Milano | Cantieri: 2021 – La città che verrà

2021 – La Milano che verrà. Tra M4 e MIND, tra Scali e Piazze quello che il nuovo anno saprà regalarci.

E’ appena passato Natale e sarà un Natale per Milano particolare, l’ultimo senza M4. Questi giorni che ci conducono all’avvio del nuovo anno sono occasione per fare il punto della situazione su quanto ci dovremmo aspettare dall’anno che sta per sopraggiungere.

Sicuramente la novità più importante sarà la:

  • M4 AEROPORTO LINATE – FORLANINI FS:

Nella prima fase attuativa l’esercizio sarà garantito nella tratta Linate – Forlanini F.S. e le fermate saranno 3:

  • Linate Aeroporto, a servizio dell’aerostazione;
  • Forlanini Quartiere o Repetti (probabilmente sarà il nome scelto per non confondere le due stazioni “Forlanini”), a servizio del Quartiere Forlanini, della zona di Via Marco Bruto e Piazza Ovidio, oltre ad essere interscambio con la linea 27 per il centro di Milano e per Viale Ungheria;
  • Forlanini F.S., quale interscambio con le linee S5 – S6 – S9 con destinazione centro di Milano (Porta Venezia – Repubblica – Garibaldi, o verso l’esterno come Treviglio, Pioltello, Saronno o Albairate).

L’inaugurazione dovrebbe essere prevista per il mese di aprile 2021. Anticipiamo che la vera svolta trasportistica sarà prevista con l’arrivo a Dateo, prossimo step di apertura della M4 e previsto per il mese di giugno del 2022; in quella fase, infatti, avremo l’infrastruttura che servirà i quartieri di Argone, ma soprattutto la metropolitana andrà ad interscambiarsi con la circonvallazione filoviaria a Susa e con le linee S a Dateo, punto più basso dell’intera linea.

Inoltre, in ambito trasportistico il 2021 vedrà:

  • Prosecuzione dei lavori del prolungamento della metrotranvia 7 Anassagora – Quartiere Adriano;
  • Prosecuzione del prolungamento nord della M1 Sesto F.S. – Monza Bettola M1
  • Avvio del prolungamento nord della M5 Bignami – Bettola M1 (Lotto 1)
  • Avvio del prolungamento nord della M5 Bettola M1 – Monza Provincia (Lotto 2)

Da Forlanini F.S. prendiamo la S5 o la S6 e scendiamo in Porta Garibaldi, per capire cosa il 2021 porterà nell’area di Porta Nuova ed il nuovo anno ci riserverà:

  • COMPLETAMENTO GIOIA 22:

La torre di un’altezza di 120 metri, disegnata da Pelli Clarke Pelli Architect sarà il nuovo quartier generale di UBI Banca. La peculiarità di questa nuova torre, già ribattezzata la scheggia, è di essere la prima torre ad emissioni zero. Taglio del nastro previsto per febbraio – marzo, ovviamente 2021.

  • INIZIO LAVORI OPERE CIVILI GIOIA 20:

Negli ultimi 2 mesi del 2020 si è avviato l’accantieramento e  le opere speciali quali le paratie, propedeutiche a scavi e ad opere di fondazioni che partiranno nell’anno che inizierà tra qualche giorno. Qui infatti sorgeranno due torri, ad uso terziario che rientrano nel vasto progetto di Porta Nuova Garibaldi Varesine che ha e sta trasformando da 15 anni, quello che era una delle più vaste aree incompiute dal dopoguerra, il Centro Direzionale.

Il progetto è dello studio Antonio Citterio – Patricia Viel and partners, e la conclusione è prevista, ad ogni modo per il primo quadrimestre del 2024.

Il progetto di Gioia 20 è suddiviso in 2 aree, quella più grande, di Gioia 20 Est, la cui torre sarà altra 98 metri e Gioia 20 Ovest, la cui altezza raggiungerà i 64 metri. 

Quanto sta partendo attualmente è Gioia 20 Est, di cui si riporta una breve descrizione.

