Milano | Scalo Farini – Prime indiscrezioni sul progetto presentato da Coima

Da un documento del Comune pare delinearsi quello che sarà il progetto definitivo della zona dello scalo Farini, posseduta da Coima.

Infatti COIMA SGR (società indipendente leader nella gestione patrimoniale di fondi di investimento immobiliare per conto di investitori istituzionali italiani e internazionali) ha rilevato nel 2018 dal Fondo Olimpia Investment, gestito da Savills IM SGR, l’area di Via Valtellina, porzione strategica dello Scalo Farini adiacente a Porta Garibaldi e Porta Nuova, che rientra nel programma di riqualificazione urbana dei sette scali ferroviari promosso dal Comune di Milano e dalle Ferrovie dello Stato Italiane SpA.

Qui di seguito il progetto ancora in approvazione realizzato dallo studio 3XN Architects (purtroppo per ora la qualità è ancora a bassa risoluzione). Nei render si vede una torre residenziale abbastanza alta e un complesso più basso, sempre residenziale. Un parco lineare che invade ogni spazio e il riutilizzo delle Warehouse distribuite lungo la ferrovia con spazi commerciali e espositivi.

L’area, la cui acquisizione è stata promossa attraverso il nuovo Fondo dedicato COIMA Mistral, comprende una superficie di circa 60.000 mq adiacente a Via Valtellina. Gli spazi sono occupati fino a dicembre 2022 dall’Agenzia del Demanio, con spazi occupati dalla Guardia di Finanza e dalla Agenzia delle Dogane.

A questo link il masterplan definitivo per lo Scalo Farini del 2019.

Il Piano rientra tra le aree disciplinate dall’Accordo di Programma per la trasformazione urbanistica degli scali ferroviari dismessi, ratificato dal Consiglio Comunale e approvato dalla Regione Lombardia in data 23 giugno 2017, e costituisce una parte dello Scalo Farini.
La normativa tecnica dell’AdP consente per l’area in oggetto, Unità2-Farini Valtellina, facente parte della Zona Speciale Farini, l’attuazione mediante Piano Attuativo autonomo coordinato da un Masterplan, validato dal Collegio di Vigilanza. Gli elementi caratterizzanti la proposta, in coerenza al Masterplan, possono essere sintetizzati come segue:

  • il recupero della parte lineare lungo la ferrovia dell’edificio esistente cosiddetto Warehouse (magazzino di stoccaggio), e la sua rifunzionalizzazione mediante la collocazione di servizi privati di interesse generale, in parte in quota di dotazione pubblica, finalizzati a creare un hub dell’innovazione, dell’istruzione e della formazione, e per i quali si prevede il convenzionamento ai sensi del Piano dei Servizi del PGT;
  • il disegno del Parco Lineare lungo il sopracitato Warehouse, da intendersi come la porzione iniziale di ingresso al Parco di Scalo Farini, quale elemento strutturante della riqualificazione che si svilupperà lungo tutto lo Scalo;
  • il mantenimento dell’edificio della Dogana per funzioni di interesse generale;
  • la localizzazione dello sviluppo volumetrico delle funzioni urbane private di nuova edificazione, concentrata nella parte a nord dell’area, in modo da creare una zona urbana e costruita ad esclusiva accessibilità pedonale, in continuità con il tessuto esistente, e organizzata intorno ad  una serie di piazze urbane e percorsi connessi con il quartiere circostante e con gli ambiti di sviluppo dell’Unità Scalo – Farini;
  • la riqualificazione di alcuni tratti di viabilità esterna, quali: via Valtellina sud, via Pepe, l’intersezione via Valtellina – Ponte Farini, il ponte di via Farini, per la realizzazione di nuove connessioni ciclabili in grado di connettere l’area alle polarità qualificanti il settore urbano nord-ovest, come l’area del parco BAM di Garibaldi-Repubblica, p.le Maciachini, le connessioni future con Bovisa.

