Ultimo articolo dedicato a questa parte di Milano che, secondo noi, come abbiamo già detto, è senza alcun dubbio la più critica della città.
Gli articoli precedenti: Mercato di viale Puglie e Parco Alessandrini.
Ci troviamo al margine della zona di Calvairate e Tertulliano verso l’Ortomercato. Questo è il terzo e ultimo dei tre articoli dedicati alla zona. Dopo aver parlato del mercato dell’usato, poco gradito in zona, del Parco Alessandrini, un’oasi quasi perfetta in una zona critica, e della Cascina Colombé, metà della quale versa in condizioni pessime, eccoci nell’area peggiore.
Da anni nel lotto triangolare incastrato tra le ferrovie si trova il campo Rom di via Bonfadini, una enclave di cui non comprendiamo il motivo, una specie di fortino che, naturalmente, col tempo è stato ingrandito attraverso un’estensione realizzata un centinaio di metri prima all’angolo tra le vie Sacile e Varsavia, dove si trova il sottopasso di via Sulmona, aperto dopo tanti anni d’attesa nel 2012, con la realizzazione anche di un ponte ciclo-pedonale che mettesse in connessione gli abitanti del Corvetto-Castagnedo col parco Alessandrini e l’Ortomercato.
Anzitutto ci chiediamo perché creare una specie di fortino, con un unico ingresso e protetto dalle massicciate della ferrovia, invece di allestire uno spazio specificamente assegnato ai nomadi e meglio gestibile altrove?
Insomma, noi siamo passati di lì marginalmente e onestamente non credevamo ai nostri occhi. Rifiuti e immondizia di ogni genere, escrementi umani agli angoli della strada, il ponte pedonale, realizzato spendendo milioni di euro, fatiscente, devastato e anche pericoloso in alcuni punti. Gli ascensori inutilizzabili e devastati, anche loro pericolosi, dove un ragazzino o un bambino può precipitare nella cavea del manufatto infilandosi senza problema tra le porte rotte.
Per fortuna il nostro piccolo e veloce passaggio da via Varsavia è terminato oltre la ferrovia, al Corvetto, dove sembrava di esser tornati in paradiso, con le case di via Sulmona ordinate e le vie ben tenute.
Qui in teoria la rotonda di via Sulmona dovrebbe ricevere il traffico della Paullese che dovrà attraversare il futuro parco di Santa Giulia in tunnel, sempre se il progetto sia ancora effettivo.
Di seguito la rotonda di via Varsavia, il sottopasso e la via Bonfadini che si insinua sotto la ferrovia consentendo l’accesso al villaggio rom tra le ferrovie. La via Bonfadini interrotta dalla ferrovia, prosegue oltre la via ferrata verso Morsenchio, via menzionata già al tempo, in un altro articolo, e dove la situazione non è delle migliori.
Seguono invece le immagini agghiaccianti, secondo noi, di com’è ridotta l’area prossima al secondo villaggio rom, alla ferrovia e al cavalcavia pedonale che porta in via Sulmona.
le foto probabilmente non sono recentissime, soprattutto la 2018_Tertulliano_Ortomercato_Via_Varsavia_Bonfaldini_7-1024×768.jpg non coglie ciò che oggi si trova sul ramo che prosegue verso sinistra, dove sono presenti, oltre alla consueta immondizia di ogni genere, anche una decina di telai bruciati di auto e furgoncini (presumo rubati).
Da notare che percorrendo gli stessi itinerari in treno, si può vedere che in realtà la quantità di rifiuti è doppia rispetto a quella che si vede dalla strada, poichè il muro di separazione nasconde i cumuli riversati direttamente sui binari…..
Ad oggi, in questa specie di favelas milanese, penso che sarebbero necessari a occhio circa 15-20 camion per smaltire quanto riversato lungo via bonfadini, e altrettanti per smaltire quanto accumulato intorno al “fortino” collocato tra le ferrovie.
A questo si aggiunge quanto presente all’interno del civico 1, che sembrerebbe abbandonato e occupato da ulteriori abusivi.
Il parco Alessandrini deve essere raddoppiato sino a comprendere le vie tertulliano e bonfadini… Le due cascine restaurate e date alle associazioni con bar annesso… I rom andrebbero spostati in un area più controllabile e meno oscura.. che ci vuole? I soldi!