Milano Porta Venezia Loreto. Storia infinita per la riqualificazione di Corso Buenos Aires, a quanto pare, a pochi giorni dall’avvio del cantiere, pare sia in corso una incongruenza progettuale per la presenza di due progetti in corso d’opera che non dialogano tra loro.
Da una parte c’è il piano originale di riqualificazione che prevede l’uso di piante in vaso. Dall’altra, c’è un nuovo progetto più ambizioso per la vegetazione, che include una natura più lussureggiante, con persino alberi alti 3 o 4 metri e grandi vasche in pietra. Al momento, però, i due progetti non sono ancora integrati e i cantieri, che dovrebbero iniziare entro la fine del mese, pare non si siano ancora coordinati.


Il problema di questa incongruenza progettuale è il seguente: i primi lavori inizieranno di fronte alle Corti di Baires, tra via Petrela e via Pergolesi, dove saranno eseguiti da privati in cambio di oneri. In questa zona, il progetto autorizzato rimane quello originale presentato e approvato ormai qualche anno fa, che prevede semplici piante in vaso. Questa soluzione era stata scelta per non scontentare i commercianti preoccupati che alberi troppo alti e folti potessero oscurare le vetrine.
Tuttavia, le fasi della progettazione sono progredite e il piano elaborato successivamente dal Comune per il resto del corso ora include una vegetazione più “audace”.
La vegetazione, che riempirà lo spazio tra i marciapiedi e la pista ciclabile, avrà cime più alte e sarà collocata in grandi vasche di pietra.
Il Comune sta cercando una soluzione per uniformare le differenze durante i lavori senza ritardare ulteriormente l’inizio dei cantieri. «Siamo certi che Palazzo Marino sta facendo il possibile per risolvere questa discrepanza. Il nuovo progetto del Comune è innovativo e trasformerà definitivamente corso Buenos Aires. Siamo sicuri che una volta terminati i lavori, tutti saranno più soddisfatti», afferma Luigi Ferrario, presidente di Real Baires.




- Referenze fotografiche: Rendering Le Corti Segrete; Gruppofoschia; Roberto Arsuffi
- Loreto, Corso Buenos Aires, Architettura, Riqualificazione, Via Petrella, Le Corti Segrete di Baires, Via Scarlatti, Archeias Architetti Associati, Lombardini22, Meyer Bergman, Studio POLA,
Incrociamo le dita…
I commercianti dovrebbero essere contenti di alberi alti che fanno ombra. Passeggiare d’estate in pieno giorno in quella distesa di asfalto è una tortura, sarebbe molto meglio vedere le vetrine senza rischiare di sciogliersi.
Sperem
Sarà spettacolare ho fiducia in questo progetto
Ho visto stamattina le vasche già posizionate sul marciapiede in via Padova, tra Loreto e il ponte della ferrovia: vista la zona, diventeranno un ricettacolo di immondizia e piante vandalizzate. Chi si occuperà della manutenzione? I giardinieri disoccupati della biodiversità selvaggia?
Chissà! Magari potrebbero dare una mano anche noi cittadini e i negozianti che godranno di avere del verde al posto del cemento?
Se ogni persona che si dice sensibile al verde facesse una piccolissima azione senza aspettare solo di essere sempre servito……(compreso chiedere il rispetto ai vandali) …..la città ne guadagnerebbe tantissimo.
il solito inutile disfattismo|
Sono riusciti ad alberare le avenue a New York, vialoni a Parigi, Londra e molte altre città senza fare inutile pubblicità poi puntualmente smentita. 2 cose: come cita l’inizio del testo “La Storia Infinita” mi fa pensare (e male) che forse fa comodo a qualcuno. L’altro punto è: non sì ha imbarazzo a mettere robe del genere che sono, tra l’altro, terreno fertile x cani, teppisti e fumatori?
Che cosa ci vuole per mettere quattro piante? Le corbusier? Mettetele che vanno sempre bene.
Le vostre idee bucoliche, stanno aumentando il traffico, lo smog e lo stress, oltre a limitare la produttività. È vergognoso agire in tel senso.
Le tue idee inquinate hanno già aumentato lo smog lo stress, limitato la produttività e causato migliaia di morti per cause ambientali.
Se ci tieni VERAMENTE a diminuire traffico, lo smog e lo stress, dovresti usare i mezzi pubblici.
Tram, metro, bici, sharing, bus, piedi.
E non parlare a vanvera come se tutto dovesse girare senza che cambi di una virgola le tue abitudini consolidate.
Falsa preoccupazione per traffico, lo smog e lo stress, e l’ambiente.
Ciaone
https://video.repubblica.it/green-and-blue/dossier/festival-di-green-blue-2024/g-and-b-festival-2024-mancuso-per-raffreddare-le-citta-servono-piu-alberi-al-posto-delle-strade/470701/471654?ref=RHLF-BG-P15-S3-T1
Il 10% delle strade di Milano va depavimentato per metterci ALBERI,!
Bellissimo il progetto di alberare Corso Buenos Aires, spero si realizzi al più presto. Contribuirà a contrastare lo smog, commercianti e cittadini non potranno che beneficiarne.
Del resto sembrava impossible snellire il traffico automobilistico sacrificando il numero delle corsie e invece tutto sta procedendo bene. Le piste ciclabili hanno incentivato l’uso di biciclette e dei monopattini in sicurezza ed è più facile godere di un gelato o un drink seduti in uno dei vari bar.
Chi non crede in questo progetto, ha poco a cuore la riqualificazione della zona.
Per fortuna abito nella zona ovest; arrivare a milano e imbattermi in questi mostri di cemento con ciuffo verde mi farebbe inversare.
Un’altra “storia infinita”, probabilmente un altro “progetto” che l’attuale amministrazione comunale lascerà in eredità alla prossima.
Si aggiunge alla riapertura di quattro tratti del naviglio del 2018, la rigenerazione di Piazzale Loreto, il nuovo stadio a San Siro, il collegamento tra le linee 3 e 4 della metropolitana (quello vero, non la barzelletta in costruzione in questi giorni). A guardar meglio, magari si trova dell’altro.
C’è poco da fare. Arrivano a concepire le piazze tattiche, ma quando i progetti assumono una certa complessità, proprio non ce la fanno; si avvolgono su sé stessi.
Oggi corso Buenos Aires e’ impresentabile,ha bisogno una riqualificazione urgente,prima di criticare aspettiamo di vedere cosa faranno,troppo facile criticare sperando che il comune cambi idea per poi rimanere con questo disastro.