Il progetto prevede la realizzazione di un manufatto identificato da due volumetrie principali, che mantengono invariata la loro sagoma per tutto lo sviluppo verticale. L’ambito terziario rimane la principale destinazione d’uso del complesso architettonico, caratterizzandolo per 20 piani, con inserimento di locali per destinazioni flessibili quali spazi espositivi a a piano terra. I fronti minori di entrambi i volumi sono paralleli a Via Melchiorre Gioia, mentre il fronte principale del volume più basso si colloca parallelamente alla giacitura di via Clelia del Grillo Borromeo, andando a ridefinire naturalmente un nuovo spazio urbano protetto e concluso tra l’edificio di progetto e l’adiacente G22.

  • AVVIO LAVORI DI PIRELLI 35:

Il 2021 vedrà alla luce anche l’avvio dei lavori per Pirelli 35, sede dell’ex palazzo Telecom e di cui Park Associati e Snøhetta sono stati i vincitori del concorso internazionale per il recupero del complesso. Invece di optare per la nuova costruzione, Park Associati e Snøhetta hanno scelto di concentrarsi sulla ristrutturazione dell’edificio esistente e sulla creazione di un nuovo spazio urbano all’interno della città. Attraverso interventi mirati, il progetto ingrandisce e ottimizza le qualità estetiche e strutturali dell’edificio esistente, attingendo alle particolari tipologie architettoniche che Milano esprime. La ristrutturazione di Pirelli 35 viene realizzata in continuità di scala e sulle linee degli edifici attigui. Vengono aggiunti all’edificio un nuovo volume e creato un attico sospeso sopra il ristorante sul tetto. Sulla via Bordoni, parallela a via Pirelli, viene inoltre creata un’estensione di sei piani, collegata al volume principale da un edificio ponte. Rivestita in una calda terracotta, l’estensione si confronta con la scala più piccola degli edifici residenziali circostanti, creando un contrasto studiato con i pannelli in calcestruzzo rinforzati in fibra di vetro utilizzati per rivestire l’edificio originale.

  • AVVIO LAVORI DI PIRELLI 39:

Attigua all’area di Pirelli 35, anche l’area di Pirelli 39, ovvero il Pirellino o Ex UTC, vedrà l’avvio dei lavori, anche se le opere propedeutiche di strip out e di rimozione materiali contenti amianto, in carico al Comune risultano già in corso. Nell’immediatezza, Coima, assegnerà, ad uno dei 6 studi già selezionati nella primavera 2020 che hanno partecipato alla fase di progettazione, l’aggiudicazione finale.

Per i più disattenti ricordiamo i 6 studi in gara:

– 3xn – Danimarca

– David Chipperfield – Inghilterra/Italia

– Diller Scofidio + Boeri – USA/Italia

– Heatherwick – Inghilterra

– Vittorio Grassi – Italia

– Wilmotte – Francia

In contemporanea a questo, proseguiranno i lavori della torre Unipol, che ha già raggiunto la quota massima con il core e per cui, ora, si sta provvedendo alla realizzazione degli impianti e dell’intelaiatura esterna che ne comporranno la maglia che ne richiama un nido, da cui il soprannome.

Da Garibaldi, prendiamo la linea lilla e scendiamo a Tre Torri, nel quartiere CityLife, dove vediamo le opere che si concluderanno nel 2021:

  • CONCLUSIONE ULTIMO LOTTO PARCO:

L’ultima parte dell’anno 2020 ci ha riservato l’apertura di un’ulteriore porzione di parco, compresa tra il centro commerciale ed il MICO. La fine dei lavori del nuovo parco sarà per gli ultimi mesi del 2021.

  • CONCLUSIONE, O QUASI COMPLETAMENTO, DEL PARCHEGGIO SOTTERRANEO ALL’ULTIMO LOTTO DI PARCO:

Sotto l’ultimo lotto di parco, in realizzazione un parcheggio sotterraneo ad integrazione dei posteggi sotterranei, già presenti nell’area. 

