Milano | Varesine – Questa è la “Condizione Umana”… vandalizzata e sporca

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Sembra il destino della nostra società, la Condizione Umana, la scultura dell’uomo imprigionato di Agenore Fabbri in piazza Einaudi, in bronzo e acciaio inox dell’1983, è da sempre oggetto di vandalismo. Noi lo avevamo già segnalato nel 2015, ma a quanto pare, nessuno se n’è occupato e i vandali hanno proseguito con le loro prodezze “artistiche”. Genitali imbiancati e un sacchetto in testa si sono aggiunti all’imbruttimento totale del corpo con vernici di ogni genere, oltre agli escrementi di piccioni che spesso affollano il poveraccio, manco fosse un albero.

Arte e cultura, ma soprattutto il rispetto per le cose, questi sconosciuti. A cosa serve istallare opere d’arte, belle o brutte che siano, se poi il Comune se ne scorda e le lascia in queste condizioni?

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10 commenti su “Milano | Varesine – Questa è la “Condizione Umana”… vandalizzata e sporca”

  1. non ho parole. Proteggere la scultura? Forse andrebbe spostata.In Piazza gae Aulenti sarebbe centrale e meno attaccabile da ignoti vandali.

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  2. No no per carità, lasciamola lì che Gae Aulenti è perfetta così com’è. Piuttosto speriamo he venga sistemata quanto prima, o almeno a seguito degli interventi di recupero e restauro che si stanno portando avanti in quella zona.

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  3. Ci passo davanti in bici quasi tutti i giorni. Il piedistallo di marmo è stato ripulito da poco, prima era pieno di scritte. Quanto all’intervento di street art sulla statua, mi pare abbiano fatto benissimo a lasciarlo. Questo monumento è talmente orrendo e deprimente che un tocco di colore può essere solo migliorativo. Casomai andava fatto n maniera “legale”, più completa e strutturata.

    Se la si deve spostare, l’unico posto dove può andare a mio parere è un bel deposito comunale, dove riposo in pace. Personalmente non la rimpiangerò di certo.

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    • non sono per nulla d’accordo.
      il monumento non è deprimente, anzi, se la condizione umana è deprimente, esprime a puntino il significato che voleva dare l’autore…
      certo, la zona non è il massimo, è un prato lasciato andare, senza quasi passaggio se non le persone che devono andare agli uffici.
      però la zona è chiaramente in via di rifacimento: il palazzo del comune sta iniziando ad essere ripulito dall’amianto, il palazzo all’angolo tra liberazione e gioia è impacchettato per lavori, di fronte stanno completando i giardini. Per cui mi aspetto una risistemazione anche dello squallido posto dove adesso è posizionata la bella opera di fabbri. O magari si potrebbe spostare nel giardino di fronte…

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    • Il commento di Claudio K. fa emergere, in tutto evidenza, la profonda ignoranza di chi sconosce e quindi disprezza l’opera di un talento che ha conquistato il consenso di tanti paesi Europei e in tutto il mondo. Questa è la misera ignoranza che poi giustifica gli atti di vandalismo, diffusi, perpetrati in una città indegna del lavoro e della creatività chi chi è troppo distante dalla sensibilità di un’opera apprezzata altrove dove la cultura ha raggiunto livelli impensabili nel nostro paese.

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  4. A cosa serve installare opere d’arte, belle o brutte che siano, se poi il Comune se ne scorda e le lascia in queste condizioni?
    Serve a far vedere che il Comune ha a cuore l’arte.
    Ovviamente per la manutenzione mica è affar suo.
    Colpa della gente,no?
    E’ sempre stato così ,sia con questa giunta che con le precedenti.
    L’inciviltà di chi ci governa è propria degli italiani.

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  5. dovrebbe mica essere integrato nella biblioteca degli alberi? visto che si estenderà anche da quella parte.
    in quell angolo vige un degrado assurdo

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  6. Quell’angolo è sempre stato un “non luogo”, incastrato tra vie ad alto scorrimento e con pochi passanti.. E’ triste vedere che la zona è rigenerata tutta grazie a soldi privati, ma le poche cose rimaste in capo al Comune sono all’abbandono (mi riferisco a tutto l’angolo con quel verde stentato).
    Se proprio non si trovano i fondi neanche per questo, che propongano/impongano ai grandi investito della zona di adottare questo angolo dimenticato di città..

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  7. Questa e’ l’area con lo sviluppo piu’ interessante d’Italia e, al suo centro, c’e’ quel grattacielo del Comune con il ponte sopra Melchiorre Gioia, che getta un’ombra sinistra sull’intero distretto. Nessuno che sappia quando verra’ riqualificato/abbattuto/sostituito, anche solo popolato? Il degrado circostante sarebbe fortemente ridotto con la semplice rimozione di questo obbrobrio

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