Milano | Urbanistica: la città strappata, la Racchetta

La città strappata, ovvero quello strano “sbrego” nella maglia dell’intricata rete stradale formata dalle strade del centro città.

Il più evidente degli strappi si trova in via Torino, perché in bella mostra nella via del passaggio e dello shopping, l’altro si trova nelle 5 Vie, dove ancora uno dei palazzi all’angolo con via Santa Marta non è mai stato ricostruito. Ma a mio avviso il peggiore è in via Brisa, dove in pieno centro si trova uno sterrrato parcheggio per auto. Anche se da poco tempo qualcosa è stato fatto per riparare questo scellerato “strappo”.

Qui di seguito le immagini che mostrano, come la strada progettata abbia sconquassato il centro storico di Milano.

Questo strappo esiste perché il piano regolatore, prima nel 1927, poi quello del 1953 prevedette una grande arteria di scorrimento che unisse piazza San Babila con piazza Cadorna, chiamata “Racchetta“, grazie anche alle devastazioni della Seconda Guerra Mondiale si procedette alla sua realizzazione. Il primo tratto, Corso Europa, via Larga e via Albricci son riusciti a concluderla, mentre il resto del percorso si è fermato in parte (per fortuna) da piazza Missori fino alla fine, lasciando solo palazzi demoliti o mai recuperati. Demoralizzante è che per decenni abbiamo avuto e tenuto questi ruderi in attesa di piani regolatori che li liberassero dai vincoli. Il Palazzo che si affaccia su piazza Missori angolo Unione è un esempio di come avrebbero realizzato in pieno centro storico il nuovo percorso, rimasto affacciato sulle pareti mezze demolite del Palazzo delle ex Scuole Arcimbolde dietro alla chiesa di Sant’Alessandro, e pochi sanno che la tratta di Racchetta a Ovest di piazza Missori verso S.Alessandro, ricevette la denominazione di “VIA PARIGI”. Tale nome compare nella Guida Busetti del 1958. (tramtramtram)

Ora pare che Grazie alla giunta precedente si sia sbloccato questo vincolo e giusto in via Torino stanno partendo i lavori per il nuovo edificio di Via Lupetta.

In via Unione, dove si vedono i resti del Palazzo Cicogna, distrutto dalla guerra.

In Via Unione, Via del Bollo, Cinque Vie, Via Nirone (dove si trova un giardino ora), e Via Sant’Agnese si possono vedere gli effetti degli sventramenti per far posto alla nuova arteria.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

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