  • AVVIO DEI LAVORI DI THE GATE:

Entro la prima metà del 2021, partirà anche The Gate, disegnato da un architetto d’eccezione, Bjarke Ingels, socio fondatore di BIG-Bjarke Ingels Group, studio di architettura danese, che è stato scelto per disegnare la nuova porta di ingresso a CityLife, lungo l’asse di via Domodossola. Due edifici asimmetrici, trasparenti, circondati da un sottilissimo colonnato. La copertura, interamente realizzata in pannelli solari, richiama la mezza luna, fornendo al contempo occasione di dialogo ai due edifici e una grande armonia nel disegno. Non solo, il porticato offrirà una copertura al grande piazza pubblica, integrato con il parco. La fine dei lavori sarà il 2023.

In contemporanea a quanto sopra descritto, si porterà avanti il progetto delle residenze Libeskind basse, ovvero 3 palazzine sul lato di via Spinola, disegnate sempre dall’architetto polacco-americano, di cui 2 da 5 piani ed una da 9, il cui cantiere sorge dove era presente l’ex buca del campo golf.

Ma il 2021 sarà anche un anno importante con l’avvio degli SCALI FERROVIARI e nello specifico con:

  • SCALO FERROVIARIO ROMANA:

Attualmente sullo scalo di proprietà della cordata COIMA – COVIDIO – PRADA, sono in corso da parte di RFI le attività di pulizia delle presistenze, quali binari, platee in calcestruzzo, alberature. Con la seconda metà dell’anno, si inizieranno le bonifiche vere e proprie, che porteranno nell’area aree destinate al terziario, aree residenziali, ma soprattutto il villaggio olimpico.

A metà gennaio il prossimo passo con la preselezione degli studi che dovranno, entro la fine di marzo 2021 attuare il masterplan.

  • SCALO FERROVIARIO GRECO:

Ma il 2021 sarà anche l’anno di avvio dei lavori dello scalo ferroviario di Greco, già ceduta a REDO SGR, dove sull’area sorgerà un quartiere di housing sociale a zero emissioni. Il nuovo quartiere, progettato dallo studio Barreca & La Varra, ha già un nome: si chiamerà L’Innesto e si tratta di un quartiere di social housing, “il primo in Italia a zero emissioni”. La vera particolarità del progetto è che parte degli appartamenti non sarà in vendita ma in affitto (almeno il 40%, secondo l’accordo di programma). Il quartiere, in totale, si sviluppa su 62.189 metri quadrati, la maggior parte dei quali (il 60%, cioè oltre 37mila metri quadrati) saranno destinati a verde con percorsi pedonali e attrezzati a uso pubblico.

Contestualmente all’avvio dei primi 2 scali, nella seconda metà del 2021 verrà scelto anche lo sviluppatore dello Scalo Ferroviario di Farini, il cui primo 10%, insistente su Valtellina, di proprietà di Coima, è già alla valutazione del Municipio.

Parlando di bonifiche e di Olimpiadi, ci spostiamo nel quadrante sud est, dove il 2021 sarà finalmente l’avvio dell’area di Santa Giulia Nord.

  • SANTA GIULIA NORD:

Il 2021 sarà l’avvio dei lavori di Santa Giulia nord con le bonifiche belliche (BOB) e con l’avvio delle bonifiche, propedeutiche alla realizzazione del Pala Italia, dove sorgerà l’arena da 15.000 posti, dedicata alle competizioni maschili dell’hockey sul ghiaccio. A servizio dell’intera area anche una tranvia collegante la stazione M4 di Forlanini Quartiere M4 con la linea M3 a Rogoredo, passando proprio prospicente al Pala Italia.

Attraversiamo la città da sud est a nord ovest ed arriviamo a CASCINA MERLATA.

