Milano. Nei giorni scorsi, l’architetto di fama internazionale Stefano Boeri ha riportato l’attenzione, tramite i social, su un’idea ormai stagnante (letteralmente) e che noi condividiamo:
“Da assessore alla Cultura a Milano (Giunta Pisapia 2011-2013) ero contrario alla riapertura dei Navigli, almeno per quelli lungo la Cerchia dei Bastioni. Diverso era il progetto di riaprire il Naviglio della Martesana, che già allora mi sembrava meritorio e realistico. Devo dire che ci sto ripensando. Un canale di acqua pulita che abbracci il centro storico – purché accompagnato da un anello pedonale alberato, senza automobili (salvo una corsia per i mezzi pubblici) – potrebbe oggi diventare un’idea vincente per Milano e i suoi abitanti.”
All’inizio dell’estate scorsa, il sindaco di Milano aveva però dichiarato che il sogno della riapertura dei vecchi Navigli era “miseramente naufragato”, a causa degli elevati costi e della difficoltà nel reperire i fondi necessari, con suo profondo rammarico.
Eppure, il progetto per la riapertura dei Navigli era stato inserito nel Piano di Governo del Territorio come opera strategica, supportato da studi preliminari dell’Associazione Riaprire i Navigli di Roberto Biscardini e del Politecnico di Milano. Inoltre, nel 2011 un referendum popolare aveva sancito la volontà di riaprirli, con il 94% dei voti favorevoli da parte degli elettori milanesi.
Nonostante ciò, il progetto sembra essere diventato una “patata bollente”: tutti ne parlano, ma nessuno lo concretizza. La lentezza nelle decisioni pubbliche, l’ambiguità e l’ipocrisia della politica sembrano aver relegato l’idea nel limbo dei sogni irrealizzati.
Riaprire i Navigli cambierebbe radicalmente la percezione della città, oggi frenetica e meno attraente rispetto ad altre città italiane. Milano, a cui manca un elemento vitale come l’acqua, potrebbe riscoprire la sua “anima liquida”, che per secoli è stata motore propulsivo di commercio, vita e sviluppo.
Come molte città nel mondo, Milano è nata e cresciuta attorno all’acqua: fiumi, rogge e canali formavano un sistema ingegnoso, domato dai primi milanesi con passione e intelligenza. Tuttavia, con il tempo, l’automobile ha preso il sopravvento, e i corsi d’acqua sono stati relegati sotto le strade, intubati e nascosti.
L’occasione ideale per ridare vita alla Cerchia dei Navigli sarebbe stata quella di integrare il progetto con la costruzione della linea metropolitana M4. Purtroppo, il Comune di Milano non ha colto l’opportunità, predisponendo solo uscite laterali delle stazioni, lasciando il futuro canale in sospeso ma possibile.
Forse la dichiarazione di Stefano Boeri può essere uno sprone per riaccendere l’interesse e trovare le risorse necessarie per un progetto che restituirebbe a Milano la sua anima, magari anche in vista delle prossime elezioni territoriali.
In Europa, molte città hanno investito nel recupero di elementi storici eliminati in passato per inseguire un futuro asettico e senz’anima. Questo ritorno alle origini ha portato benefici in termini di turismo, appartenenza e qualità della vita.
Ad esempio:
- Aarhus e Seul hanno riaperto vecchi canali, trasformando aree altrimenti insignificanti in luoghi di grande attrattiva.
- Berlino, Dresda e Francoforte hanno ricostruito palazzi storici andati perduti, recuperando un forte legame con il passato.
- Persino negli Stati Uniti, a Boston, il progetto “Big Dig” ha trasformato un’autostrada che attraversava il centro storico in un tunnel sotterraneo, restituendo dignità e vitalità a una zona depressa.
