Dopo tanti anni di travaglio possiamo dire che il progetto di riqualificazione, tanto attesa, di piazzale Lavater nel distretto di Porta Venezia si è concluso. I lavori di riqualificazione sono partiti nel dicembre 2020 e si sono conclusi a luglio 2022.
Il progetto ha previsto un totale ridisegno dello spazio pubblico allargando le aree pedonali, riducendo gli stalli dei parcheggi (dove quei pochi che che sono rimasti sono solo per i residenti) e spostata, in via Morgagni, l’area cani che si trovava in precedenza al centro della piazza.
Ricordiamo che Piazzale Lavater entrò fin dal primo 2000 nel piano parcheggi firmato dall’allora giunta Albertini, poi fu inserito nella lista dei progetti da sottoporre a riesame quando s’insediò Letizia Moratti. Inizialmente venne stralciato e successivamente riammesso, nonostante gli iniziali pareri contrari di Sovrintendenza e Commissione per il paesaggio. Pareri che a distanza di pochissimo tempo furono ribaltati. Seguirono le proteste e i ricorsi dei residenti che portarono allo stop dei lavori. Seguì naturalmente il ricorso del costruttore, che vinse, costringendo il Comune a sborsare una forte cifra come risarcimento. Il problema principale sarebbe stato l’abbattimento delle piante presenti nel piazzale per scavare il parcheggio interrato, 24 bagolari e 10 platani, piante oramai adulte di circa 70 anni, ma anche la paura di perdere posti auto in superficie, che come si vede da quest’ultimo progetto, si sono ridotti di volta in volta (quasi fosse una ripicca del Comune per aver speso tanti soldi per non far realizzare il parcheggio).
Oggi il piazzale, non distante da Corso Buenos Aires e dai Caselli di Porta Venezia, è stato sistemato definitivamente dopo un periodo di “prova” con l’urbanistica tattica.
Dobbiamo dire che nell’insieme la riqualificazione ci restituisce una piazza più vivibile e graziosa, dove le alberature la fanno da padrona. Nutriamo seri dubbi sulla durata dei lastricati, sopratutto per quanto riguarda i sampietrini posti dove le automobili passano ancora. Conoscendo altre situazioni simili, temiamo che prima o poi ci ritroveremo la pavimentazione sconnessa. Non ci convince molto l’edicola piazzata in quell’angolo, anche se in questi giorni appare chiusa.








Sempre nella parte centrale, non ci convince molto la scelta del calcestre, usatissima nel parco Sempione e tra poco anche in piazza Castello (e usatissima a Parigi e in Francia in generale) dove, in questo caso, ha suscitato non poche polemiche tra gli abitanti del quartiere.



Onestamente non ci piacciono molto i parcheggi lasciati nella parte centrale. Avremmo preferito un intervento più coraggioso che avesse eliminato ogni parcheggio in quel punto.
Qui di seguito l’ala della piazza verso via Jan, la prima ad esser completata. Ai due lati sono state create delle aiuole rialzate i cui bordi in pietra sono delle sedute, idea molto carina.



Altra pecca che come sempre non viene mai contemplata è quella che si sistema solo una porzione del luogo sottoposto a riqualificazione e poi il resto rimane com’era, magari anche bisognoso di interventi. Così, ad esempio, non si è approfittato per rimuovere i vecchi binari in disuso da decenni e semi interrati nel catrame. Binari del tram che come sempre, se inutilizzati, diventano pericolosi per ciclisti e motociclisti specialmente. Binari che, come si vede, ancora fanno capolino.

In Via Filippo de Filippi, che rimane pedonale per la presenza del plesso scolastico Stoppani, il parterre è stato decorato con un grande motivo a labirinto, molto suggestivo.




Verso via Stoppani, si trova l’altra parte con aiuola sopraelevata e seduta in pietra.









Qui di seguito alcune immagini di come appariva la piazza fino a qualche anno fa.