  • CASCINA MERLATA:

Nel 2021 per l’area di Cascina Merlata avremo la conclusione di quasi tutti i lotti, ovvero:

  • LOTTO R5 (Domoservice), seppure questo può già dirsi concluso;
  • LOTTO R7 (Città contemporanea);
  • LOTTO R9 (Expovillage e l’ex cantiere FILCA, ora il cui sviluppatore è investire SGR)
  • LOTTO R11 
  • LOTTO R2 (East Uptown)
  • CENTRO COMMERCIALE MERLATA BLOOM;

Quindi, a fine 2021, degli 11 lotti avremo che saranno conclusi:

Lotti R2 – R3 – R4 – R5 – R7 – R9 – R11

Ed avremo, inoltre, la partenza del lotto R6, disegnato da Labics, mentre verrà conclusa la progettazione del lotto R8 e, probabilmente avverrà la contestuale commercializzazione.

Facciamo pochi passi, attraversiamo l’autostrada ed arriviamo nell’area MIND, descrivendo quanto il 2021 ci riserverà.

  • MIND:

–  NUOVO GALEAZZI: Prosecuzione delle attività del nuovo Galeazzi, arrivato all’altezza massima, con i lavori al civile quasi conclusi ed in realizzazione il cladding e le opere impiantistiche. Conclusione della attività  prevista per la seconda metà del 2022;

– HUMAN TECHNOPOLE: Prosecuzione delle attività di realizzazione del polo di ricerca promosso da Human Technopole, insistente lungo il cardo e la cui conclusione della attività è prevista per il 2024;

– POLO DISTACCATO DELLA STATALE: Questa la novità più importante, ovvero l’avvio delle attività di realizzazione del nuovo polo universitario della Statale. Saranno 4 le facoltà scientifiche, ovvero: scienze e tecnologia, scienze agricole e dell’alimentazione, medicina e chirurgia, Farmacologia. Polo attrattore per 20.000 persone e fine lavori 2025;

– WEST GATE: Altro tassello in partenza del 2021 dell’area MIND, che va ad occupare le aree più vicine alla stazione metropolitana di Rho Fiera, nella zona dove c’era il Padiglione zero. Uffici commerciali per 155.000 mq, retail per 15.000 mq, oltre al residenziale;

– PARCO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO, dove troveranno sede i quartier generali di ABB, Bracco, Cisco, Cariplo factory, Aecom, Indaco, Ambrosetti, iGenius, Fluentify, Bird&Bird, Confindustria Dispositivi Medici, Fabrick (Banca Sella), Johnson Controls, Gellify, Planet Farms, Pwc e Umana.

Per gli SPAZI PUBBLICI si avranno la conclusione e riqualificazione delle seguenti piazze:

– PIAZZA SAN LUIGI (Porta Romana Gamboloita);

– PIAZZA DERGANO (Dergano);

– PIAZZA LAVATER (Porta Venezia);

– PIAZZA SCHIAVONE (Bovisa)

A tutto ciò aggiungiamo, tra i principali cantieri che si concluderanno nel 2021 (si spera), quello per il Museo Entusco in realizzazione all’interno di Palazzo Bocconi-Rizzoli-Carraro, in Corso Venezia 52, su progetto di Mario Cucinella per Fondazione Luigi Rovati.

Qui la nostra visita al cantiere nel marzo 2019.

Naturalente ci sono altri cantieri in procinto di concludersi o cominciare nell’area cittadina, ma abbiamo voluto focalizzarci su quelli principali.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

59 commenti su “Milano | Cantieri: 2021 – La città che verrà”

    • Buongiorno
      il progetto del sindaco sala..
      Per riqualificazione della zona sud di Milano lorenteggio e giambellino che fine ha afatto??
      Grazie

      Rispondi
      • Carissimo sindaco Sala viale Espinasse avrebbe proprio bisogno di un progetto di “sistemazione” visto che:
        – non c’è neanche un’aiuola o un alberello, se non quelli dei condomini
        – carreggiata e marciapiedi sconnessi
        – binari per transito tram (un rumore assordante)
        Via Varesina è stata sistemata qualche anno fa….perchè non viale Espinasse?

        Rispondi
    • La Grande Biblioteca Europea e il Museo di Arte Contemporanea?
      Spariti?

