Milano | Porta Venezia Loreto – L’ennesimo albero che soccombe e secca

Mai come quest’anno la mancanza d’acqua si sta facendo sentire. Mai come quest’anno stiamo vedendo l’unica ricchezza naturale di questa città soccombere al caldo e alla siccità: gli alberi. Purtroppo ci ha lasciato o lo sta per fare, il grazioso albero al centro della rotonda di via Plinio, via Eustachi e via Stradella, a cavallo dei distretti di Porta Venezia e Loreto. Rotonda creata una decina di anni fa, nel 2010 per esser precisi, e che aveva trasformato l’incrocio in un grazioso punto di Milano.

Il Comune non se n’è preso cura e già da qualche mese si vedeva sofferente. Ora pare proprio secco.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

Alberi, Verde Pubblico, Degrado, Porta Venezia, Loreto, Città Studi, via Plinio, via Eustachi, via Stradella

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21 commenti su “Milano | Porta Venezia Loreto – L’ennesimo albero che soccombe e secca”

  1. Enormi danni a alberi giovani e non con prati, almeno dalle mie parti, ridotti ormai a sterrati.
    Milano non “pesca” acqua da fiumi o laghi ma dalla falda (profonda) che è a livelli ottimi per quanto riguarda l’approvvigionamento dell’acqua e crea anzi problemi ad es, alla MM2 (vedasi i vari interventi degli anni passati) ma il “sindaco” manager che fa? chiude fontane (ma quasi tutte hanno il ricircolo) e vieta l’irrigazione dei prati (quali? da me non funzionano più da oltre 10 anni!) inoltre, e questo non vuole dire che si debba sprecare acqua, l’acqua che si risparmia purtroppo non può andare a chi ne ha bisogno.
    Gestione imbarazzante!

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  2. Non c’è niente da fare, la manutenzione é il vero problema di questa città.
    Puoi fare tutti i progetti più belli, fare parchi, giardini e piazze pedonali ma se nessuno se ne prende cura come si deve si ricade nella sciatteria dilagante.
    Per provocazione mi domando se gli addetti al verde facciano veramente il loro lavoro o come altre categorie comunali passano il loro tempo a leggere la gazzetta….

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    • Solo a vedere quando vengono sotto casa mia con il taglia erba, quando erba non c’è ne più, e tritano i rifiuti facendoli finire ovunque senza ovviamente raccoglierli… mi domando da chi è governata questa povera città. Alberi morti da mesi e mesi lasciati lì non si sa bene per che cosa.

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  3. Il termine “grazioso” lo terrei per il prossimo intervento di riqualifica. Quella rotonda è enorme anche se deve servire solamenre il traffico di quartiere.

    Oltre ad una carreggiata eccessivamente larga sono presenti decine di attraversamenti e isole di traffico, il tutto a vantaggio delle automobili che possono affrontare la rotonda a grande velocità e a svantaggio dei ciclisti e dei pedoni che devono percorrere più strada per attraversarla.

    Le immagini prendono l’albero in primo piano ma visto da un altra prospettiva quella aiuola è piccola rispetto a tutto l’asfalto presente nell’incrocio.

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    • Tutto vero. Ridurre lo spazio delle auto è la prima cosa da fare in città.

      Ridurre le corsie e la loro larghezza, ridurre i parcheggi in superficie e trasformarli in verde, ridurre la velocità dei mezzi a motore e dare priorità a pedoni, biciclette e mezzi pubblici. Solo così si può cambiare.

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  4. Il comune avrà le sue colpe ma noi milanesi non abbiamo il senso del verde;
    ognuno di noi dovrebbe fare il suo.

    A Londra per dirne una ogni casa cura il proprio pezzettino di verde, e (che verde) !!!!
    I vasi o le aiuole sembrano curate da fiorai, con composizioni di fiori e piante.
    È una questione di cultura. Noi non l’abbiamo!

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  5. Sì d’accordo il Comune, però non ci voleva niente a buttare una secchiata d’acqua ogni tanto. Io mi sto prendendo cura di un Olmo sotto casa mia a Segrate. L’ho piantato in una specie di aiuola e lo sto curando. È alto tre piani e fa una bella ombra. Ogni autunno vado giù con un bicchiere di fosforo, azoto e potassio.Quest’estate, un paio di volte, ho riempito due bidoni da 30 litri e li ho versati intorno. Ha superato la siccità. Basta volerlo.

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    • Non credo che il fai da te sia la soluzione per il verde pubblico a Milano.

      Vogliamo veramente legioni di agronomi che han studiato su facebook andare a dare secchiate di fertilizzante o di altri prodotti chimici?
      (Un albero adulto in piena terra invece non ha bisogno di irrigazione di soccorso)

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  6. Sveglia! Non è solo una questione di manutenzione. Stiamo vivendo un’estate follemente calda, fuori norma. Il cambiamento del clima inizia a portare il conto! Non è solo il comune a dover fare azioni, ma tutti noi o una miglio manutenzione presto nn sarà sufficiente.

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    • Il caldo sta favorendo tutta una serie di parassiti che sono arrivati negli ultimi decenni e contro cui le nostre piante fanno fatica a difendersi.
      Non è (solo) questione di buona volontà, pollice verde e spontaneismo.

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  7. A mio parere la gestione del verde puo’ essere divisa con i molti cittadini che a mio parere sarebbero disponibili a prendersene cura, creando magari associazioni di quartiere. Stessa cosa per i commercianti. Dovrebbe essere la cosa piu’ naturale del mondo che un negozio innaffi un albero che si trovi accanto, soprattutto considerando che il verde della piazza spesso la valorizza, rendendo anche un esercizio commerciale piu’ attraente

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  8. Estate follemente calda?
    Già negli anni passati Milano in estate era proprio fresca…
    Che peccato per il povero alberello, spero lo sostituiscano presto.

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