Referenze immagini: Roberto Arsuffi
piazzale Lavater, Riqualificazione, Porta Venezia, Verde Pubblico
Comunque nettamente meglio.
Come sempre qualche scelta discutibile e qualche dettaglio migliorabile, ma questa cosa non cambierà mai, come non cambierà mai la questione di limitarsi all’area interessata ai lavori tralasciando quelle anche appena attigue: è così che funzionano lavori e appalti in città, inutile sperare ogni volta che vada diversamente – è un po’ come chiedere all’impresa che ha rifatto il bagno di sistemare il corridoio, ovvio che non accadrà.
E i lavori pubblici funzionano così, c’è poco da fare.
Ma gli alberi annegati nel cemento denunciati tempo fa, è stato poi risolto?
Non c’era nulla da risolvere. Come sempre l’ignoranza e la voglia di fare polemica gratuita hanno portato qualche personaggio a credere che si fosse messo del cemento per terra intorno agli alberi quando in realtà così non è
Le foto sembravano chiaramente dire altro, ma ormai basta dire “ignoranza” o “fake news” e i problemi son subito risolti.
Meglio così….
No, è che non sapete e vi piace parlare a caso. Non sono tutti idioti come vi piace pensare, scendete dal piedistallo e lamentatevi per le cose serie, non perché non vi piace la sistemazione attuale che di sicuro non farà male agli alberi.
OK, la questione è nata con delle domande che si poneva il Consigliere Comunale di Europa Verde.
Ovviamente:
Lui non capisce niente
Noi siamo disinformati
i cittadini sono un mucchio di vecchi che pensano solo a lamentarsi
I rappresentanti in Consiglio Comunale non devono parlare altrimenti è “polemica politica”
I Tecnici Comunali sanno quello che fanno (!)
Come si diceva a militare… OTTIMO E ABBONDANTE (e grazie!)
https://www.milanotoday.it/attualita/alberi-cemento-piazzale-lavater.html
Questa fu la polemica, corredata da picchetti e interviste a Monguzzi.
All’apparenza però una ridicola boutade politica, allarmista senza motivo: basta andare in svariati parchi, uno su tutto il Jardin du Luxembourg di Parigi per vedere che gli alberi stanno da dio anche se circondati dal calcestre…
Si nel link è riportata la versione dei tecnici comunali, che però son quelli che han fatto il lavoro…
La domanda era se si era arrivati ad un chiarimento e la risposta è evidentemente no. Ognuno è rimasto del suo parere.
Vedremo fra qualche anno se il “calcestre” meneghino del 2022 è uguale a quello usato ai tempi al Jardin du Luxemburg a Parigi 🙂
il calcestre è calcestre.
Per me é uno degli interventi meglio riusciti che abbia visto a Milano.
Arredo coerente con materiali di qualità, elegante, fruibile, non impattante sulla mobilità.
Il contrario di piazzale Archinto, con il disegno curvo e asimmetrico delle aiuole che non ha nessun rapporto con l’architettura di inizio 900 circostante, inoltre coi bordi non a seduta e poche panchine per cui la gente é costretta a rimanere in piedi, aiuole che occupano troppo spazio e sui cui l’erba é morta perché vengono regolarmente calpestate ogni qualvolta la piazza si riempie, orribile area giochi con pavimento antitrauma colorato…
Spero che i prossimi interventi siano sempre più simili a questo (piazza Castello fa ben sperare, anche se trovo il granito troppo chiaro)
bellissimo intervento. spazio alla pedonalità ed al verde.
avani cosi
Soldi buttati! Pavimentazioni di pregio con sopra le strisce blu, Marciapiedi spariti ma strada mantenuta al transito (non limitato), incremento di verde trascurabile a fronte di uno spazio inutile in calcestre.
Io non capisco chi ci abbia guadagnato.
Il parcheggio avrebbe tolto le auto, non necessariamente i bagolari e restituito una piazza verde, pedonale e fruibile.
Non è stato fatto? Bastava rifare i marciapiedi e mantenere l’asfalto per il transito veicolare regolarizzando i parcheggi e aggiungendo un’aiuola centrale collegata al parchetto. A che serve tutta quella pietra con sopra le macchine? Risparmiavamo pure in paletti…
Troppo cemento… Poco verde
Quanto ci metteranno i paletti liberty a saltare via?
Una settimana?
E i binari del tram?
Li copriranno con una bella colata d’asfalto…
PS gli alberi di piazza Oberdan stanno seccando tutti
Domanda: ma i lamentini di turno vivono in zona?
Perchè se appena ricordano la piazza prima – ci sono anche le foto – e la paragonano a com’è ora, mi chiedo come facciano a tirar fuori tutte queste lagne..
Della serie: mai cuntent!
Vale per tutto.
Se il concetto è “basta che sia meglio di prima” e “puoi parlare solo se sei residente”, allora chiudiamola li e per tutte le esigenze di informazione basta solo la newsletter del Comune che ti manda per mail.
Vale per tutto.
Tutti si reputano in grado di valutare perfettamente tutto, magari basandosi su due fotografie, oppure sull’onda di qualche polemica spiccia, in questo caso senza fondamento teorico, ma di bassa lega politica (prego vedere Monguzzi che va con la vanga in piazzale Lavater, come un Salvini con la boccetta a Pontida sul Po, stessi messaggi per minus habens, gli stessi purtroppo che magari poi dopo aver visto queste buffe messinscene poi cacciano il loro voto).
Non è il semplice “basta che sia meglio di prima”, è il “è decisamente molto meglio di prima”, magari non perfetto, ma neanche da far partire un piagnisteo da bambini dell’asilo.
O boiate tipo “soldi buttati!” “Troppo cemento… Poco verde” e compagnia cantando (vd. sopra)
Come se fosse tutto dovuto e – già che ci siamo – secondo il gusto di ciascuno: io avrei fatto così, io cosà… in sintesi: bambini viziati.
Ma che commento idiota…per il mio gusto eh!
Cosa vuoi che sia un commento se non una opinione personale su un’iniziativa? Tra l’altro io uso argomentare su opinioni e non disprezzare i commentatori.
Soldi buttati per me, per te no, perché? L’accenno politico è irrilevante, non essendo un elettore di Salvini, direi anche stereotipante.
Ah ci vivo pure in quella zona…se devi rispondere, commenta l’intervento, tipo quali sono i pregi, quali i difetti, a cosa è servito
Che poi era Bossi e non Salvini con la boccetta e poi Pontida non e’ sul Po ma lui vive in zona e non lo sa.
Sembrate Bibi e Bibò, ma in due non fate un pensiero. Continuate a frignare, c’è spazio per tutti.
Mi sfugge anche il tuo di pensiero.