Allo stesso modo, riportare alla luce i canali storici di Milano – dal Naviglio della Martesana in via Melchiorre Gioia alla Darsena di San Marco, fino alla Cerchia dei Navigli col canale che giungerebbe alla Darsena di Porta Ticinese – ridarebbe alla città un’identità che oggi molti cercano nella zona dei Navigli ancora aperti.
Milano ha un’opportunità unica per riscoprire il suo passato e progettare un futuro più vivibile e affascinante. Riuscirà la città a coglierla?
(al link il nostro ultimo articolo sulla riapertura dei navigli)
- Referenze immagini: Milano Sparita, Roberto Arsuffi; Comune di Milano
- Storia, Cerchia dei Navigli, Martesana, Canale, Riaprire i Navigli, Cassina de’ Pomm, Bastioni di Porta Nuova, Conca dell’Incoronata, Darsena
Credo sia un’idea molto bella e che seguirebbe, come giustamente riportato, l’esempio di altre città europee. Tuttavia temo che in questo momento di polemica perenne, di critiche (spesso da bar) su tutto quello che fa la Giunta Sala, giustamente hanno messo in stand by la cosa, dati anche gli alti costi. Come biasimarli d’altronde. chissà se la Giunta successiva troverà il modo e le risorse!
Sognare è bello e non costa.
Poi c’è la triste realtà della Darsena, che dopo i gasti e gli splendori del 2015, è caduta nel degrado e colpevole abbandono, come più volte denunciato da UF. Che tristezza….
I rendering mostrano un arredo urbano e dettagli in stile moderno.
Se riaperture deve essere, deve essere con le forme ottocentesche rifatte uguali.
Oggi con le frese a controllo numerico si può rifare tutto uguale a costi simili, quindi non c’è motivo di non riprodurre la atmosfera di fine 800.
Sarebbe bellissimo. Milano ritroverebbe la sua identità profonda di città tra le acque.
“Tuttavia, con il tempo, l’automobile ha preso il sopravvento, e i corsi d’acqua sono stati relegati sotto le strade, intubati e nascosti.” È un discorso che va bene per Seveso e Olona, ma l’interramento dei Navigli fu precisa volontà di Mussolini, non certo dei Milanesi
Solo che allora fu per ragioni igienico sanitarie che si procedette alla copertura dei navigli, non per ragioni ideologiche come si fa oggi.
Non sono un super-fan della riapertura dei navigli, ma alla fine credo potrebbe essere una cosa positiva. Tuttavia non credo accadrà, ed è un altro segnale della scarsa visione e dello scarso coraggio che ha avuto questa giunta. Peccato
Se ne discute ormai da troppo tempo. La riapertura dei navigli va assolutamente attuata, anche rinunciando alla sesta linea della metropolitana, se necessario. Visto che Boeri è una persona molto influente, spero che la sua presa di posizione porti a un risultato in tempi accettabili.
Purtroppo è un sogno che non si realizzerà mai. Come il parco orbitale…
https://www.milanocittastato.it/curiosita/il-parco-orbitale-milano-potrebbe-avere-il-parco-urbano-piu-grande-del-mondo/
Idea balzana priva di buon senso: qualcuno ha percorso a piedi le vie dove si vorrebbe riaprire i Navigli? Sono strette, di fatto a senso unico! E il naviglio sarebbe un rivolo percorribile sono da piccole imbarcazioni e non sarà mai la Senna! Milano ha già dei Navigli da curare di più! E poi dal piano emergono solo costi pubblici e benefici privati!
Un sogno … che probabilmente non vedrà mai la luce.
Buongiorno, sarebbe meraviglioso! Finalmente la riapertura dei navigli potrebbe migliorare notevolmente la qualità di vita dei cittadini, inoltre sarebbe un ritorno al bello incrementando così il turismo. La riapertura sarebbe un modo per vivere diversamente la nostra città.
ma anche basta, grazie
ma il degrado della Darsena (pulizia delle acque, scritte sui muri in mattoni (ottima scelta, complimenti …) non lo vede nessun “progettista di fama internazionale oltre che nessun “amministratore ?