      Ci teniamo un carcere obsoleto come San Vittore a due passi dal Duomo per oscure ragioni ideologiche?

      Rispondi
    • A parte che la MM4 (progettata 20 anni fa), gira e rigira son tutte operazioni Immobiliari private.

      Speriamo il futuro ci porti anche altro che non di solo mattone vive l’uomo.

      Rispondi
      • Le più grandi cose create dall’uomo sono fatte di mattoni.
        Poi arriva l’imbecille di sinistra (mi riferisco a -) che avversa il mattone.
        Cosa fareste lei? Sentiamo…

        Rispondi
        • MM6, parcheggi sotterranei, Circle Line, Centro Sport Acquatici…la lista è infinita.
          Non si può vivere solo di Immobiliaristi che fanno Uffici e Condomini dappertutto.

          Rispondi
    • Ho vissuto lontano da Milano per quindici anni.
      La versione attuale quella futura della città sono entusiasmanti. Poche metropoli al mondo dono così ricche di spunti storici e moderni, architettonici e urbanistici

      Rispondi
      • Ma dove è stato scusi? in Alaska o su un’isola del Pacifico forse! Le metropoli europee, e non solo quelle, sono tutte piu’ o meno una stratificazione di epoche e molto meglio rispettate della Milano degli ultimi 70 anni! Se c’è una cosa che manca a Milano è proprio il rispetto del suo passato architettonico. Poi se vuole parliamo anche della copertura dei Navigli … ma tanto…

        Rispondi
          • Non solo da quelli. Evidentemente sta commettendo l’errore che fanno tutti quelli che parlano senza sapere. La guerra tra l’altro non si è abbattuta solo su Milano. Altre città, se volgiamo, dopo la II guerra mondiale si sono fatte un’esame di coscienza e hanno – TRA LE ALTRE COSE – optato per una ricostruzione in stile. Vedi Varsavia, Dresda, il costello di Berlino…Milano si sente al di sopra da queste logiche per chissà quale principio di modernità: e infatti OGGI il risultato è che si trova ad essere considerata soprattutto dagli stranieri, la metropoli piu’ brutta d’Europa. Chi ci viene, i soliti russi e cinesi, è attirato solo dagli affari che fanno nel quadrilatero della moda.

          • Ho decine di amici da ogni angolo d’Europa (inclusa mia moglie belga e i suoi parenti scandinavi) che si dicono entusiasti di Milano.

  1. Grazie Urbanfile per il vostro lavoro di informazione e dibattito sulla Milano di oggi, ieri e domani….continuate cosi’!! Altre addormentate citta’ italiane dovrebbero seguire il vostro esempio e creare un dibattito sull’urbanistica ed architettura…vedi Roma, Torino, Bologna, Napoli, Bari, Palermo….per non parlare delle sonnolenti Firenze e Venezia….

    Rispondi
  2. Capisco che siano fuori dal Comune di Milano – Milano però è un po’ più grande del suo Comune – ma aggiungerei: 1) ex Falck (apertura cantiere nuova stazione ferroviaria di Sesto San Giovanni e apertura cantiere Città della Salute e della Ricerca), si tratta, dopo tutto, del più grande progetto di rigenerazione urbana d’Italia e uno dei più grandi d’Europa; 2) Completamento (?) nuova aerostazione di Linate; 3) avvio cantiere collegamento ferroviario Malpensa T2 – Gallarate.

    Rispondi
  3. Spero tanto anche nella riqualificazione di Montenapoleone è il nostro biglietto da visita! (Adesso è veramente bruttina) Il resto dei progetti fantastici avanti così!!!!!

    Rispondi
  4. L’età d’oro di Milano continua con grande orgoglio per i milanesi (o la gran parte di essi) e Grande ammirazione per chi viene da fuori.

    L’area in cui abbiamo bisogno di un salto in avanti più significativo è la qualità dell’aria: ridurre emissioni di porcherie è necessario per la terra, ma anche per la nostra respirazione e, perché no?, per il mantenimento delle architetture che appaiono così attraenti quando nuove o ripulite.

