Nel 2011, per puro caso, durante i lavori per riparare i guasti provocati da una perdita ad una gronda, vennero scoperti degli affreschi del trecento, di impronta giottesca. Gli affreschi dovevano decorare la parte superiore della grande sala degli appartamenti dell’arcivescovo Giovanni Visconti (Milano, 1290 circa – Milano, 5 ottobre 1354) nel palazzo Arcivescovile in piazza Fontana.
Le pitture furono commissionate dal vescovo e signore di Milano subito dopo il passaggio di Giotto in città e sono un raro esempio di quanto, nel Trecento, la cultura a Milano fosse ricca e attiva. Purtroppo gli affreschi, studiati da Serena Romano e Marco Rossi, sono di difficile accesso, infatti per vederli e restaurarli si è dovuto passare da uno stretto cunicolo nel muro e strapparli è stato impossibile. Per questo, dopo i restauri, gli affreschi sono tornati invisibili, perciò l’unica soluzione è stata quella di filmare gli affreschi, immortalarli in immagini digitali e metterli on line. A questo ha pensato Federica Olivares, fondatrice di City Innovation Lab/Altis, che ha coinvolto lo spin-off del Politecnico di Milano Thingk.
L’evento di lancio della piattaforma “Milano Augmented Identity”, dove è possibile ammirare gli affreschi, tenutosi ieri (giovedì 10 novembre 2016), è stato aperto dai saluti istituzionali di Antonella Ranaldi, Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Milano; Filippo Del Corno, assessore alla Cultura del Comune di Milano; monsignor Luca Bressan, vicario episcopale per la Cultura e la Carità dell’Arcidiocesi di Milano; Franco Anelli, rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore; Maria Grazia Mattei, Fondazione Cariplo; Michele Coppola, responsabile Attività Culturali Intesa Sanpaolo. Panel Modera Federica Olivares, fondatore City Innovation Lab/Altis Università Cattolica del Sacro Cuore Intervengono: Carlo Ratti, Director, MIT SENSEable City Lab Founding Partner, Carlo Ratti Associati; Umberto Tolino, fondatore di Thingk, spin-off di Interaction Design del Politecnico di Milano; Luca Ponzio, Haltadefinizione, Digitalizzazione per la fruizione dei beni culturali; Marco Rossi, direttore Scuola di Specializzazione in Beni storico-artistici, Università Cattolica del Sacro Cuore; Carlo Capponi, direttore Ufficio Beni Culturali della Curia di Milano.
Ricordiamo che, probabilmente dalla stessa scuola di Giotto, vi è un affresco all’interno della vicina chiesa di San Gottardo in Corte. Probabilmente il complesso di palazzi del potere di Milano, il palazzo Arcivescovile e il palazzo Ducale (oggi Palazzo Reale) dovevano essere completamente decorati un po’ come la cappella degli Scrovegni a Padova, come si usava per i luoghi di rappresentanza quali erano.
Il palazzo Arcivescovile e le tracce gotiche sulla facciata verso via delle Ore