Milano | Cimiano – Viale Don Orione e il rispetto violato ai caduti in guerra… che peccato

Milano, Cimiano.

In quel di Cimiano si trova l’ampio Viale Don Orione, intitolato a Luigi Orione (1872–1940), presbitero italiano, fondatore della Piccola Opera della Divina Provvidenza e proclamato santo. È utile ricordare che Cimiano era una frazione di Crescenzago quando quest’ultimo era un comune autonomo, fino al 1923, anno in cui venne annesso alla città di Milano.

Viale Don Orione venne progettato alla fine degli anni Trenta del Novecento, ma prese forma solo dopo la Seconda Guerra Mondiale. Inizialmente era denominato Viale Parco al Lambro. Questo ampio viale collega via Padova con viale Palmanova, dove si trova dal 26 maggio 1969 la stazione della metropolitana M2 Cimiano.

A metà del viale sorge la grande chiesa di San Giuseppe dei Morenti, completata nel 1941. Il viale è stato abbellito con ampie aiuole centrali, due carreggiate per senso di marcia ai lati e un piazzale antistante la chiesa.

All’inizio del viale, nell’aiuola e circondato da meravigliosi alberi (cedri del libano), si trova un cippo commemorativo dedicato ai caduti della Prima Guerra Mondiale e a tutti i caduti in battaglia dell’ex comune di Crescenzago. Questo monumento, alto circa un metro e di forme classiche, sostiene un’asta portabandiera in metallo alta circa tre metri. Su tre lati del cippo sono incisi i nomi delle vittime di guerra, mentre sul fronte è presente un’iscrizione dedicatoria. Non si conoscono con certezza la data e le circostanze della sua realizzazione, ma si ipotizza che risalga al 1920 e che sia stato collocato in questa posizione con l’apertura della via.

Nel dopoguerra, tra la fine degli anni Quaranta e l’inizio degli anni Cinquanta, venne realizzato un secondo monumento per commemorare tutti i caduti di Crescenzago, inclusi quelli della Seconda Guerra Mondiale. Questo “Monumento ai Caduti di tutte le Guerre” si trova in un giardinetto cintato, su un lieve dosso. È costituito da una piastra rialzata di pochi centimetri che supporta una scultura in marmo di Carrara raffigurante un soldato in divisa. Anni dopo, accanto alla statua venne posta un’ancora in bronzo dedicata ai caduti del mare, diventando così il secondo monumento alla Marina di Milano. Tra questo nuovo monumento e il cippo della Prima Guerra Mondiale si trova una lastra con una dedica in rilievo. Tuttavia, la presenza del possente monumento moderno occlude in gran parte la vista del vecchio cippo retrostante.

Viale Don Orione è suddiviso in tre tratti, intersecati dalle vie Derna-Riccardi e Assab-Picco Madre Anna Eugenia. Nel primo tratto si trova l’aiuola con il cippo ai Caduti di Crescenzago, seguita dalla prima struttura dell’acquedotto. Davanti alla chiesa vi sono due grandi aiuole con panchine ai lati e un’area adibita a parcheggio disordinato. L’ultimo tratto del viale si conclude con la seconda struttura dell’acquedotto.

Le due strutture dell’acquedotto furono realizzate nel 1949 come parte della Centrale di Pompaggio Crescenzago dell’acquedotto di Milano. Erano dotate di ampi terrazzi, utilizzati dagli abitanti come luoghi di aggregazione, una sorta di piazza sopraelevata. Oggi, purtroppo, queste strutture versano in condizioni di degrado: una è ricoperta da erba (ed è già buona cosa), mentre l’altra è un terrazzo inutilizzato e poco estetico, ma entrambe sono spesso un deposito di bottiglie e lattine.

Per quanto riguarda il monumento ai caduti di Crescenzago, nonostante sia protetto da una cancellata, è spesso bersaglio di atti di inciviltà, con rifiuti abbandonati al suo interno. Fortunatamente, l’AMSA interviene regolarmente per la pulizia. Tuttavia, la mancanza di rispetto persiste, anche per via delle auto parcheggiate senza criterio attorno al monumento, che dovrebbe essere considerato un luogo “sacro”. Nonostante questo, dobbiamo dire che entrambi i monumenti sono conservati in buono stato.

Sarebbe auspicabile che il Comune prendesse provvedimenti per impedire il parcheggio attorno all’aiuola del monumento e che la parte centrale del viale venisse trasformata in una vera piazza, magari dotata di panchine e una pavimentazione in sampietrini. Piccoli interventi di riqualificazione potrebbero restituire dignità a questa parte del quartiere di Cimiano, valorizzandone la storia e il decoro urbano.

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1 commento su “Milano | Cimiano – Viale Don Orione e il rispetto violato ai caduti in guerra… che peccato”

  1. Sigh, sigh, sigh, ma perché volete farmi odiare da tutti… Nella foto 4 si vede quella che è stata casa mia fino al 2000; adesso abito poco distante e conosco la zona da 30 anni. Dove li vedete i parcheggi disordinati in via don Orione? Sono parcheggi dove si possono parcheggiare le auto senza problemi, considerato che il quartiere è degli anni 60 e il Comune allora con lungimiranza zero consentì la costruzione di palazzoni-oni-oni senza box, e non c’era ancora la commissione paesaggio. Non ho mai visto lì parcheggi “selvaggi” da disturbare la fruizione della via; togliere anche quelli vuol dire davvero che poi la gente parcheggera’ alla c…o.
    Poi la mancata manutenzione dell’area del monumento è altra cosa. In riferimento alla centrale acquedotto, non si fanno più accedere le persone perché non sono proprio due piazzette, ma le coperture di importanti infrastrutture. Non ricordo bene se quella verso via Padova sia ancora attiva, ma quella verso Palmanova di sicuro. E sopra c’era di tutto e di più e si è reso purtroppo necessario interdirne l’accesso al pubblico.

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