    Riduzione del traffico, controllo ed innovazione nei metodi di riscaldamento, anche robusta limitazione del fumo (tabacco ed s ad otto) sono necessari per riuscire a godere al meglio di questa potenziale città gioielllo

    Rispondi
    • Sostituire una metrotramvia veloce circolare alla 90/91 in accoppiata a una parallela pista ciclabile sarebbe una proposta ecologica e verde.

      L’enorme spazio carrabile della corrierona circolare 90/91 potrebbe benissimo ospitare una sede Tramvia moderna molto meno ingombrante e ospitare pista ciclabile e percorso verde alberato.

      Una bella rivoluzione per i tempi del trasporto pubblico.

      Rispondi
      • L’idea è bella.

        Ma se pensi che è 20 anni che dobbiamo finire la preferenziale in Viale Umbria e piazza Stuparich senza fare alcun progresso….

        Milano tristezza (non su tutto, ma su questo di sicuro)

        Rispondi
      • Sarebbe meglio creare due circle line interrate al posto della 90/91 e della cerchia dei Bastioni (29/30), magari mettendoci anche posteggi, officine e spazi ad uso commerciale come suggerito molto tempo fa dal COCIS (Comitato Città Sotterranea). E’ indifferente che si facciano passare tram come ad Amburgo e Hannover o delle metro vere e proprie. Così si avrebbe una rete di trasporti più efficiente e si toglierebbero le auto dalla strada vietando il posteggio lato strada come in Giappone. In superficie si avrebbero solo aree pedonali e ciclabili.
        Poi bisognerebbe:
        1) Non fermarsi alla sola Milano (uno sputo di quadrato del lato di 10KM) ma pensare in ottica metropolitana.
        2) Pensare anche a Biblioteche, Musei, Teatri e nuovi parchi (sempre in ottica metropolitana)
        Solo così Milano potrà dirsi alla pari delle altre realtà europee.

        Rispondi
        • Hai idea della differenza di costo tra un’opera interrata e una linea tranviaria a cielo aperto?

          2.)
          Milano per quanto riguarda musei teatri e luoghi di cultura internazionali ha veramente una piccola dimensione.

          Non ha nessun grande attrattore.

          Bisogna mettere mano a tutto ciò per rilanciare internazionalmente

          Rispondi
  5. Questo è green? Dov’è la mia vecchia Milano. Perché continuare a dissestare, bucare, traforare la terra per questi orridi? A Bangkok non lo fanno e non solo lì guardate Denver 2024. Bisogna solo scappare.

    Rispondi
  6. Speculazione edilizia senza freni, per arricchire politici e affaristi. Mentre con il telelavoro la gente è incentivata ad abbandonare gli uffici e vivere fuori città, i palazzinari costruiscono come se tutto il mondo fosse ansioso di trasferirsi qui per vivere e lavorare. Il tutto senza uno straccio di spazio verde aggiuntivo (non prendeteci in giro con gli alberelli piantati qua e là e soffocati dai palazzi).
    Quando tra qualche anno questi edifici giaceranno abbandonati e i loro prezzi crolleranno (ovviamente dopo che saranno stati ceduti ai polli), spero che qualcuno andrà da Sala e Fontana a chiedere conto di questo scempio, se saranno ancora vivi.

    Rispondi
    • Il problema che nessuno vuole più vivere nelle case anni 50 60 fatte dimmerda che offre Milano.

      E quindi tutti comprano il nuovo.
      E si costruisce il nuovo

      Rispondi
      • posto che le case anni ’50-60 sono davvero brutte, quelle moderne sembrano o dei crematori o degli ospedali. Io il nuovo non lo comprerei mai. Soffitti bassi, muri sottili, il più delle volte spazi piccoli e niente ingresso (quelle cose orrende tipo “ingresso su zona living”: per carità!). Diciamo che molti degli immobili nuovi, se analizzati bene, non è che valgano proprio il prezzo che hanno. Per non parlare di quelli che si definiscono con “rifiniture di lusso”: certo, come no… Ad ogni modo, se tutti comprano il nuovo, bene: significa che gli appartamenti nei signorili palazzi d’epoca in centro Milano scenderanno di prezzo e magari riuscirò a comperarmene uno (ma dubito, restano sempre con prezzi di 6 zeri..)

