento. SU tutto troneggia la mole bianca del IRCCS Galeazzi Sant’Ambrogio, già attivato da oltre un anno e mezzo e le gru dei primi cantieri, presenti nell’area di Rho.

Le gru serviranno per realizzare i primi edifici che saranno rispettivamente:

MOLO Mobility Hub

Milano – Rho, via Decumano > MOLO Mobility Hub (nella mappa Urbanfile codice: RHO1) (uffici-parcheggio-commerciale) (nuova costruzione)

  • committente: LendLease Italy SGR S.p.A.
  • progetto architettonico: Architetto Andrea Nonni, MAD architects, Open Project srl, Progeca srl,

RISORSE

West Gate Living, Zenith e Horizon

Mentre sul lato opposto, nell’area compresa tra il Decumano, l’IRCCS Galeazzi e il Centro Meccanizzazione delle Poste Italiane di Roserio, si trovano le altre tre gru. Qui prenderanno forma tre edifici distinti: West Gate Living, Zenith e Horizon.

Milano – Rho, via Decumano > West Gate Living (nella mappa Urbanfile codice: RHO2) (residenziale) (nuova costruzione)

  • committente: LendLease Italy SGR S.p.A.
  • progetto architettonico: GPA Partners

RISORSE

  • link: 

Milano – Rho, via Decumano > Zenith e Horizon (nella mappa Urbanfile codice: RHO4+RHO5) (uffici) (nuova costruzione)

  • committente: LendLease Italy SGR S.p.A.
  • progetto architettonico: Piuarch + Waugh Thistleton Architects 

Passiamo ora al resto del nuovo quartiere Mind, che si trova nel Comune di Milano e nel territorio di Roserio. Camminando lungo il Decumano, incontriamo:

The Hive

 The Hive è un insieme di piccoli padiglioni radunati in un isolato di Mind, il primo passo dello sviluppo del distretto che accoglie lavoratori e ricercatori nei campi farmaceutici e tecnologici, in attesa del completamento degli edifici in costruzione.

Human Technopole

Il “vecchio” Palazzo Italia è ora la sede dello Human Technopole, sede del nuovo istituto di ricerca. Anche questo un primo tassello di un più ampio complesso.

Big Theatre e Nursery degli alberi

La “Nursery degli alberi” è il vivaio allestito in un isolato del vecchio sito Expo, mentre il Big Theatre è un nuovo spazio polifunzionale per eventi che ha rigenerato il vecchio centro conferenze sito nei pressi del padiglione di Ungheria e Gran Bretagna.

Concludiamo con uno sguardo all’area dove dovrebbe sorgere il Campus Mind della Statale, che, dopo la cerimonia della posa della prima pietra avvenuta nell’ottobre dello scorso anno, ancora si presenta così.

Il progetto, firmato dallo Studio CRA – Carlo Ratti Associati, si basa sulla rivisitazione di cinque corti ispirate alle università italiane ed europee, un tributo e un linguaggio di continuità con la tradizione milanese e, in particolare, un omaggio alla Ca’ Granda, la storica sede centrale dell’Università degli Studi di Milano.

Milano – Roserio, via Decumano > Campus Mind della Statale (nella mappa Urbanfile codice: ROS2) (uffici) (plesso universitario)(nuova costruzione)

  • committente: Università Statale di Milano
  • progetto architettonico: Studio CRA – Carlo Ratti Associati

Referenze fotografiche: Lendlease, Mind, duepiedisbagliati

Milano, Rho, Roserio, Lendlease, IRCCS Galeazzi, Ospedale, Mind, WestGate

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

8 commenti su “Milano | Rho+Roserio – Cantieri Mind: marzo 2024”

  1. Quando prevedono di iniziare con la stazione, forse alla fine quando ci sarà tutta la gente e poi ci vorranno anni per vederla attiva?

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  2. Che riutilizzassero la piastra Expo era ovvio e risaputo… ma a giudicare dalle proposte e dalla planimetria la quantità di verde pubblico è troppo ridotta… imbarazzante.
    Soprattutto come si pensa di gestire il carico urbanistico a livello di traffico? Impensabile non implementare la viabilità di un’area che è sempre stata un’isola tra ferrovia e autostrade, con le stazioni metro e treno che di fatto sono vicine ma decentrate rispetto a una piastra così estesa.

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  3. La assegnazione dei lavori e delle aree e’ stata effettuata e quindi per alcuni edifici il “traguardo” della “partenza” e’ vicino. Sicuramente in molti, compresi i General Contractor a cui Leandlease ha appaltato i lavori e che hanno gia’ “anticipato” delle opere si sarebbero aspettati maggiore rispetto degli impegni, ma suvvia ormai ci siamo e se qualcuno ha “dovuto” battere cassa al PNRR per “liberate energie” avra’ trovato le necessarie risposte e…si parte!! e speriamo per non fermarsi !! Anche perche’, diversamente, sarebbe una figuraccia di…e cause di risarcimenti non di poco conto. Forse una approfondita inchiesta di sano e non politicizato approfondimento sarebbe utile a capire cosa muove questi grandi investimenti e quali sono reali rapporti fra l’investitore, gli assegnatari utilizzatori, le societa’ di costruzione, le banche e lo stato!!

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  4. Ma faranno dei collegamenti x la mobilità? O sempre cattedrali nel deserto ? Mi chiedo senn possono collegare la MM di Milano Fiera all’ospedale Galeazzi e poi a ospedale Sacco dove convergono migliaiadi persone tutti i giorni cn una metroleggera che potrebbe arrivare alla stazione di Mi Certosa… ma così difficile pensarci ?

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