Il progetto prevede, in conformità all’Accordo di Programma, la realizzazione di una superficie lorda (SL) massima pari 39.513 mq. Tale edificabilità, come da AdP, viene così articolata:

  • mq 29.635 per funzioni urbane, di cui mq 16.994 ad uffici, 4.968 mq a commercio e mq 7.673 per edilizia residenziale libera.  
  • mq 9.878 minimo per edilizia residenziale sociale e convenzionata, così ulteriormente suddivisa: mq 5.971 per edilizia convenzionata agevolata in locazione, con patto di futura vendita e coabitazioni con servizi condivisi (co-housing) (Tipo a); mq 2.605 minimo per edilizia in locazione a canone moderato e/o canone concordato, a canone convenzionato, residenze per studenti universitari, coabitazioni con servizi condivisi (co-housing) di natura sociale (Tipo b); mq 1.302 minimo per edilizia in locazione a canone sociale (Tipo c).

La proposta contempla altresì l’inserimento in una parte degli edifici preesistenti di servizi privati di interesse generale per una superficie di circa mq 25.000; da convenzionare ai sensi del Piano dei Servizi.
In particolare vengono in questa fase proposti servizi di interesse generale che sono orientati alla creazione di un hub dell’innovazione, dell’istruzione, della formazione, dell’eccellenza. 
A fronte della dotazione minima di aree da destinare a ”verde attrezzato, comprensivo di aree pedonali pavimentate e attrezzate, percorsi, strutture e servizi connessi, spazi sosta adibiti alla fruizione dei parchi, da cedere o asservire” prescritta dall’Accordo di Programma pari ad almeno il 70% della Superficie Territoriale, la dotazione complessiva di aree per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale, è pari a mq 42.857.
La proposta prevede di conferire tale dotazione mediante la cessione delle aree a parco e l’asservimento di spazi ad uso pubblico. Questi si articolano in varie tipologie, tra cui il parco lineare con servizi connessi, le piazze pubbliche, le nuove connessioni pedonali.

Referenze immagini: 3XN Architects

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

26 commenti su “Milano | Scalo Farini – Prime indiscrezioni sul progetto presentato da Coima”

  1. Prima considerazione: perché dei deficienti perdono il loro tempo a leggere un sito intelligente? Troppo per loro…
    Seconda considerazione: il rendering è molto promettente, speriamo che il risultato sia all’altezza.

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  2. Speriamo tutti in più verticalità per avere più verde!

    Detto ciò mi chiedo, la regione Lombardia sta progettando un nuovo parco andando a coprire binari che da Cadorna vanno verso il nord.

    Non avrebbe paguro più senso puntare su lo scalo farini coprendo quei Binari?

    Con un progetto del genere disturbano molto, sarebbe tutt’altro zona, un tappeto verde che si estende dal quartiere cernisio al nuovo scalo!

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    • Non so cosa ne pensino i paguri, ma a me sembra chiaro che il motivo sia economico. Il fascio binari di Cadorna non è certo ampio come questo e coprirlo costa sicuramente molto meno. Non sono un ingegnere quindi non sono in grado di giudicare se ci possono essere anche dei motivi funzionali.

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  3. Regione Lombardia semplicemente ha finanziato un progetto decisamente fatto meglio…. Comunque basta le solite casettine piccole con una torrettina, ma un grattacielo da grande città tipo 300 con una piccola parte lasciata ad uffici e il resto a parco coprendo i binari??? Si chiede troppo?

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  4. Buonasera,
    gli Uffici della Dogana dove andranno a finire? E le sedi di tutte le agenzie, ditte e operatori lì attorno ovvero parte dell’indotto? Forse non tutti sanno che la Dogana non ha mai smesso di funzionare in via Valtellina. Sono coinvolte centinaia e centinaia di persone. “Mantenimento dell’edificio della Dogana per funzioni di interesse generale” non è un punto esaustivo. Vi sono altri edifici che fanno parte della Dogana. C’è perfino la Caserma Generale Alfredo Malgeri della Guardia di Finanza accanto, Comando provinciale di Milano. In alcuni degli edifici evidenziati come “da riqualificare” è in corso una attività rilevante, tuttora e da decenni, per non dire da sempre.
    Trovo il progetto, o meglio mi sembra, se davvero è questo, spettacolarmente acerbo. Impressione – paradossale – vedendo le foto che riprendono dall’alto l’area: il verde che c’è ora (selvaggio e/o incontaminato, come preferite) è maggiore rispetto a quello del piano proposto. E ora, senz’altro, c’è anche più cielo.
    Cordialmente

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