        Rispondi
  7. Non sarebbe intelligente una linea metropolitana che percorra la circonvallazione esterna (linea 90 / 91) ? Ed una linea che percorra corso sempione, viale certosa, cimitero maggiore? E del progetto caserma Montello?.
    Grazie.

    Rispondi
    • La M6 prevista dal Piano Urbano Mobilità approvato anche da questa giunta correva proprio su Certosa Accursio. Ma sala da quando é insediato non la considera una priorità.
      Secondo me sbaglia. Almeno bisognerebbe andare avanti con la progettazione in modo da essere pronti (visto che poi ci vorrebbero altri 5 anni di realizzazione). Così si perde tempo…

      Rispondi
  8. Tutti questi nomi Roberto Annalisa Carlo Agata suonano un po’ sospetti di troll anti-giunta attuale?

    E lo dice uno che non ha votato Sala al giro scorso, e che è alla finestra per la prossima tornata

    Rispondi
    • No secondo me non sono troll. UF usa Facebook per promuovere i suoi articoli e sicuramente questo articolo sarà arrivato agli utenti di qualche pagina tipo vecchia Milano o Milano sparita. I commenti che citi sono tipici dei boomer che seguono quelle pagine e rimpiangono la possibilità di andare in auto fino a piazza Duomo o vedono come uno scandalo o cementificazione ogni nuova opera o recupero.

      Rispondi
      • Si sa qualcosa sulla riqualificazione della zona Rubattino ex area innocenti e scalo ferroviario di Lambrate? Oppure ci e al solito tutto fumo e niente arrosto? Sono anni che il quartiere aspetta la riqualificazione dell’area ma come al solito gli investimenti, tra cui i soldi delle Olimpiadi, sono solo per il centro o per lo meno per le “zone ricche” e/o lobby di Milano.
        Spero che qualcuno,della giunta comunale, dia delle motivazioni valide e che facciano delle cose concrete per la zona per evitare i ghietti per una bellissima città come Milano. Grazie ad Urbalife

        Rispondi
  9. Si sa qualcosa sulla riqualificazione della zona Rubattino ex area innocenti e scalo ferroviario di Lambrate? Oppure ci e al solito tutto fumo e niente arrosto? Sono anni che il quartiere aspetta la riqualificazione dell’area ma come al solito gli investimenti, tra cui i soldi delle Olimpiadi, sono solo per il centro o per lo meno per le “zone ricche” e/o lobby di Milano.
    Spero che qualcuno,della giunta comunale, dia delle motivazioni valide e che facciano delle cose concrete per la zona per evitare i ghietti per una bellissima città come Milano.

    Rispondi
  10. Mentre con il telelavoro la gente è incentivata ad abbandonare gli uffici e vivere fuori città, i palazzinari costruiscono come se tutto il mondo fosse ansioso di trasferirsi qui per vivere e lavorare. Il tutto senza uno straccio di spazio verde aggiuntivo (non prendeteci in giro con gli alberelli piantati qua e là e soffocati dai palazzi). Tra qualche anno questi edifici giaceranno abbandonati e i loro prezzi crolleranno (ovviamente dopo che saranno stati ceduti ai polli).

    Rispondi
  11. Esatto…se si vede la qualità media delle costruzioni dai ’50 agli ’80 a Milano viene da piangere. Non solo, a differenza delle altre città la lottizzazione e conseguente speculazione sono state molto frammentate avendo così il risultato di un palazzone in clinker di 10 piani accanto ad una villetta in stile liberty di 2 piani.
    Ci vorrebbe un Haussmann per avere qualcosa di più coerente e potabile…

    Rispondi

Lascia un commento