Milano | Porta Venezia – Via Plinio 2: imperterriti proseguono la tinteggiatura in nero

Come abbiamo visto, solo qualche giorno fa il bel palazzo liberty di via Plinio 2 nel distretto di Porta Venezia e a due passi da piazza Lima, è balzato alle cronache per via della bizzarra scelta di colorarlo di nero corvino. Si tratta dell’Hotel Demidoff, un palazzo liberty sorto nel 1908, inserito nel contesto di via Plinio, quasi interamente (tranne per la parte finale verso Città Studi) composto da graziose case in stile liberty o eclettico.

Pareva che le proteste contro il colore nero per il palazzo, piovute su ogni fronte da migliaia di cittadini e politici di ogni schieramento, avessero indotto i proprietari dell’immobile a sospendere temporaneamente la scura tinteggiatura dell’immobile, invece… oggi han ripreso a spennellare l’edificio.

Ci chiediamo se per caso, quest’idea balzana non corrisponda ad una forma di protesta che cerchi di attirare l’attenzione sulle difficoltà che stanno attraversando tutto il settore ricettivo, completamente bloccato dalla pandemia da oltre un anno ormai. Speriamo sia questo il motivo (ma non ci crediamo molto), perché ci pare decisamente esagerata come scelta stilista. Anche perché si sta tinteggiando il cemento decorativo e i mattoni a vista, rischiando di compromettere, secondo noi, un’eventuale pulitura futura. Qui l’articolo precedente con un po’ di storia.

Via Plinio, via Aldrovandi, Liberty, Architettura, Porta Venezia, Hotel Demidoff

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29 commenti su “Milano | Porta Venezia – Via Plinio 2: imperterriti proseguono la tinteggiatura in nero”

  1. Belle le auto in sosta irregolare, soprattutto quella sulle strisce pedonali.
    Mai che ci si scandalizzi per il parcheggio selvaggio e la strafottenza degli automobilisti.

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      • e invece nessuno che si scandalizza per i ciclisti che viaggiano sul marciapiede? e per il buco nell’ozono? e per la fame nel mondo?

        oppure si cerca di commentate ON TOPIC come ha fatto chi vi precede?

        io personalmente comunque vedo l’unico pregio di questa altrimenti grottesca tinteggiatura nel nascondere le tubazioni degli impianti di condizionamento fatte passare in facciata

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  2. Premetto che non l’ho visto dal vivo, a me non mi piace. Il colore chiaro permetteva un gioco di ombre che evidenziava le decorazioni del palazzo.

    Nero così sembra piatto, una tela con sfondo nero preparato in attesa di essere dipinta.

    Poi certo, la macchina parcheggiata sulle strisce pedonali dal poveretto che non può permettersi il box c’è sempre indipendentemente dalla pittura dell’edificio accanto.

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  3. Ma perchè per esprimere una propria idea c’è sempre bisogno di offendere anche se velatamente. “Il leccatino da Sciuretta mariuccia a voi”. Ma non può semplicemente dire che a lei piace o esprimersi in modo più rispettoso sulle opinioni altrui?

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  4. Premetto che non l’ho visto dal vivo ma a me non piace. Il colore chiaro permetteva un gioco di luci e ombre che risaltava le decorazioni. Ora così tutto nero sembra una tela pittorica preparata con lo sfondo nero e che aspetta un pittore per essere dipinta.

    Certo, indipendentemente dal colore del palazzo non può mancare il BMW parcheggiato sulle strisce dal poveretto che non può permettersi di comperare il box.

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  5. Che bello il mondo di Wf, tutto in bianco o nero (pun intended). Chiunque non la pensi come lui è un provinciale.

    Lui, invece, è un bon vivant cosmopolita. Dallo stile di scrittura lo si capisce a colpo d’occhio.

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    • anche se poi si tradisce: uno che si scrive “come vi piace leccatino a voi..” non è andato granché lontano… forse è solo un passivo aggressivo o come si dice oggi “un leone da tastiera” !

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      • Bbuuuuu!
        Che pauraah…
        🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣

        E quello che vorrebbe pungere ma gli mancano gli strumenti linguistici lo abbiamo trovato anche oggi…

        😂😂😂
        E da chi vive in una casa giallodiarrea con tende da ortofrutta verdi tradizionali che vuol fare il maitre a penser dell’architettura e del design italiano è tutto!
        A voi la linea!

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  6. Trovo non sia per niente male e abbia un aspetto ordinato. Mi fanno più orrore certi bellissimi edifici milanesi coperti di graffiti e tag che non vengono mai rupuliti dal comune e dai proprietari. Che ora ci si indigni tutti, comune compreso, per sta cosa è veramente ipocrita. Le vere brutture milanesi sono altre.

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  7. Molto bello, ordinato, netto, pulito ed elegante, meglio di certe brutture,
    vedi le case con verande in bronzo e altre schifezze anni 70 di cui Milano è piena.

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